CREATIVE HOMES
Sì, le case olandesi tendono ad avere quel qualcosa in più che suscita invidia e, al contempo, ammirazione. Funzionali, ma sempre raffinate, accoglienti e calde, eppure minimaliste. Con tocchi di colore capaci di creare l’effetto “gioia di vivere”
di redazione di WU
Ci sono case che sono semplici spazi da abitare, e va bene così. Assolvono con dignità alla loro funzione, ma evitano di inoltrarsi oltre. E poi ci sono case che raccontano storie, portano in scena visioni estetiche, celebrano vere e proprie filosofie di vita. In pratica, case che ispirano. Creative Homes, il nuovo volume firmato Gestalten, si concentra su questa seconda tipologia abitativa. E lo fa attraverso un’intima e coinvolgente esplorazione delle abitazioni ideate da alcuni dei più brillanti progettisti olandesi della scena contemporanea. Un totale di 22 case molto poco ordinarie che, al pari di tele viventi, esprimono ciò che accade quando il gusto e l’arte incontrano la quotidianità.
Bussare alla porta di ciascuna di queste case apre a una precisa dimensione dell’abitare. Il design, da sempre fiore all’occhiello dei Paesi Bassi, si fonde naturalmente con i concetti di innovazione, comfort (altro elemento distintivo dell’interior nordico) e autenticità. Creative Homes ci tiene a essere qualcosa di più del classico libro di fotografie di interni. Come si legge nella prefazione, infatti, l’obiettivo del volume è quello di essere un manifesto visivo della tradizione del progetto made in the Netherlands, dimostrando la sua capacità di tenere in equilibrio sperimentazione e semplicità, gioco e praticità. L’itinerario tra le case protagoniste del volume di Gestalten è affidato all’occhio (e all’obiettivo) di René van der Hulst, fotografo olandese capace di trasformare ogni spazio in una storia a sé stante. Il suo motto, non a caso, è “ridefinire la realtà”. Nei vari progetti domestici inclusi nel libro si nota subito l’elemento luce naturale, che grazie alle finestre e vetrate spesso generose per superficie e numero, restituisce l’essenza più profonda degli ambienti protagonisti degli scatti.
All’ordine immacolato da copertina patinata, le case di Creative Homes preferiscono la realtà vissuta e i piccoli dettagli del quotidiano vero. Ecco, allora, che le cucine mostrano senza pudore pentole visibilmente usate, i salotti espongono con orgoglio e nonchalance pile di libri e riviste, le camere da letto trasudano rilassatezza. Nulla è ostentato e anche l’abitazione più lussuosa conserva, non si sa come, un che di informale (a ben vedere, un altro grande classico del Nord Europa). Non passa inosservato il fattore carisma delle case raccolte in Creative Homes. Ciascuna ha, infatti, un suo carattere ben delineato, che sfugge alle strette etichette e alle tendenze del momento.
Chi è entrato in contatto con l’interior design olandese, sa già quanto il suo linguaggio sia costituito da funzionalità, in primis, ma anche dal non prendersi troppo sul serio. Dai principi del movimento De Stijl, con il suo rigore geometrico e la ricerca dell’essenziale, fino al minimalismo giocoso e anticonformista di Droog Design, storicamente l’Olanda ha dato vita a un modo tutto suo di abitare lo spazio. Le pagine di Creative Homes ne sono un’espressione tangibile e niente affatto didascalica. Qualche esempio? Nel libro troviamo la casa-fattoria di Kiki van Eijk e Joost van Bleiswijk, designer di fama mondiale, nella quale ogni angolo è una celebrazione della manualità e della matericità al suo stato grezzo e puro. Ogni oggetto, realizzato artigianalmente, racconta il profondo rispetto dei proprietari per la materia prima. Al contrario, il minimalismo elegante di Thomas Bedaux, architetto contemporaneo molto richiesto, personalizza la sua casa a schiera con interni total white. Qui, il candore del bianco, risulta spezzato solo da tagli di luce e forme di precisione. Un silenzio visivo che invita alla riflessione e alla quiete.
Tra le altre, cattura l’attenzione (e il cuore) l’abitazione super moderna e ancora una volta essenziale a firma dell’archistar olandese Lars Courage. Affacciata su un canale di Utrecht, è realizzata interamente in acciaio e vetro, lasciando entrare il paesaggio fluviale in casa e creando un continuo dialogo tra indoor e outdoor, a tutta luminosità. Poi c’è chi, come l’artista tessile Claudy Jongstra, ha trasformato il proprio spazio abitativo in un dichiarato omaggio alla natura, dando la preferenza a tessuti naturali e a morbidi e avvolgenti toni della terra. Anche l’abitazione nel verde di Carolien Schrievers, fiorista e interior stylist, è una dichiarazione d’amore all’elemento naturale. Immersa in un giardino rigoglioso e contraddi- stinta dalla presenza di numerose piante in ogni stanza, ha pavimenti in legno non trattato dall’aspetto vissuto e la vivacità di pezzi di design olandese super colorati. Questo trasmettono le case raccolte in Creative Homes: gioia di vivere, gioia di abitare. Inutile dire che una simile raccolta accende la curiosità e ispira, facendo venire voglia di uno stimolante restyling domestico, con lo sguardo rivolto ai Paesi Bassi e l’ambizione di ricreare quel mix di eleganza casual, amore per il bello e soluzioni innovative. Anno nuovo, casa nuova? Magari sì.
Articolo pubblicato su WU 129 (dicembre 2024)
In alto: immagine da ‘Creative Homes’, foto di René van der Hulst, courtesy Gestalten