A NEW CHAPTER – LA NOSTRA GUIDA AL VIETNAM
Un Paese nuovo, che molti ancora collegano alla guerra con gli Stati Uniti degli anni Sessanta e Settanta ma che oggi vive un presente sicuro, un altro capitolo della sua storia. Chi lo sceglie rimane incantato dalla sua cultura, dalle sue meraviglie naturali e dalla gentilezza del suo popolo. E si rimane stupiti anche dalla vivacità delle sue metropoli, perché la sua essenza così variegata emerge in ogni luogo, dall’atmosfera dei templi antichi al fragore di un mercato di Hanoi
di Nadia Afragola
PORTO E LANTERNE
Iniziamo questo viaggio da Hoi An. È detta “la città delle lanterne” per le centinaia di lampioni di seta che illuminano le sue strade: qui starete con il naso all’insù per gran parte del tempo. È un porto mercantile, patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1999, in cui perdersi tra palazzi storici e mercati tradizionali. Da visitare assolutamente il Ponte Coperto: costruito dalla comunità giapponese nel XVII secolo, è decorato in legno e in pietra con statue tradizionali ed è uno dei ponti più famosi del Vietnam. Oggi simbolo di pace e fratellanza, è stato ricostruito più volte e una targa rende omaggio a tutte le persone coinvolte nella sua ricostruzione.
LA CITTÀ DI FRONTIERA
In mezzo alle montagne a nord ovest del Paese, Sapa è molto apprezzata dai turisti perché ricca di attrazioni. Famosa per il suo mercato frequentato dalle popolazioni indigene delle montagne, comprese quelle della tante minoranze etniche che popolano la vallata circostante, è un’ottima base di appoggio per escursioni e trekking. Il consiglio è quello di rivolgersi alle agenzie di turismo sostenibile che, tramite i proventi di queste attività, aiutano gli abitanti dei villaggi della zona. Non dimenticate di assaggiare una Saigon o una 333, le birre artigianali vietnamite e affittate un motorino: è il mezzo ideale per raggiungere Iguazu Thac Bac, la cascata d’argento, una delle più belle del Vietnam a oltre 200 metri di altezza.
L’ANTICA CAPITALE
Hue si affaccia sul fiume dei profumi (Song Huong River), nella parte centrale del Vietnam. È stata l’antica capitale imperiale durante la dinastia Nguyen e il suo passato si riflette nell’architettura, nella cucina e nella cultura. Qui il Buddhismo è il credo dominante, come testimoniano la grande quantità di monasteri e di monaci presenti nell’area, a partire dal maestro di fama mondiale Thích Nhat Hanh. In cima alla lista di cose da vedere segnate la Cittadella, in pratica una città dentro un’altra città, grande 10 ettari. Nata come fortezza e allo stesso tempo residenza imperiale nel 1805, è stata disegnata da architetti francesi. Se rimanete in zona visitate le sette tombe imperiali di Hue, tutte situate sul fiume dei profumi e, se vi sembrerà di aver già visto questi posti, sarà perché lì Stanley Kubrick ha girato nel 1987 Full Metal Jacket.
QUATTRO GIORNI A NINH BINH
Ninh Binh è stata la prima capitale del Vietnam. Il periodo che va da novembre a maggio è il migliore per visitarla, ma occorrono almeno quattro giorni. Perché? Ce ne vuole almeno uno per l’ecosistema di Trang An, il museo geologico all’aperto che conta circa 50 grotte in un percorso di circa 10 chilometri. Quattro ore del vostro tempo le merita la Pagoda di Bai Dinh, famosa per i pellegrinaggi, luogo che ospita anche la più grande statua al mondo di Buddha. Una giornata (meglio due) potrebbe essere sufficiente per il Parco Nazionale di Cuc Phuong: è la casa di migliaia di specie animali e vegetali ed è possibile fare trekking, kayak, scalare le montagne, dormire nelle palafitte o visitare il villaggio di Muong. Il giorno dopo potete visitare, possibilmente su una barca a remi, le grotte di Tam Coc – Bich Dong in modo da riuscire a imbattervi nel “mare verde”, le distese di risaie a perdita d’occhio.
HO CHI MINH, PASSATO E FUTURO
Ho Chí Minh è la città simbolo del Vietnam. Un tempo chiamata Saigon, è stata scelta nel 1859 dai francesi come capitale della Cocincina ed è oggi il centro degli affari e della finanza di tutto il Vietnam. Qui il passato si coniuga con il futuro, creando dei forti contrasti architettonici: spazio agli edifici coloniali e ai grattacieli da un lato e pagode e baracche dall’altro, il tutto in mezzo a locali in pieno stile occidentale. La si gira con zaino in spalla e possibilmente con una pinta di birra locale in mano, che costa meno di 50 centesimi. È la città del mercato aperto notte e giorno di Ben Thanh, conosciuto anche come il mercato di Saigon. Di giorno, le bancarelle occupano le loro postazioni, alla sera, dopo le 18, il mercato diurno cede il passo a quello notturno con le sue piccole bancarelle dove si cucina di tutto e dove è consigliato mangiare (almeno una volta nella vita) le specialità locali.
LA CITTÀ TRA I DUE FIUMI
Hanoi, la capitale del Vietnam, con i suoi sette milioni e mezzo di abitanti, sorge non lontano dal golfo di Tonchino, sul Fiume Rosso. Conosciuta come la città tra i fiumi, è passata alla storia perché teatro della guerra con gli Stati Uniti. Famosi i suoi quartieri storici, che la rendono una delle culle più importanti dell’intera cultura vietnamita. I riflettori oggi però si accendono sull’offerta di cibo. Una città caotica come i suoi locali, piccoli a tal punto da mangiare su minuscoli tavolini sui marciapiedi o in strada. Si parte sempre dai noodles, conditi in centinaia di modi diversi. Bun Cha è la specialità di Hanoi: fette di maiale grigliato servite con noodle di riso e Nuoc Mam (brodino di pesce al quale sono aggiunti zucchero, aceto e papaya verde, in cui immergere la carne). Siete amanti del caffè? Qui è all’uovo, perché aggiungono una crema di latte condensato e tuorlo. Come mangiare un tiramisù!
DOVE IL DRAGO SCENDE IL MARE
È proprio questo il significato del nome di Ha Long Bay, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1994. Questa baia è conosciuta in tutto il mondo per le sue 1969 isole calcaree monolitiche (a 989 di esse è stato assegnato un nome). Segnate in agenda: Hang Sung Sot («grotta della sorpresa») realizzata in tre differenti “camere” via via più grandi, e Dao Titop, dalla cui cima è possibile ammirare l’intera baia. Noleggiate un kayak, è l’unico modo per toccare con mano le montagne della Baia di Ha Long, visitare la insenature nascoste e costeggiare quelle isole divenute con il passare degli anni veri e propri villaggi galleggianti di pescatori, che setacciano le acque poco profonde alla ricerca di pesci e molluschi.
Originariamente pubblicato su WU 84 (dicembre 2017 – gennaio 2018). Tutte le foto sono di Federico Botta.