FULMINACCI – LE TRAPPOLE DEI PREGIUDIZI
‘Un fatto tuo personale’ è il nuovo singolo di Fulminacci, uscito lo scorso 4 dicembre, che anticipa il suo prossimo disco
di Futura 1993
Una riflessione sulle persone e su nuovi valori da condividere: questo è quello di cui ci parla Fulminacci nel suo nuovo singolo, Un Fatto Tuo Personale, uscito il 4 dicembre.
Con l’abilità espressiva che lo contraddistingue, Fulminacci riesce a rendere semplici e immediate riflessioni di grande profondità: ci regala un brano che parla di tematiche importanti ma con toni leggeri, componente essenziale in un pezzo che esce in un anno come quello che stiamo vivendo.
Un Fatto Tuo Personale si adatta con estrema facilità a qualunque contesto e ad ogni tipo di ascoltatore: «L’ho scritta pensando alle persone – ci racconta – e a quanto sia facile cadere nelle trappole dei pregiudizi, a quanto sia difficile ma necessario mettere in discussione certe convinzioni ricevute in eredità dalla storia».
È evidente quanto gli ultimi brani di Fulminacci siano il risultato di un ulteriore passo in avanti in termini di consapevolezza e crescita personale: sta proseguendo il cammino cominciato con il suo primo album, La Vita veramente, creando sonorità e riflessioni differenti – anche grazie al supporto di Frenetik & Orang3, alla produzione in questo nuovo singolo – seppur mantenendo una cifra stilistica particolare.
Abbiamo così deciso di fare quattro chiacchiere con lui per farci raccontare qualcosa di più sul brano e sul suo nuovo album (che, notizia dell’ultima ora, sarà anticipato dalla sua partecipazione a Sanremo). Ecco cosa ci ha raccontato.
Com’è nata Un fatto tuo personale?
L’idea mi è venuta un paio di anni fa. Avevo voglia di parlare delle persone guardando prima di tutto dentro me stesso, all’inizio è nata solamente una lunga strofa priva di struttura, piano piano ho aggiunto qualcosa e cestinato qualcos’altro. Non sarò mai soddisfatto al 100% perché un pezzo come questo dovrebbe cambiare dopo ogni conversazione che faccio nella vita, però sono felice che sia finalmente disponibile, che qualcuno possa ascoltarla e dirmi cosa ne pensa.
Dai tuoi ultimi lavori si denota un’evoluzione nelle sonorità e nella produzione: a cosa è dovuto questo cambiamento?
Per la maggior parte dei miei brani creo una bozza di produzione in fase di scrittura, questo mi aiuta a lavorare in studio con le idee più chiare, ho sfruttato il lockdown per mettermi al lavoro. In effetti il livello delle produzioni del mio secondo disco sarà molto alto, ho avuto il piacere di lavorare con dei grandi professionisti e di apprendere molto da loro. Avevo voglia di sperimentare, penso che questa tendenza non mi abbandonerà mai. Già in Canguro (prodotta da Federico Nardelli e Giordano Colombo, NdR) si percepisce un aggiornamento, un’attenzione all’ingegneria acustica e una divertente ricerca.
Tuttavia, Canguro e Un Fatto Tuo Personale sembrano due brani con sonorità abbastanza simili: possiamo dire che anticipano quello che troveremo nel tuo prossimo album?
È interessante questa vicinanza che hai notato, perché sono due brani sono opposti per approccio creativo. Canguro l’ho scritto e arrangiato in poco più di una giornata, mentre Un fatto tuo personale è frutto di una lunga riflessione che in realtà non finirà mai. Con una certa convinzione vi dico che i due brani usciti non anticipano affatto le sonorità del nuovo album, ci saranno molte cose diverse tra loro, sono stato più incoerente che mai.
E, a proposito del prossimo album… Si sa già quando potremo ascoltarlo?
Purtroppo, non lo so nemmeno io, credo che non lo sappia nessuno. Viste le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria molte priorità sono giustamente cambiate. L’unica cosa che posso dire è che non vedo l’ora di farlo uscire e portarlo sul palco.
Tu sei mai caduto, in prima persona, in una trappola di pregiudizi?
Credo che tutti noi cadiamo costantemente in queste trappole, la mia educazione è piena di preconcetti e pregiudizi di natura culturale. Penso che sia molto importante cercare di scomporre e analizzare le proprie convinzioni perché spesso, dietro una credenza si nasconde una storia, e spesso una storia non è reale. Gli esseri umani hanno conquistato il mondo grazie all’abilità di inventare storie, spesso non è facile rendersi conto della fragilità delle basi su cui poggiano credenze che riteniamo reali. Questo discorso non vale per il cinema, la scrittura e l’arte in generale, in questi casi il pubblico stringe un patto segreto con chi racconta ed è padrone della sua scelta.
Frenetik & Orang3: com’è stato lavorare con loro?
Lavorare con Frenetik & Orang3 è stato entusiasmante. Abbiamo trascorso molte ore suonando e cercando di trovare il vestito giusto per questo pezzo. Senza di loro sarebbe stata davvero dura cercare il linguaggio musicale adatto. Sono intervenuti con stile e rispetto anche nell’approccio al canto, offrendomi molti spunti che non dimenticherò.
Com’è nato il tuo rapporto con la musica e la scrittura?
Ho cominciato a scrivere le prime canzoni tra i banchi di scuola. Erano bruttissime! Poi un giorno ne ho scritta una che mi convinceva di più, il titolo è Una sera, l’ho fatta ascoltare ai miei e loro mi hanno incoraggiato. A casa mia si è sempre parlato di musica e strimpellato strumenti vari, mi è venuto naturale avvicinarmi a questa forma espressiva.
Consigliaci qualche ascolto che ci possa far entrare nel mood del tuo prossimo album.
Come dicevo, l’atmosfera è talmente varia che non saprei cosa effettivamente consigliare, ma posso dirvi quello che mi piace. In questo periodo ho ascoltato molto il pop degli anni Settanta come Electric Light Orchestra, Elton John e Billy Joel, artisti contemporanee come Billie Eilish e Jawny e i cantautori italiani che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, a cominciare da Dalla, De Gregori e Battisti.
Intervista a cura di Eleonora Bruno
La foto in alto di Fulminacci è di Sara Pellegrino
Futura 1993 è il network creativo creato da Giorgia e Francesca che attraversa l’Italia per raccontarti la musica come nessun altro.
Dello stesso autore
Futura 1993
INTERVIEWS | 10 Maggio 2022
TREDICI PIETRO – MATURARE NEI SOLITI POSTI, TRA I SOLITI GUAI
INTERVIEWS | 2 Dicembre 2021
GIORGIO POI – DIRE LA VERITÀ
INTERVIEWS | 23 Luglio 2021
CAMERA WORK – MANUEL GRAZIA
INTERVIEWS | 3 Maggio 2021
CAMERA WORK – SIMONE BIAVATI
INTERVIEWS | 29 Aprile 2021
RANDOM – UN PASSAGGIO SULLE NUVOLE