SURF PORN
Un nuovo libro fotografico dedicato al surf immortala la bellezza maestosa degli oceani, catturando le acrobazie incredibili di chi pratica questa disciplina, che per molti diventa una vera filosofia di vita in simbiosi con la natura
di Marzia Nicolini
Il surf è una disciplina dal grande fascino, capace di conquistare anche chi non è mai salito su una tavola. Parte del merito è dovuto alla sua narrazione e alla sua rappresentazione visiva: l’immagine di un surfista in acqua alle prese con un’onda, per esempio, è una perfetta “parafrasi” della infinita sfida tra uomo e natura, davanti alla quale è difficile rimanere impassibili. Ma il surf non è solo adrenalina in acqua e oggi Surf Porn, un nuovo libro di Gestalten, celebra la bellezza di questo mondo in tutte le sue sfacettature.
In uscita nella sua edizione internazionale a ottobre, il volume è curato dal fotografo francese Gaspard Konrad, talmente affascinato dalle immagini di surf da aver creato un account Instagram (@surf_porn), nel quale negli anni ha raccolto una collezione di scatti epici con tavola e mare come protagonisti assoluti. L’editore tedesco non si è lasciato sfuggire tanta bellezza e, consapevole del fascino che il surf esercita (non solo sui più giovani), ha commissionato a Konrad un libro-Bibbia dedicato a questo sport e, soprattutto, a questo mondo. Obiettivo: chiamare a raccolta alcuni dei migliori fotografi del settore surf per dare vita a un libro edonista, caratterizzato da pathos e spirito escapista.
Qualche nome tra i tanti fotografi coinvolti? Il californiano Morgan Maassen, cresciuto tra le onde di Santa Barbara, è autore di infiniti ritratti in movimento delle star del surf. La sua estetica happy mood si riconosce per i colori vibranti e saturi e la ricerca dell’effetto in movimento, tra spruzzi e cavalcate, ma soprattutto per la sensazione di assoluta intimità stabilita con i protagonisti delle sue
fotografie, che sembrano essere i classici amici di sempre. Da citare anche Chris Burkard. Nato in California come Maassen, è un fan degli sport outdoor, un attivista ambientale e un instancabile viaggiatore. Il suo approccio è più di tipo fotogiornalistico, con veri e propri reportage dedicati al surf e un’attrazione irresistibile per i paesaggi marini in ogni angolo del pianeta. Come racconta il curatore Konrad nella prefazione del suo libro, «le prime testimonianze del surf risalgono alla Polinesia del XII° secolo. Nonostante l’attrezzatura da surf abbia subito innumerevoli cambiamenti e aggiornamenti da quella lontana epoca, con un salto in avanti a livello di tecnologia concentrato negli ultimi 50 anni, il fascino di sfidare le onde su una tavola da surf è rimasto immutato, ieri come oggi.
La bellezza del surf è senza tempo. Non crediate si tratti di un semplice sport: è una filosofia di vita, un lifestyle. Richiede pazienza, costante pratica e dedizione assoluta, ma le sue ricompense sono inestimabili. Venendo a me, la mia passione per il surf è nata oltre 25 anni fa e da allora non ho più smesso di collezionare straordinarie immagini dedicate a questo sport. In questo libro troverete scatti realizzati dai miei fotografi preferiti, scelti per le loro prospettive uniche, la capacità di immortalare paesaggi mozzafiato facendo un uso magistrale di luci e colori. Il tutto offrendo una prospettiva artistica, capace di catturare l’essenza del surf e la potenza dell’oceano».
Il regista-esploratore-surfista Torren Martyn, creatore del film Thank You Mother dedicato alla costruzione di una tavola da surf e all’apprezzamento per tutto ciò che ne consegue, ha firmato un capitolo all’interno del libro, offrendo una riflessione inedita sul surfare. «Riuscire a esprimere se stessi fa parte dell’esperienza dell’essere umano e, per noi surfisti, assume un significato unico attraverso la profonda connessione che stabiliamo con l’oceano e con Madre Natura. Ho sempre trovato difficile esprimermi con le parole, ma quando surfo riesco a sbloccarmi e ad essere me stesso», commenta Martyn, idolo e punto di riferimento per la comunità internazionale di surfisti.
In Surf Porn un capitolo si intitola Passion ed è firmato da una giovane donna, Lee-Ann Curren, cresciuta in acqua (letteralmente). Non c’è da stupirsi: è la figlia della leggenda mondiale del surf Tom Curren, a sua volta figlio d’arte, dato che il padre Pat Curren è stato uno dei più coraggiosi e celebri surfisti di onde giganti, oltre che costruttore di tavole. Lee-Ann, 34 anni, è nata a Biarritz, ma ha sempre fatto avanti e indietro tra Francia e California, terra natia del padre. In Surf Porn racconta la sensazione di serenità che si prova quando il mare appare piatto e calmo, quando viene a mancare la continua adrenalina del predire come sarà la prossima onda, dove si infrangerà, quanto lunga sarà. Il surf è anche questo: accettare che l’oceano non offra onde da cavalcare, ma soltanto una distesa di acqua calma e limpida da godere a nuoto o abbronzandosi a riva. In queste occasioni, come ricorda Lee-Ann, i surfisti si dedicano ai lavori di manu- tenzione e riparazione delle tavole, assaporando un altro ritmo e intrecciando un diverso rapporto con l’oceano. Sempre simbiotico, ovvio. Aspettando, come di consueto, la prossima onda.
Articolo pubblicato su WU 122 (novembre 2023)
La foto in alto è di Mark McInnis