OFT – MINIMAL GREEN
Oft è il marchio creato dal designer Ashley Marc Hovelle: dieci capi chiave per il guardaroba sostenibile, con l’obiettivo di risparmiare tempo per concentrarsi su ciò che è importante per sé
di Angelo Ruggeri
Oft in tedesco significa «spesso» ed è anche un’abbreviazione dalla parola inglese often. Queste due osservazioni linguistiche celebrano due grandi città molto diverse da loro mettendole a confronto: Berlino e Londra, le “capitali del cuore” di Ashley Marc Hovelle, fondatore del marchio. «Abito a Berlino, ma le mie radici si trovano a Londra – spiega il creativo – quindi mi è sembrato naturale rendere omaggio al luogo in cui vivo e lavoro e a quello da dove vengo». Ma non è questa l’unica motivazione: «Ho chiamato il brand “Oft” perché i capi sono dieci in tutto e sono fatti per essere indossati spesso – continua – una raccolta di dieci elementi chiave con l’obiettivo di farti risparmiare tempo, in modo da essere libero di concentrarti su ciò che è più rilevante per te». Come i valori di libertà, umanità e l’esplorazione della creatività nella sua vera forma, che sono tanto cari allo stilista.
Cos’è per te la moda?
La moda è l’abbigliamento che può perfettamente adattarsi a una moltitudine di situazioni mentre impersonifica sempre più, giorno dopo giorno, il proprietario. O, meglio ancora, è quel valore aggiunto che aiuta a creare una silhouette, che diventa sinonimo di chi la indossa.
Quando hai capito che saresti diventato un designer?
Dopo essermi seduto all’età di 17 anni e aver riflettuto su ciò che ho sempre amato e su ciò che avrei voluto fare nella mia vita. Fin da piccolo, ho sempre desiderato avere una mia attività. Sono cresciuto con l’amore per i vestiti: visitavo Londra, in particolare Selfridges, e mi perdevo tra gli abiti firmati, divertendomi per ore. Quindi, mi è sembrato naturale perseguire qualcosa che mi fosse vicino. Ho deciso di frequentare l’università di Leeds dove ho conseguito una laurea in design della moda. Dopo aver lavorato come sarto in Savile Row a Londra (per Anderson & Sheppard, proprio dove una volta aveva lavorato anche Alexander McQueen, NdR), come buyer per Urban Outfitters e dopo aver collaborato con brand storici come Fred Perry, Gabicci e Gloverall, ho deciso che diventare designer sarebbe stata la strada giusta per me.
Quando hai pensato di lanciare il marchio Oft?
Dopo aver gestito il mio marchio omonimo Ashley Marc Hovelle per un decennio, ho deciso di lanciare un brand completamente sostenibile. Con le mie creazioni voglio incoraggiare le persone non solo ad arricchire la loro vita ogni giorno, ma anche quella delle generazioni future. L’idea di possedere meno capi ma da indossare più spesso elimina gli eccessi: il 50% dei prodotti di fast fashion, infatti, viene buttato via in meno di un anno. Ho provato a capire cosa si indossa per davvero e ho iniziato a realizzare vestiti creati per durare, come se fossero una divisa quotidiana, senza fare affidamento alle tendenze, eliminando gli sprechi in termini di sovrapproduzione.
Che caratteristiche hanno i capi di Oft?
Ogni prodotto è realizzato con tessuti e tecniche di produzione sostenibili. Tutto il progetto è focalizzato su un consumo consapevole, una produzione moderata e un design mirato, in modo che ogni articolo minimalista possa durare più a lungo possibile. La collezione spazia dalle T-shirt ai coat: grazie ai miei decenni di esperienza nel settore, sono riuscito ad affinare e sviluppare al meglio ciascun capo.
Ti piace l’arte?
Moltissimo. Il mio marchio omonimo, ogni stagione, collabora con un artista diverso. Mi piace l’arte moderna e astratta: il mio artista preferito di sempre? Matisse. L’artista preferito con il quale ho collaborato? Jan Ziegler.
Come ti vedi tra 20 anni?
Mi piacerebbe che la sostenibilità nella moda diventasse la regola e che Oft si trasformasse in un punto di riferimento per la sostenibilità, per trasmettere il messaggio a tutte le persone.
Intervista pubblicata su WU 98 (ottobre – novembre 2019)