KICKIT ARRIVA A BOLOGNA

La terza tappa della stagione 2021/22 di Kickit si svolge a Bologna domenica 19 dicembre a DumBO. L’evento dedicato alla street culture e al mondo sneakers arriva nella città emiliana dopo i successi delle prime due edizioni, svoltesi a Roma e a Milano. È improprio considerare questo evento come una semplice “fiera delle sneakers”, è molto di più perché gli organizzatori portano in ogni occasioni altri contenuti che stanno contribuendo al successo del format. Ne abbiamo parlato con Alessio Pomioli, art director di Kickit.

Come sono andate le prime due edizioni di Kickit a Roma e Milano?Kickit è partita quest’anno a Roma, nella sua città natale, il 17 ottobre scorso. Lo abbiamo fatto all’aperto e ci sono state tante presenze, la fanbase in città è molto radicata. Dopo un mese siamo andati a Milano, a Superstudio, e ho esordito come direttore artistico dell’evento. All’area market e resell, all’area food e alla parte workshop abbiamo aggiunto un torneo di street basketball 3vs3. Gli workshop sono andati molto bene, in particolare quelli di di Vibram e di APJP insieme a Candiani.

Il workshop di Kickit insieme a Vibram tenutosi nell’evento di Milano

Nel vostro evento ci sono tanti espositori, non solo dell’area sneakers e resell. Come li selezionate?Di richieste ne abbiamo tantissime, ma cerchiamo di mantenere sempre un equilibrio tra reseller, brand emergenti, brand di home couture e vintage. Vogliamo puntare sempre più sulla sostenibilità e sull’economia circolare, andando a selezionare realtà che veramente rispettano certi parametri in questi ambiti, dai materiali ai fornitori. Cerchiamo di mettere in luce anche le forme di acquisto consapevoli nel mondo sneakers, al di là di quelle che sono le dinamiche pure del collezionismo.

Si sbaglia a considerare Kickit un evento verticale solo sulle sneakers?Sì, perché è un contenitore dove non mancano i contenuti, sia musicali, sia artistici, è un evento dove si può passare una giornata senza ansie e divertendosi all’interno di quella che è la scena della street culture. Il nostro obiettivo è anche quello di promuovere le realtà locali: a Bologna, per esempio, per quanto riguarda l’arte porteremo il contributo di RiAlto 18. È un collettivo nato a Bologna ed esporremo le opere di un loro membro, ToY bOy, che dipinge particolari opere su tela che riproducono superfici che possiamo trovare in un contesto urbano. In ambito musicale ci sarà OVRTM, crew della città molto attiva nell’organizzazione di eventi.

Il retro della T-shirt realizzata per la tappa bolognese di Kickit

Anche per Bologna ci sarà una limited edition?
Sì, ci sarà uno special pack anche composto da una hoodie e una T-shirt con una stampa sul retro studiata apposta per la città.

Che momento sta passando il mondo delle sneakers?In questa esperienza mi sono reso conto che lo zoccolo duro di appassionati non si è eroso. La passione nasce dal clima che si crea in questo mondo, ci sono persone che si incontrano, si conoscono e si confrontano in maniera costruttiva. E c’è apertura a contaminarsi anche con altri mondi: per i prossimi eventi puntiamo a instaurare collaborazioni con alcune etichette discografiche.

Alessio Pomioli, art director di Kickit, e Francesca Di Fazio

Il format di Kickit si ispira a qualche evento particolare?Non ci siamo ispirati a nulla di precostituito. Se proprio devo dare una suggestione, direi al Paese dei balocchi. Kickit vuole essere uno spazio aperto e libero dove ci sono le sneakers ma non solo, vuole essere un’esperienza che si può vivere in tranquillità.

Quali saranno le prossime tappe di Kickit?Sì. A febbraio saremo a Torino, poi torneremo a Roma. Prima dell’estate faremo un evento fuori dall’Italia. Diciamo solo che è una città che inizia con la “P” e finisce con la “I”.

BOLOGNA 
Domenica 19 dicembre presso Dumbo
via Casarini 19 
orario: dalle 10 alle 19
ingresso: da def. 
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