MUSEI, TRA GRAPHIC NOVEL E TECNOLOGIA
Le graphic novel sono state recentemente protagoniste di un progetto che mette assieme marketing, arte e cultura e che ha visto coinvolti i musei italiani: 22 artisti hanno raccontato una storia dedicata ad altrettanti centri museali del nostro Paese. Ma anche la tecnologia può aiutare a trovare nuovi modi di vivere questa esperienza culturale
di Stefania Massari
Lo scorso febbraio è iniziata l’avventura di Fumetti nei musei, un’iniziativa promossa dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del MIBACT, in collaborazione con Coconino Press – Fandango, Ales Spa, la Direzione Generale Musei e il Centro per i Servizi educativi dello stesso Ministero, che ha come obiettivo quello di dare una visione diversa dell’istituzione museale e dell’esperienza della visita di questo tipo di luoghi. I 22 siti coinvolti nell’iniziativa (tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, la Pinacoteca di Brera e la Galleria Borghese) si sono fatti raccontare da altrettanti artisti attraverso una graphic novel messa poi a disposizione gratuitamente, dando così al pubblico una possibilità diversa di fruizione delle opere.
Fumetti nei musei è un’iniziativa di marketing culturale che mira ad avvicinare il territorio e anche il pubblico più giovane, cercando di restituire all’istituzione museale una concezione sempre più viva e contemporanea. Tra gli artisti scelti per questa iniziativa troviamo Martoz, che ha scritto e illustrato Il pomo rubato per la Galleria Borghese di Roma, “casa” di importanti dipinti di Caravaggio, Tiziano, Raffaello e di alcune sculture del Bernini. Il libro vede protagonista una scimmietta che corre a perdifiato tra le opere del museo, per poi finire ad addentare la mela tenuta in mano dalla scultura di Antonio Canova dedicata a Paolina Bonaparte. Neri & Scheggia, invece, è il fumetto creato da Tuono Pettinato ed è ambientato nella Galleria dell’Accademia di Firenze. Neri decide di saltare la scuola quando c’è il compito di storia dell’arte ma, andando in giro per Firenze, si ritrova davanti alla Galleria dell’Accademia all’interno della quale trova Michelangelo e Giambologna che litigano e il David in versione superstar incompresa. Il Dr. Pira invece si è dedicato al Parco Archeologico di Paestum con Ippocrate e Jones, storia di un viaggio nel tempo che ha come destinazione l’antica Poseidonia, colonia poi divenuta Paestum, una città popolata da filosofi e artigiani poco inclini al lavoro che ammirano la tomba del tuffatore.
La nuova vita dei musei passa anche da iniziative come queste e da workshop, attività formative e ricreative (come, per esempio, sessioni di yoga nei musei). Ma input positivi arrivano pure dall’introduzione delle nuove tecnologie. L’utilizzo di quelle legate ai beacon, per esempio, si sta rivelando molto interessante. Si tratta di un sistema che, sfruttando la tecnologia Bluetooth, trasmette allo smartphone contenuti multimediali di ogni genere (video, immagini, messaggi) a seconda di dove si è posizionati all’interno della struttura. Il Museo di Storia Naturale di New York li sta utilizzando con ottimi risultati, dati dall’immediatezza dei contenuti e dall’interazione tra l’ambiente circostante e le opere d’arte. L’applicazione ai musei della realtà aumentata, diffusa molto all’estero, si sta ora affermando anche in Italia. L’Accademia Carrara di Bergamo, per esempio, con la mostra Viaggi d’Acqua, ha animato alcune delle sue opere con speciali visori che, sfruttando la tecnologia ArtGlass, hanno permesso agli spettatori di immergersi virtualmente nelle opere, vivendo la suggestione di guardare in 3D l’acqua presente nei dipinti. Ma si lavora anche fuori dai musei per avvicinare il pubblico all’arte, per esempio attraverso le app. Oltre a Viator (di proprietà di Trip Advisor) e GetYourGuide, una delle più apprezzate è Musement, piattaforma online (e applicazione) creata in Italia nel 2012 e disponibile in 55 Paesi. È stata ideata per aiutare i viaggiatori a scoprire nuovi luoghi e per svolgere varie attività, a cominciare dalle prenotazioni, e per mettere a disposizione degli utenti una rete di professionisti per essere aiutati ad affrontare il proprio percorso.
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