GIULIA EIGHT LINES – NELLA PELLE E NEL CUORE
Giulia Marotta ha 22 anni ed è nel mondo dei tattoo da quando ne aveva 16. Tatua a Nova Milanese, alle porte di Milano, in uno studio che è molto di più di un tattoo parlour ed è il luogo ideale per sviluppare il suo progetto Eight Lines
di Cristina Buonerba
Nel suo studio a Nova Milanese, in piena Brianza, Giulia Marotta (aka Giulia Eight Lines) si è ritagliata uno spazio per creare sulla pelle delle persone e non solo su quella. L’impressione entrandoci non è di essere in un tattoo parlour ma in un contesto creativo, dove si può passare dal lavorare a un tatuaggio all’occuparsi di un pezzo di una linea di abbigliamento. Il progetto Eight Lines, anche se parte dalla macchinetta ad aghi, non ha per sua volontà confini così rigidi ed è lei stessa a spiegarcelo qualche riga più sotto.
Sei giovanissima eppure ti sei già fatta conoscere per le tue doti da tatuatrice. Sapevi che ti saresti dedicata a quest’arte fin da piccola?
Non avrei mai immaginato che il tatuaggio sarebbe diventato parte di me, mi ci sono ritrovata per caso. Il disegno per me è sempre stato una componente indispensabile, senza una matita in mano e un foglio mi sentirei persa. Poi sono arrivati i 16 anni. E ho tatuato. Può sembrare strano, ma mi sono catapultata in questo mondo in terza superiore, forse solo per curiosità. Mi affascinava l’idea che qualcuno potesse apprezzare la mia arte al punto di volerla avere sempre con sé.
Che vantaggi ti ha dato iniziare così giovane?
Mi ha permesso di approcciarmi al tatuaggio con passione, oltre che soddisfare alcuni dei miei obiettivi, tra cui quello di avere uno studio tutto mio. Ora ho 22 anni e sento di avere una base solida da cui partire per puntare sempre più in alto.
Come hanno reagito i tuoi quando hanno saputo che volevi fare la tatuatrice?
Questa è una delle domande alla quale mi diverto sempre a rispondere. L’approccio che ha avuto la mia famiglia è stato super, anche perché chi mi ha fatto appassionare a questo tipo di arte è stato proprio mio padre: non è da tutti tornare a casa con un mega tatuaggio sulla schiena, invogliandomi a frequentare un corso per imparare a tatuare! È stato proprio lui a saperlo prima di me. E devo dire che ci ha visto lungo.
Se potessi tornare indietro nel tempo e dare tre consigli utili alla Giulia che ha appena iniziato a tatuare, quali sarebbero?
Ho poche cose da rimproverarmi e, detto sinceramente, rifarei tutto allo stesso modo. In generale, mi suggerirei di credere un po’ di più in me stessa. Poi di rilassarmi un po’ di più: se lavori giorno per giorno con passione, prima o poi le vere soddisfazioni arrivano. Come ultima cosa, mi consiglierei di superare a testa alta tutti gli ostacoli che si presenteranno.
Tranne qualche puntino sulle mani la tua pelle non ha tracce di inchiostro. È una scelta?
È difficile spiegare come vedo (e non vedo) i tatuaggi su di me. Considero l’atto del “disegnare” il corpo in modo permanente qualcosa che va ragionato e pensato. Ho in mente tanti progetti per la mia pelle, ma voglio che a concretizzarli siano artisti che possano insegnarmi qualcosa. Piccolo spoiler: farò un viaggio in Nuova Zelanda quest’estate e tornerò un po’ più “pasticciata” di adesso.
Parliamo di Eight Lines: un studio di tatuaggi, uno spazio polifunzionale, uno shop online, un magazine e una linea di moda…
Io e il mio team siamo accomunati da due cose: teste che esplodono di idee e tanta voglia di fare. Ci impegniamo per far conoscere senza vincoli ciò che creiamo ed è per questo che è nato da poco Eightlines Project, una piattaforma online che parla di diverse forme che consideriamo “arte”: dal cibo al sesso, dalla musica alla botanica, dal lifestyle alla mia rubrica personale, How’d you do?, in cui condivido consigli su come raggiungere obiettivi personali e lavorativi basandomi sulla mia esperienza.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente c’è la volontà di crescere come tatuatrice, continuando a lasciare un segno nella pelle e nel cuore delle persone. Poi trasformare il mio studio in una vera e propria factory capace di portare avanti numerosi progetti, oltre che dare vita a punti vendita in Italia e all’estero. In poche parole, vorrei essere ricordata per aver creato qualcosa di nuovo.
L’intervista a Giulia Eight Lines è stata pubblicata su WU 94 (febbraio marzo 2018). Foto: Pasquale Ettorre, style: Greta Fumagalli, hair + make up: Dilys White
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