ROBERTO ZAMPIERO – PASSO DOPO PASSO
Con il suo RZ Studio Roberto Zampiero lancia sul mercato nuovi fashion brand e ne segue il percorso a 360 gradi. Una realtà dove si crea e si pongono basi solide per il futuro dei progetti su cui si lavora
di redazione di WU
Tra i tanti oggetti presenti sulla scrivania di Roberto Zampiero, fondatore di RZ Studio, colpisce la presenza di una scatola di pastelli alla sua sinistra. «Mi piace disegnare – ci dice a un certo punto dell’intervista – e un po’ mi dispiace che si facciano sempre meno bozzetti a mano». Più nascosto, alla sua destra, c’è un post-it con scritto “pazienza” che ci mostra prima di rispondere a una domanda. Messi assieme questi due oggetti danno l’idea di chi sia Roberto Zampiero, imprenditore della creatività ben consapevole che questa non basti per arrivare ai risultati. Per raggiungerli è necessario anche avere un team come quello che ha costruito nel corso degli anni, ancor di più quando si decide di entrare con una propria linea in questo settore. Un’idea alla quale Roberto Zampiero (e il suo team) stanno già lavorando.
C’è una definizione esatta per RZ Studio, la realtà che hai creato nel 2014?
Hub e incubatore sono probabilmente le migliori definizioni che si possono dare. Nella nostra attività lavoriamo principalmente con brand “vergini”, ancora agli inizi dal punto di vista creativo, ideati però da persone che hanno consapevolezza di quello che è il mondo della moda. Non siamo però una scuola, siamo un luogo dove si crea. Nasce ufficialmente nel 2014 dopo la mia precedente esperienza con White Room Factory, con cui avevamo lanciato Giacomorelli prima e Joshua Sanders poi. Riccardo Comi può essere una case history calzante per far capire come lavoriamo: un ragazzo che aveva iniziato facendo sciarpe, con belle idee e passione per la moda, che si è poi affidato a noi per creare insieme un progetto di maglieria.
Come avviene il contatto con i brand emergenti e i new talent?
Solitamente nasce tutto parlando in contesti diversi, in un evento come in una fiera, in una cena o a un party. Spesso i brand si propongono a noi perché colpiti dal nostro modo di lavorare, ma questo non vuol dire che non facciamo scouting.
Riesci a delineare qualche tratto distintivo dei brand con cui collaborate?
Volontà, passione e umiltà con un pizzico di sana follia sono senz’altro qualità umane che accomunano le persone con cui lavoriamo, sia che si tratti di designer, imprenditori o newcomer usciti dall’università. Penso poi che i nostri progetti abbiano in comune il fatto di proporre prodotti di ricerca.
Quali sono gli errori più comuni che, a tuo parere, si fanno nel lancio di un progetto?
Non saper attendere è uno degli errori più comuni. Ci si dimentica che ogni prodotto ha una storia a sé e quindi non sempre la sua seguirà il corso di quella di un altro. C’è un che di impalpabile nella moda, ma è anche il suo bello. La cosa importante è lavorare bene e nei tempi giusti, altrimenti il prodotto si brucia.
Nonostante l’importanza dei social oggi gli eventi fieristici sono ancora fondamentali?
Sì, per la massiccia presenza dei buyer e perché rimangono una vetrina importante per le novità. Pitti continua a essere un evento leader in questo settore, sia per il significativo passaggio internazionale che ha, sia perché sa evolversi creando situazioni importanti come le sfilate di Off-White a Gosha Rubchinskiy, giusto per citare due esempi concreti. Come RZ Studio siamo stati a Pitti con l’ultima collezione ideata da noi per il brand riccardo-comi, con l’eclettico brand OMC_occultmediacontrol e per visionare un paio di new talent interessanti. Inoltre con OMC siamo stati anche a White Street Market a Milano con un progetto di interesse internazionale.
Come vi ponete nei confronti del posizionamento retail dei vostri brand?
Penso che per i prodotti italiani sia fondamentale farsi conoscere nel proprio Paese nelle fasi iniziali. Abbiamo boutique e negozi favolosi che lavorano benissimo, a cominciare da Luisa Via Roma. Il mio consiglio è sempre di partire da qui perché, se un prodotto è valido e risponde bene in Italia, arriverà anche all’estero.
Hai mai valutato la possibilità di fare una linea in prima persona?
Penso che sia arrivato il momento, io e il mio team abbiamo oggi la consapevolezza giusta per iniziare. Allo stato attuale è un po’ più che un’idea, non posso ancora dire in che tempi si realizzerà ma ci stiamo lavorando. Sarà una collezione di abbigliamento uomo. RZ Studio, in ogni caso, continuerà a esistere e a lavorare come ha fatto in questi anni anche grazie all’ingresso in azienda di Iside Pellegrino Preite, persona per me fondamentale per la gestione dello studio.
Intervista pubblicata su WU 93 (dicembre-gennaio 2019)
Nella foto in alto: Roberto Zampiero negli spazi di RZ Studio a Milano, foto di Emanuele Ferrari