PAESE CHE VAI, SOCIAL CHE TROVI
Ci sono social network con 500 milioni di utenti di cui non abbiamo sentito mai parlare, ma in altri Paesi, per diversi motivi, sono la norma al posto della triade Facebook-Twitter-Instagram. Ecco un viaggio attraverso le altre piattaforme utilizzate nel mondo. Attenzione: scaricate la memoria dello smartphone, vi servirà spazio
di Ida Perrone
Ricordare con nostalgia i giorni dell’ultima vacanza all’estero è uno sport estremo, così estremo che per sentirsi ancora in modalità “holiday” si inizia con aggiungere su Facebook tutti gli autoctoni interessanti conosciuti dall’altra parte del mondo. Un gesto di normale amministrazione, ma solo finché non ci si rende conto che nelle Filippine i social network più famosi non sono gli stessi che si hanno sul proprio device. È facile lasciarsi trasportare dal flusso di pensiero e associare il termine “social network” a Facebook e Instagram, noti dovunque ma purtroppo non sempre utilizzati anche a causa anche di leggi ferree riguardanti la censura. Ecco quali sono alcune dei orme social network più famosi nel resto del mondo, per la vostra curiosità e per momenti di stalking selvaggio.
Uno dei casi più interessanti quando si parla di social è quello della Cina. Nonostante la censura del governo riguardante i siti stranieri, in particolare per la triade Facebook-Instagram-Twitter, le persone possono navigare e connettersi tra loro grazie a versioni orientalizzate delle più note reti sociali. Qzone, sconosciuto nel mondo occidentale, conta ben 480 milioni di utenti ed è il più grande social network del Paese più popolato del pianeta, una sorta di Facebook made in China. Molto apprezzato da queste parti è Twitter, o meglio il suo “gemello” Sina Weibo fondato nel 2009, che conta più di 300 milioni di utenti attivi. Se dopo un giro di social vi venisse mai voglia di vedere qualcosa da YouTube, sappiate che in Cina non esiste. La cosa più simile si chiama Youku, risorsa utile ma dove non troverete mai le canzoni dei trapper che preferite.
Anche il Giappone ha i suoi social network locali, uno tra i più famosi è Line. Questo social unisce la velocità delle app di messaggistica come WhatsApp alla socialità di Facebook. Il design è estremamente basico e lineare e aiuta l’apprendimento immediato della piattaforma. Insomma, niente a che fare con il mondo dei manga.
Strano ma vero, una delle più grandi comunità social la troviamo in Russia. Nonostante le forti censure, Mosca ha lasciato scorrere lentamente nelle sue fredde viscere il flusso di internet, cosa che ha portato alla creazione di moltissime applicazioni di condivisione. La più famosa si chiama VKontakte (o VK per gli amici) ed è il vero e proprio Facebook russo. VK non nasconde minimamente la similitudine con la piattaforma di Zuckerberg, tanto che usa un’interfaccia pressoché identica e persino stessi colori. Non ci sono dunque grosse differenze a livello di design, ma i contenuti postati sono di gran lunga più audaci e strabilianti rispetto alle nostre piattaforme: tra video di persone che saltano sui treni e commenti in cirillico, un giro su questo social è altamente consigliato. Odnoklassniki è invece una versione meno estrema del social precedente, spesso usato per mantenere i contatti con amici e compagni di scuola. Qui i video subiscono forti censure e spopolano sulla newsfeed foto di gatti con berretti e panorami innevati.
Vi siete mai chiesti che cosa hanno in comune India e Brasile? Un social network ovviamente. Orkut è stato il sito che ha comandato, dall’alto dei suoi 300 milioni di utenti, le reti di due Paesi estremamente diversi fra loro, diventando uno dei social network più famosi in entrambi. La sua prerogativa era aiutare l’utente nella scelta delle persone con cui connettersi grazie a una lista di interessi in grado di suggerire profili più affini possibile. La sua esperienza si è conclusa almeno per quanto riguarda la parte indiana, ma il suo fondatore, il turco Orkut Büyükkökten, si è messo a lavorare a un nuovo progetto, Hello, pensato apposta per questo Paese.
In Sudamerica, oltre al solito Instagram, troviamo Sonico. Nonostante il nome non ha a che fare con la musica: fondato nel 2007, questa piattaforma è un incrocio di Facebook, Tinder e Badoo e dichiara 50 milioni di iscritti.
L’approccio alla comunicazione social, quindi, cambia in base a mille fattori tra cui usi, costumi e (purtroppo) censure locali. Certamente è bene far spazio nello smartphone perché le app da utilizzare fuori dai nostri confini non finiscono di certo qui. Fate il pieno di giga e partite alla scoperta dei social network più famosi in giro per il mondo.
Articolo pubblicato su WU 83 (novembre 2017). Segui Ida su Facebook