I CINQUE MIGLIORI PERSONAGGI ODIOSI DELLE SERIE TV
Chi sono i personaggi più odiosi delle serie tv? Ne abbiamo selezionati cinque, tutti accomunati da una caratteristica: la bravura del loro interprete
di Matteo Torterolo
Ci avete mai fatto caso? Più o meno ogni serie tv ha tra i suoi protagonisti un personaggio insopportabile: a volte si tratta dello stesso protagonista, altre volte di uno dei caratteri secondari, molto spesso di uno dei principali. Perché si tratta certo di personaggi insopportabili, ma che rappresentano tuttavia in qualche modo la colonna portante della serie. Al punto che viene da sospettare si tratti di un meccanismo rodato, qualcosa che va ben al di là del topos “classico” dell’antagonista. Skyler White in Breaking Bad e Joffrey Baratheon in Games of Thrones sono esempi classici del genere, giusto per capirci: se non sapete chi sono – almeno uno dei due – è consigliato un breve ripasso. Da parte mia ne ho scelti cinque, cercando come sempre di evitare spoiler eccessivi, ma l’elenco è ovviamente aperto a correzioni e suggerimenti. Leggete, a vostro rischio e pericolo.
Joe Goldberg – You
Un caso emblematico. Non solo Joe Goldberg è il protagonista della serie, ma fa anche un mestiere che non ispira generalmente grandi simpatie: l’assassino, per giunta con una netta propensione per vittime di sesso femminile. L’aspetto fisico non depone a suo favore, con quella barbetta curata e quello sguardo un po’ viscidotto, e neppure le sue elucubrazioni, che ci tocca ascoltare di continuo. Ma la cosa che lo rende davvero insopportabile è che riesce invariabilmente a farla franca, a dispetto delle circostanze sempre più inverosimili nelle quali si trova invischiato con il procedere del plot. Ci riuscirà fino in fondo? Tocca aspettare la quinta (e ultima) stagione, confermata a marzo di quest’anno da Netflix, per scoprirlo. Io spero proprio di no.
Sherlock Holmes – Sherlock Holmes
Cosa ci può essere di peggio di un inglese belloccio e tormentato, con un’intelligenza superiore e chiarissimi problemi di gestione dell’ego? Ecco, il bravissimo Benedict Cumberbatch riesce a rendere credibile persino uno Sherlock Holmes calato nell’oggi, trasformato al punto da farlo diventare il compagno del suo inseparabile socio e sodale Watson. Certo, quello di Cumberbatch è un personaggio che ha tante fragilità, un reduce che si trascina dietro dolore e fantasmi, e forse qualche volta un po’ di tenerezza ce la strappa pure. Ma la verità è che resta un orrendo, infallibile saputello.
Elizabeth Armon – La Regina degli Scacchi
A proposito di saputelli: ho odiato così tanto il personaggio interpretato da Anya Taylor-Joy, che ogni volta che mi capita di incrociarla in un film o in un’altra serie non posso fare a meno di immaginarmela seduta di fronte alla scacchiera. E potete immaginare che fine fa la scacchiera. Anche qui, sulla carta Beth avrebbe parecchi motivi per essere amata o ammirata: sola in un mondo maschilista, ulteriorimente svantaggiata dalla sua condizione di orfana, contando solo sulle sue straordinarie doti di intelligenza e di abilità a spiccare su tutti i suoi pur affermati colleghi. Insomma, un personaggio che non nasce per essere odioso, ma che lo diventa grazie al volto diafano e alla straordinaria interpretazione dell’attrice anglo-americana.
Chester Campbell – Peaky Blinders
Al contrario di Elizabeth Armon, l’ispettore Campbell di Peakey Blinders è nato per essere odioso: del resto, se è impossibile non innamorarsi della famiglia Shelby – nonostante la dose ragguardevole di malvagità e la violenza che la percorre, impossibile non odiare da subito l’odioso inviato di Churchill, il classico sbirro spietato ma solo apparentemente integerrimo. Qui, come nel caso della Regina e ancora di più, il merito va tutto all’interpretazione impressionante di Sam Neill, che ha lavorato a lungo alla creazione del personaggio curandone i minimi dettagli: si dice, tra le altre cose, che Neill abbia chiesto consiglio a Liam Neeson e a James Nesbitt solo per delineare l’accento del personaggio, organizzando una sessione privata con ognuno dei due attori (entrambi nati, come l’ispettore, in Irlanda del Nord).
Il cast (premio speciale) – Succession
Qui il premio non può che essere condiviso. Vi sfido a trovare un personaggio non detestabile all’interno della famiglia Roy: dallo spietato patriarca Logan, al tormentato “erede” Kendall, al viziatissimo Roman (fratello di Macaulay Culkin: stessa faccia simpatica), al disgustoso snobismo della figlia Siobhan fino all’impeccabile matrigna Marcia (nomen omen). E anche uscendo dalla famiglia, dal cugino Greg The Egg a Tom il beota rampante fino agli arrivisti lacché di varia forma e misura, la situazione non sembra affatto migliorare. Mai come in questo caso mi è capitato di non riuscire a provare la minima simpatia per i protagonisti, anche minori. La verità è che i personaggi di Succession sono talmente odiosi, ma talmente tanto, da spingerti a dubitare a tratti della credibilità del quadro generale: davvero può esistere un mondo così schifoso e insieme così incredibilmente appassionante? Di sicuro, un mix così perfetto di personaggi esecrabili e sceneggiatura ben congeniata è difficile da trovare. E forse è anche per questo che la serie HBO è tra le più chiacchierate del momento.
Nella foto in alto: Anya Taylor-Joy nei panni di Beth Harmon ne ‘La regina degli scacchi, foto di Phil Bray/Netflix, 2020
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