SAUCONY: 125 ANNI DI STORIA
di Stefano Ampollini
Centoventicinque anni di storia che iniziano sulle sponde di un fiume, passano per un’idea geniale che unisce una racchetta da tennis e una scarpa e arrivano alla fashion week di Parigi. Parigi è stata ancora una volta la città che ha fatto da cornice alla House of Originals, il format scelto dal marchio americano per svelare in anteprima le principali novità delle prossime stagioni – con alcuni cenni anche a interessanti e top secret collaborazioni – e svelare modelli d’archivio fino ad oggi poco conosciuti.
Un anno importante, questo 2023, perché l’Original Running Brand festeggia un traguardo significativo: centoventicinque anni di tradizione, innovazione e design. Saucony (che si pronuncia sock-a-knee) nasce infatti nel 1898 – due anni dopo la prima maratona olimpica e un anno dopo la prima maratona di Boston – sulle sponde del fiume omonimo fiume, il Saucony Creek, a Kutztown Pennsylvania, un luogo speciale tanto da fornire l’ispirazione per il nome del marchio e il suo logo. Il river che campeggia infatti sui pannelli laterali di ogni Saucony rappresenta l’acqua di quel luogo originario che scorre attorno a tre massi, facendo riferimento ai tre pilastri del marchio: tradizione, innovazione e design. Un aneddoto significativo in merito viene raccontato da Anne Cavassa, presidente di Saucony: «Tre imprenditori sulle rive del fiume Saucony hanno iniziato a produrre scarpe per migliorare la vita delle persone nella loro città. All’inizio hanno avuto un momento difficile; la comunità non li ha supportati. È stato solo quando hanno chiamato ufficialmente la loro azienda Saucony, il nome del fiume che scorreva attraverso i cortili e i terreni agricoli della città, che la comunità ha finalmente stretto un legame emotivo e si è unita al viaggio di quei produttori di scarpe».
Da allora molta strada è stata fatta, molta acqua è passata da quei tre massi dove tutto ebbe inizio. Gli anni Settanta hanno segnato una crescita esponenziale per il brand che si era concentrato sui puristi della corsa offrendo scarpe sempre più innovative, prestazionali e leggere. Nel 1981, dopo aver lavorato con un team di atleti professionisti, medici e podologi, Saucony lancia la Jazz che di lì a poco sarebbe diventata il modello Saucony più venduto di tutti i tempi. Il successo è continuato poi negli anni ’80, con l’aiuto di numerosi risultati sportivi, tra cui la maratona del 1983 a New York City vinta dall’atleta neozelandese Rod Dixon con indosso un paio di Saucony che ha portato alla creazione della serie DXN Trainer, altra pietra miliare nel catalogo Saucony che proprio quest’anno sarà protagonista di un importante come back.
Dopo la gloria della maratona, nel 1985 arriva la leggendaria Shadow, silhouette sviluppata a partire dalla Jazz che avrebbe continuato a evolversi nel decennio successivo e ad essere in prima linea nelle future collaborazioni. Da lì in poi è un susseguirsi di traguardi e conquiste: Courageous, Azura e GRID.
What if? Altro aneddoto raccontato in occasione della nostra chiacchierata con il Saucony team a Parigi durante la Fashion Week: «All’inizio degli anni Novanta, John Fisher, all’epoca amministratore delegato di Saucony, ebbe un’illuminazione mentre teneva in mano la sua racchetta da tennis: E se mettessimo una racchetta da tennis nel tallone di una scarpa da corsa?» L’idea di Fisher era che il telaio esterno avrebbe fornito stabilità, mentre le corde sovrapposte avrebbero creato l’assorbimento degli urti. Detto fatto: nel 1991 è stata lanciata la tecnologia GRID (Ground Reaction Inertia Device) la prima “tecnologia visibile” di Saucony. Il resto è storia.
Nel 1998, cento dopo la fondazione del marchio, con il ritorno del modello OG Jazz ’81 debutta ufficialmente la collezione Saucony Originals che reiventa i classici d’archivio in chiave contemporanea, spesso prodotti in edizione super limitata.
Grazie a un piano di marketing original che vedeva scatole di Jazz 81 costruite in modo da sembrare cadute dal retro dei camion a New York e Chicago, il modello Jazz era diventato un nuovo oggetto del desiderio. Si narra che solo Foot Locker ne ordinasse 25.000 paia a settimana. Saucony ha aperto la strada alle retro running e alle collaborazioni con artisti del calibro di END. e Footpatrol.
Spegnendo centoventicinque candeline oggi il viaggio continua con icone dell’archivio come Spot-Bilt Sonic e DXN Trainer protagoniste della collezione 2023 per offrire ai consumatori un pezzo di storia del marchio, di autentica storia americana.
Saucony Originals su IG
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