WOMEN POWER
Al Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme, una potente riflessione sulla trasformazione femminile dal secondo dopoguerra a oggi. Affidata agli scatti della Magnum Photos, la mostra dà voce alla forza delle donne, dalle icone di bellezza alle combattenti
di Marzia Nicolini
C’è una forza silenziosa che abita le immagini, un’energia che attraversa gli sguardi catturati dall’obiettivo, un filo invisibile che lega storie di donne lontane nel tempo e nello spazio. Women Power, la mostra ospitata dal Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme dal 22 marzo al 21 settembre 2025, non è soltanto una celebrazione dell’universo femminile attraverso l’obiettivo dei grandi nomi dell’agenzia Magnum Photos, ma una riflessione potente sulla trasformazione sociale e culturale delle donne dal secondo dopoguerra sino ad oggi.
Curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, l’esposizione non si limita a restituire volti e situazioni, ma porta in scena un racconto visuale contraddistinto da sfide, conquiste e cambiamenti. Sei nuclei tematici guidano il visitatore in un percorso che procede dal contesto familiare alla crescita personale, dall’identità alle lotte politiche, fino alle più celebri icone di bellezza e alla cruda e necessaria testimonianza della guerra. Sei capitoli di una storia corale in cui le donne sono al tempo stesso soggetti e narratrici, osservatrici e protagoniste. Le immagini, firmate da alcune delle più quotate fotografe di Magnum – vedi alla voce Inge Morath, Eve Arnold, Olivia Arthur, Myriam Boulos, Bieke Depoorter, Nanna Heitmann, Susan Meiselas, Lúa Ribeira, Alessandra Sanguinetti, Marilyn Silver- stone e Newsha Tavakolian – si alternano a quelle di maestri dell’obiettivo quali Robert Capa, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Rafal Milach, Paolo Pellegrin e Ferdinando Scianna.

foto di Olivia Arthur (2017) – Magnum Photos
Ne nasce un intreccio di sguardi e sensibilità, un dialogo tra generazioni e visioni, capace di restituire la complessità della condizione femminile in epoche e luoghi differenti. C’è il fascino senza tempo dei ritratti di Marilyn Monroe, immortalata da Eve Arnold in attimi di verità che svelano la fragilità dietro il mito hollywoodiano. Ma c’è anche l’intensità delle immagini delle combattenti delle FARC in Colombia, donne che brandiscono le armi con la stessa forza con cui difendono la propria esistenza. Si passa dalle stanze domestiche, dove le fotografe catturano la quotidianità di madri, figlie, lavoratrici, alle piazze gremite di protestanti, in cui la presenza femminile si fa simbolo di cambiamento radicale. Immagini capaci di raccontare storie universali, in cui il personale si intreccia con il politico, la sofferenza con la speranza, la resistenza con la determinazione.

foto di Alessandra Sanguinetti (2001) – Magnum Photos
Il corpo femminile, sempre al centro della narrazione, emerge in tutta la sua ambivalenza: oggetto di desiderio, strumento di ribellione, luogo di autodeterminazione. Le fotografie in mostra ad Abano Terme raccontano il modo in cui la rappresentazione del femminile è mutata nel corso dei decenni, e con essa la percezione del ruolo sociale delle donne. Il linguaggio visivo delle autrici di Magnum Photos restituisce una gamma di emozioni che vanno dalla dolcezza della vita quotidiana, passando per il dolore e la violenza delle lotte più aspre. Sono immagini che spingono a porsi delle domande, che costringono a guardare il mondo da un’altra prospettiva, inchiodando alla necessità di prendere posizione, astenendosi dalla neutralità.
In Women Power, ogni scatto è un documento di storia e di identità, una testimonianza di libertà e autodeterminazione. Le immagini di Alessandra Sanguinetti, per esempio, ci trasportano in Argentina, nel rapporto tra bambine e il loro percorso di crescita, mentre gli scatti di Susan Meiselas rivelano la cruda realtà di donne impegnate in conflitti, in contesti di guerra e repressione. A ben vedere, c’è un filo rosso che lega ciascuno di questi scatti: la capacità di mostrare la forza delle donne nel reinventarsi, nel resistere, nel costruire il proprio destino. Prodotta da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia in collaborazione con Magnum Photos, e promossa dal Comune di Abano Terme insieme a CoopCulture, Women Power è più di una mostra: è un manifesto visivo della resilienza e della determinazione femminile. Un percorso espositivo che illumina il passato per interrogare il presente, che restituisce voce a chi per troppo tempo è stata raccontata sempre e solo da altri. Perché dietro ogni scatto c’è una storia, e dietro ogni storia, una donna che ha scelto di essere vista. Il catalogo della mostra, edito da Dario Cimorelli Editore, accompagna i visitatori in un approfondimento critico sulle immagini esposte, con testi firmati dai curatori, che analizzeranno le tematiche affrontate e il ruolo della fotografia nella costruzione di un immaginario collettivo femminile.

Foto di Myriam Boulos dal progetto”What’s ours” (2019) – Magnum Photos
Women Power non è solo un’esposizione, ma un’esperienza che invita a riflettere. Nel percorso esplorativo degli scatti, lo spettatore non può fare a meno di sentirsi parte di questo racconto, di cogliere il valore della memoria visiva e di interrogarsi su cosa significhi essere donna oggi. Il potere evocativo della fotografia diventa così un’arma potentissima, capace di abbattere stereotipi, di dare voce a chi spesso resta inascoltato, di trasformare ogni immagine in una dichiarazione di forza e indipendenza. Le fotografie di Magnum non raccontano solo le donne: le ascoltano. Ed è questo, forse, il loro più grande potere.
Articolo pubblicato su WU 131 (aprile 2025)
In alto: foto di Newska Tavakolian – Magnum Photos