PARIGI, ALTRE PROSPETTIVE
Dal locale che serve solo gelato e vini naturali, passando per mercati, mostre d’arte contemporanea, street art e giardini magnifici. Abbandonate gli itinerari turistici, dimenticate la Tour Eiffel (che tanto fa sempre capolino all’orizzonte) e fatevi rapire dalla bellezza dei suoi quartieri meno noti, delle istituzioni museali che non avete mai potuto visitare e concludete con una passeggiata nel quartiere più parigino che ci sia
di Carolina Saporiti
I GIARDINI DI PARIGI, CON UNA SORPRESA
Passeggiare a Parigi vuole dire attraversare sempre qualche giardino. Nel Jardin de Luxembourg ci si perde a guardare le partite di scacchi e le gare di barche dei bimbi nella fontana. Ma se volete un posto meno affollato, potete andare nel cimitero di Montparnasse, dove sono seppelliti Baudelaire, Sartre, Simone de Beauvoir e Serge Gainsbourg. Nel parco ci sono panchine all’ombra di cipressi dove alcuni si fermano a chiacchierare, altri a leggere. Appena fuori ha aperto il Giacometti Institut, dove è stato ricostruito l’atelier dell’artista e dove sono esposte alcune delle sue sculture. L’edificio stesso, in stile Art Deco, merita la visita.
LE GRANDI FONDAZIONI D’ARTE
A Parigi chi ama l’arte potrebbe dedicarsi solo a questo. Merita una visita la Fondation Louis Vuitton: progettata da Frank Gehry, si trova nel Bois de Boulogne accanto al Jardin d’Acclimatation, e ha un parco a ingresso gratuito con giochi d’acqua, giostre e piccoli bar. Altro posto da non perdere è la Bourse de Commerce, dove ha sede la Pinault Collection. Ha recentemente ospitato Avant l’Orage, un viaggio dall’ombra alla luce attraverso installazioni e opere. Sullo sfondo della crisi climatica, nell’urgenza del presente, prima di una nuova tempesta, gli artisti in mostra hanno inventato ecosistemi insoliti che contengono nuove stagioni.
LA CUCINA INTERNAZIONALE
Il Marché des Enfants Rouges è il più antico mercato coperto di Parigi ed è stato fondato nel 1628 come “petit marché du Marais”, si trova al numero 39 di Rue de Bretagne nel Marais. I parigini vengono a mangiare qui per stare in compagnia tra amici. Nella parte coperta ci sono diversi ristoranti: cucina francese, italiana, giapponese, thai, americana. Per chi ama la cucina giapponese, l’indirizzo da segnarsi è Oni San e anche quello di Ogata, nel Marais, che è sabō (salone del tè giapponese), ristorante, bar, boutique e galleria. Per provare la cucina locale il nome è Bouillon Chartier, non c’è niente di più francese ed economico in città.
UNA PASSEGGIATA SPECIALE TRA LE SCULTURE
Un gioiello. Non si può definire altrimenti il Musée Rodin che raccoglie le opere di uno degli scultori più famosi dell’Ottocento. Il museo ha un bellissimo giardino in cui si trovano alcune delle opere, tra cui il famoso Pensatore e da cui si vede anche la Tour Eiffel. Ma ripercorrere la storia dell’artista passeggiando tra le stanze dell’edificio è straordinario. Auguste Rodin lasciò in eredità tutte le sue opere e i suoi beni allo Stato francese che, in cambio, acquistò l’Hôtel Biron, un edificio in stile Rococò, e si impegnò a trasformarlo in un museo a lui dedicato.
UNA MERENDA SPECIALE
Esiste un posto dove si può ordinare vino e gelato insieme? Sì, si chiama Folderol ed è uno dei locali più interessanti della città. È aperto dalle 16 alle 23 e serve solo gelato artigianale da accompagnare a calici (o bottiglie) di vini naturali. C’è spesso un po’ di coda, ma scorre velocemente: ci sono ragazzi, adulti e famiglie con bambini per la merenda/aperitivo. Si può ordinare d’asporto e ci si siede in strada con coppa e calice oppure si può consumare sul posto. In questo secondo caso, ricordarsi di andare a vedere il bagno.
ALLA SCOPERTA DI BELLEVILLE
Il quartiere di Street Art più famoso di Parigi è Belleville. Meta di artisti fin dai primi anni Ottanta, oggi in questa area ci sono molte gallerie d’arte, studi e comu- nità artistiche. È il luogo preferito di molti artisti francesi, come Nemo, Jérôme Mesnager o Philippe Herard. E le associazioni, come Art Azoi o Le M.U.R., rie- scono spesso a portare artisti internazionali. La comunità di artisti rende quest’a- rea vivace e in continua evoluzione. Belleville è la seconda collina più alta di Parigi e dalla sua “cima” si ha una vista splendida – e insolita – della città. Rimanendo in tema di murales, i più grandi si trovano nel 13° arrondissement. Qui si possono vedere i lavori di Obey, C215 o Jorge Rodriguez-Gerada.
LE ATMOSFERE “FOLLI” DELLA VILLE LUMIÈRE
Parigi, anni Trenta. Sono gli Années folles e in città arrivano i più grandi intellettuali che si ritrovano nel quartiere Saint-Germain-des-Prés, nel 6° arrondissement. Si danno appuntamento al Café Les Deux Magots o al Café de Flore. Parigi è in fermento, mentre da altre parti ci sono limitazioni, in Francia si respira un’aria di libertà. Se si vuole rivivere quegli anni, raccontati anche da Woody Allen in Midnight in Paris, bisogna venire qui. Oggi questo quartiere è la culla dei grandi artigiani e dei “Meilleur Ouvrier de France” nel settore della gastronomia. Pasticcerie, salumerie, negozi di formaggi o panetterie… Gli appassionati di cucina devono ritagliarsi del tempo da trascorrere qui.
Articolo pubblicato su WU 121 (settembre 2023)
Nella foto in alto: la collina di Belleville, foto di Juozas Salna su Flickr
Dello stesso autore
Carolina Saporiti
CONTENTS | 4 Aprile 2024
NEW YORK, NEL CUORE DELLA MELA
INTERVIEWS | 11 Gennaio 2024
FRANCESCA PASQUALI – IL FAVOLOSO MONDO DELLA NATURA
CONTENTS | 8 Giugno 2023
LA SECONDA VITA DEI BAGAGLI SMARRITI
INTERVIEWS | 4 Maggio 2023
ANDREA CRESPI – L’ESSENZIALE
CONTENTS | 20 Aprile 2018
THE COFFIN CLUB – TUTTI PAZZI PER LA MORTE