AL CALDO
I finlandesi ne hanno (almeno) una per casa: la sauna, con la sua aria calda e secca, è un toccasana per corpo e mente. Oggi è diventata un elemento iconico di tendenza, omaggiata da designer e progettisti
di Marzia Nicolini
Saggi popoli scandinavi: le saune frequenti – amatissime dalla Danimarca in su – possono essere di grande aiuto per ridurre il rischio di pressione alta. Farla una volta al giorno ridurrebbe, infatti, le possibilità di sviluppare ipertensione del 50% rispetto a chi le fa una volta sola ogni sette giorni (per non parlare di chi non le fa mai). A evidenziarlo è un nuovo studio della University of Eastern Finland, da poco pubblicato sulla rivista medica “American Journal of Hypertension”. Se già guardavamo con invidia e ammirazione le nazioni del Nord Europa per la loro capacità di porre il benessere in cima alla scala dei valori sociali, oggi sappiamo che – nel caso della sauna – benessere e salute vanno a braccetto.
A dare conferma dei risvolti positivi di questa pratica che, ricordiamolo, sfrutta l’effetto del calore emesso all’interno di una cabina di legno chiusa ermeticamente, è anche “Byrdie”, rivista culto per la community dei salutisti (oggi sempre più nutrita). Anche il magazine americano invita a dedicarsi alla sauna il più possibile, a tutto vantaggio di metabolismo, muscolatura e sistema immunitario.
Gli esperti concordano: grazie alla sua aria secca ad altissima temperatura, la sauna porta in brevissimo tempo l’organismo ad espellere tossine in quantità, agendo di fatto anche da potente antistress (chi non ne ha bisogno, alzi la mano). Anche se i nuovi studi invitano a un appuntamento quotidiano con la sauna (oggi sono tantissime le palestre e i centri sportivi che la hanno in dotazione), va detto però che la gradualità, specie agli inizi, è fondamentale: il corpo necessita di un certo tempo per abituarsi allo stimolo del super caldo. Dunque meglio iniziare con un paio di appuntamenti a settimana per poi, lentamente, aumentare la frequenza.
A fiutare la tendenza in corso – del benessere e della sauna – sono anche gli studi di architettura e design, per non parlare di grandi hotel e centri spa: è un fiorire di progetti interessanti. C’è chi preferisce reinterpretare la classica sauna alla finlandese – rivestimenti di legno, braciere al centro, minuscole finestrelle – e chi invece punta a rompere con la tradizione, sperimentando spazi ampi, vetrate sull’esterno altrettanto estese, linee minimaliste.
Partiamo con Helsinki, capitale della Finlandia e della sauna come stile di vita (qui ne hanno una o più di una direttamente in casa): proprio qui lo studio Avanto Architects ha realizzato una spaziosa sauna pubblica affacciata sul mare, contribuendo alla riqualificazione di un’area ancora periferica della città. Rivestita di listelli di pino trattato termicamente, si inserisce perfettamente nella costa e – spiegano gli architetti – è destinata a mutare dolcemente colore a contatto con gli ambienti atmosferici marini.
Altra città di mare, altra storia di saune e design: il porto industriale di Göteborg, in Svezia, fa da cornice alla sauna in stile brutalista disegnata dal collettivo berlinese Raumlabor. Con il suo involucro in acciaio non lavorato, svela un interior più classico, dominato dalla tattilità del legno di conifere. A basso impatto ambientale, la struttura ha contribuito a dare risalto al quartiere Frihamnen, da sempre poco considerato nei piani urbanistici di Göteborg.
Ci sono poi altre destinazioni della sauna finlandese. Nei cosiddetti wellness hotel, alberghi la cui vocazione al benessere è dichiarata, la sauna è in pole position all’interno dei percorsi rilassanti, spesso abbinata a vasche di acqua fredda per riattivare la circolazione (e dare una sferzata di energia immediata e duratura). Al Garberhof Beauty & Wellness Resort di Malles, in Alto Adige, occupa una posizione centrale nell’area benessere ed è da poco stata ripensata in funzione della vista panoramica sulle montagne circostanti, in una simbiosi di architettura e natura pressoché mistica.
Ispirazione più contemporanea per quella di Lido Palace a Riva del Garda (Trento), che rilegge la sauna in chiave essenziale, privilegiando il vetro per i rivestimenti e creando nicchie dall’estetica pulita, secondo un canone estetico oggi molto richiesto. Chi, infine, sogna una sauna in formato domestico, si può lasciare ispirare dal progetto di Small Architecture Workshop che propone una cabina di legno mimetizzata nel bosco. A qualche ora da Stoccolma e con affaccio su un laghetto da fiaba, è quanto di più riposante ci sia. Ai più coraggiosi, poi, la scelta di tuffarsi in acqua dopo la sauna. A detta degli scandinavi, è così che si ottengono i benefici maggiori.
articolo pubblicato su WU 83 (novembre 2017). Segui Marzia su Facebook
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