IN CERCA DELLO ZEN
Le mete anti stress, quando si parla di turismo, sono sempre tra le più richieste. Niente cliniche o Spa però, ma viaggi veri e propri che aiutino ad allentare l’ansia. Ecco cinque mete perfette per coltivare l’armonica calma dentro se stessi
di Camilla Sernagiotto
In una società in cui il tasso di stress se la gioca con quello di smog, era prevedibile che arrivasse il giorno in cui viaggiare sarebbe diventato anche una fuga dall’ansia. In un certo senso è sempre stato così, soprattutto per chi soffre in maniera cronica di wanderlust (vera e propria ossessione del viaggio), ma negli ultimi anni si sta registrando una massiccia richiesta di mete e itinerari specifici per alleviare la tensione. C’è un vero e proprio turismo anti stress, insomma.
Non si tratta di “mete-sanatori” né di cliniche per il rehab nervoso, bensì di posti in cui ritrovare la calma e rilassarsi per allentare tutto il nervosismo che ci attanaglia. Per meglio organizzare viaggi di questo tipo, è nata la figura del tour-operator/psicologo, un professionista in entrambe le materie (viaggio e psiche) capace di indirizzare gli ansiosi verso le mete più adatte alle loro problematiche.
Ecco cinque destinazioni per fare turismo anti stress a prova di mindfullness, yoga, pilates e zen:
Islanda
Questa magica terra che sembra dimenticata da Dio (di sicuro da Apollo, il Dio del Sole, dato che per sei mesi l’anno questa landa è al buio) è una destinazione perfetta per chi vuole alleviare lo stress. E a proposito di Apollo, l’equipaggio dell’Apollo 13 e in generale chiunque venisse spedito in orbita verso la luna dal governo americano veniva prima mandato qui, in Islanda, a vivere per qualche mese un’esperienza non dissimile a quella lunare. I Viaggi dell’Elefante, tour operator che dal 1974 propone pacchetti bizzarri molto amati dai turisti più alternativamente esigenti, ha da poco varato lo speciale Digital Detox, cinque giorni in Islanda senza nessun tipo di tecnologia né connessione.
Uluru
Un’immersione nel silenzio quasi irreale che ammanta il Parco Nazionale Uluru-Kata Tjuta è di certo un antidoto efficacissimo contro lo stress provocato anche dall’inquinamento acustico delle società frenetiche tipiche delle metropoli. Fare trekking attorno all’Ayers Rock, nel cuore pulsante dell’Australia, vi rimetterà in pace con il mondo intero. Ma soprattutto con voi stessi.
Isole Cayman
Non è soltanto il materasso dei ricconi, quello virtuale sotto cui hanno nascosto capitali interi portati all’estero. Questo paradiso fiscale è innanzitutto un paradiso, in primis per chi ha una passione per lui vitale come l’ossigeno: le immersioni subacquee. Se a Uluru l’immersione è nel silenzio più totale, nelle Isole Cayman l’immersione è doppia: nel silenzio e nelle acque cristalline in cui goderselo appieno. Pare che la pratica dei sub sia perfetta per combattere l’ansia: l’assenza di rumori unita a quella di gravità che vi permetterà di fluttuare come sulla Luna battono lo Zoloft uno a zero. Provare per credere.
Oman
Montagne che si stagliano sull’Oceano Indiano, oasi incontaminate dove scordarsi i cinguettii di Twitter e godersi solo quelli veri, il fascino immortale della città di Nizwa nel bel mezzo della Via dell’Incenso. In Oman l’ansia non può entrare, così come non possono farlo gli ansiolitici. L’importazione di medicinali contro lo stress è infatti proibita ma poco male per la popolazione che qui abita perché per loro l’ansia è qualcosa di assolutamente sconosciuto e inimmaginabile.
Derweze, Turkmenistan
È in cima alla lista dei luoghi meno visitati al mondo, motivo per cui almeno lo stress da sovraffollamento, code e “qui è pieno di italiani” scema del tutto. Lasciate ogni ansia per dirigervi alla cosiddetta Porta dell’inferno, a Derweze nel Deserto del Karakum. Un cratere di origine artificiale (causato da un incidente nel 1971, quando una perforazione petrolifera errata lo creò) che brucia incessantemente. Si sa che osservare il caminetto mentre un ceppo arde è una pratica altamente rilassante: questo è una sorta di caminetto extralarge e, se volete trovare il nirvana al 100%, tirate fuori anche un libro e datevi al Còsagach, la pratica scozzese con cui rilassarvi leggendo di fronte al fuoco.
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