EMMANUELLE – RAFFINATO “ITALOVE”
Con il suo ammaliante electro-pop Emmanuelle ha conquistato l’Italia ed è una delle più interessanti musiciste in circolazione. Suonerà a OSS 19 il 27 luglio
di Giulia Zanichelli
Un’anima cosmopolita, sognante e raffinata, metà producer e metà chanteuse. Emmanuelle, un passo dopo l’altro, si è accaparrata il suo – meritato – spazio nella scena musicale italiana, conquistando radio, dancefloor e persino moda e cinema. Ora è in tour e si prepara a sorprendere l’Ortigia Sound System (dal 24 al 28 luglio nell’isola di Ortigia a Siracusa) con il suo stile eclettico, sensuale e fortemente autoironico.
Nata a Rio de Janeiro, cresciuta a Miami… Come è “atterrata” Emmanuelle a Milano?
Sono venuta per studiare, e poi non sono mai andata via! In realtà, per un po’ sono andata via, ma finisce che torno sempre. Mi piace la gente, il cibo, la vita, il vino…
Ho scoperto grazie ai tuoi social che Emmanuelle era il nome di una rivista erotica francese, “Emmanuelle, le magazine du plaisir”… C’entra qualcosa con te?
Sì, penso che mia madre fosse una fan di soft porno, per questo ha deciso di chiamarmi così! (ride, NdR)
Come nascono i testi delle tue canzoni?
Dipende… Alla base, comunque, c’è sempre tanta autoironia. Nasce un po’ tutto insieme, i testi e la musica. A volte compongo un po’ di musica e poi mi viene in mente qualche parola, altre volte prima scrivo cose e idee che mi piacciono, mi faccio ispirare da qualcosa che sento, e poi si sviluppa tutto mentre compongo. Ogni giorno scrivo idee sul mio diario, anche se poi magari non le userò mai. A volte torno indietro tra le pagine per recuperare quello che avevo scritto e lo unisco ad altre cose più recenti.
Come mai hai deciso di iniziare a comporre anche in italiano, mescolandolo all’inglese?
E anche in portoghese! Scrivo così perché rappresenta un po’ il modo in cui penso, nel mio flusso di pensiero passo da una lingua all’altra, è tutto molto naturale.
La tua musica è sensuale, affascinante e incredibilmente catchy: a chi e a cosa ti ispiri?
A tantissime persone, cose e autori. Ascolto tantissima musica, ogni giorno, e tutto mi lascia qualcosa. Una mia grande influenza ad esempio sono i Tom Tom Club, ma anche tanto del post punk newyorchese. E poi amo Rita Lee: è una grande artista brasiliana, era nella band Os Mutantes, poi ha avuto una carriera solista negli anni Sessanta-Settanta. Ecco, lei mi ispira molto, le sue canzoni sono molto sensuali ma anche al tempo stesso divertenti, c’è tanto senso dell’umorismo.
E per quanto riguarda la musica italiana?
Guardo a Mina, Loredana Bertè… I grandi classici!
Entrambi i tuoi EP sono prodotti da David e Stephen Dewaele dei Soulwax/2ManyDjs. Come vi siete incontrati?
Ci siamo conosciuti circa dieci anni fa, quasi per caso. Lavoravo in una rivista a quel tempo ed ero stata mandata a intervistarli. Facevo già musica ma solo per me, per i miei amici, non era certo una cosa professionale. ll mio editor comunque gli ha detto: «Ah, sapete, lei fa musica!» e gli ha mandato qualcosa di quello che facevo. A loro è piaciuto, erano molto intrigati. Così siamo diventati amici e abbiamo coltivato questo rapporto per un po’. Poi un giorno mi hanno chiesto se volevo andare nel loro studio e fare qualcosa. Io ho detto sì, non me l’aspettavo, anche perché non avevo mai avuto quella spinta di dire: «Sì, farò questo professionalmente, sarò una cantante, una cantautrice». È stato molto divertente e naturale… E dopo quell’esperienza non sono mai più voluta tornare in ufficio!
Italove, un brano del tuo secondo EP, è stato inserito nella colonna sonora di Dogman, osannato film di Matteo Garrone presentato al Festival di Cannes 2018.
Sì, non me lo aspettavo per nulla! Queste sono tutte cose che succedono behind the scenes, non so bene come sia andata. Qualcuno mi ha semplicemente chiesto se si poteva usare la mia canzone. Mi hanno mandato una piccola sinossi del film, che serve per farti decidere se vuoi farlo o meno. Mi hanno detto che non c’era tantissimo budget, ma l’ho fatto lo stesso perché mi piaceva questo lavoro.
Pensi che grazie a questo la tua musica sia riuscita a raggiungere molte più persone?
Sì, decisamente. È bello perché la mia musica ha preso tre strade diverse. La prima è quella della moda, hanno messo la mia musica alle sfilate di Fendi e Versace. Poi è successa questa cosa del film, ed è stato un po’ come ricominciare di nuovo, in un altro ambito, davanti a un pubblico diverso. E ora la stanno trasmettendo alla radio, che è un altro tipo di spinta ancora. Mi piace riuscire a parlare a pubblici diversi, vedere che ci sono persone che mi hanno conosciuta tre anni fa e altre adesso. Questa cosa mi sorprende ogni giorno!
Come sarà il live all’Ortigia Sound System di Emmanuelle?
Suonerò insieme a metà dei Dellacasa Maldive: sarà uno show chitarra, basso e synth. Ci saranno cose nuove, ancora non uscite, e le tracce dei miei EP… Sarà senz’altro divertente suonare a Ortigia!
Progetti per il futuro?
Ci sono un paio di cose in arrivo. Ho tre canzoni mie pronte e una che ho scritto con Populous, che uscirà presto, probabilmente in autunno.
Intervista pubblicata su WU 96 (giugno – luglio 2018)
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