L’ARCHITETTURA METAFISICA DI TRESIGALLO
Se si guarda dall’alto di un’immagine satellitare, Tresigallo non sembra che uno dei tanti comuni che popolano la pianura ferrarese. Eppure, è proprio tra quelle strade che ha preso forma la visione metafisica di De Chirico
di Francesca Lotti
Nascosto nella pianura ferrarese, Tresigallo è un gioiello architettonico ancora poco conosciuto. Sorto in tempi antichi, inizia il suo periodo di crescita nei primi anni Trenta, con la costruzione del rettilineo di congiunzione con Ferrara. Sarà poi la lungimiranza di Edmondo Rossoni (allora Ministro dell’Agricoltura e Foreste nonché nativo di Tresigallo) a trasformarlo da borgo di 900 anime a vera e propria città, dotandola di infrastrutture e servizi pubblici. Tutti gli edifici vengono costruiti secondo una logica di progettazione democratica: il sogno di Rossoni è dar vita a una comunità basata sulla collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro.
Oggi, di questa utopia rimane traccia nelle splendide architetture, che non furono mai interventi isolati ma piuttosto il frutto di un pensiero coerente. Nelle piazze, nei portici, lungo le vie: forme concave e convesse, geometrie e colori si intrecciano in un insieme armonico e ordinato che rimanda agli spazi metafisici senza tempo di Giorgio De Chirico.
Grazie alla mente di Rossoni, dell’ingegnere Frighi (che lo affiancherà durante il mandato) e all’amico Mariani, sorgono tra le altre la Casa della Gioventù, i Bagni Pubblici, la Caserma dei Carabinieri, gli alberghi, la scuola e l’ospedale.
Pur non portando la firma di grandi architetti, Tresigallo è considerata a tutti gli effetti la capitale del razionalismo italiano. Eppure, come per altre città di fondazione, solo recentemente si è iniziato a riconoscerne il valore artistico e architettonico: l’architettura razionalista è infatti parte di quell’immenso patrimonio che per molto tempo è stato dimenticato o deturpato, complice senz’altro l’essere frutto di un periodo storico estremamente complesso come quello del Ventennio.
Oggi, per fortuna è in atto una rinascita. «Negli ultimi 15 anni molte sono state elette Città del ‘900: Torviscosa in provincia di Udine, Latina nel Lazio, Carbonia in Sardegna. Tutti si sono accorti che chi viveva in una città di fondazione poteva rilanciarla turisticamente». A parlare è Stefano Muroni, presidente dell’Associazione Torre di Marmo, nata nel 2012 con l’obiettivo di studiare, valorizzare e far conoscere la città. Ma Tresigallo non è soltanto una città di fondazione: è città d’Arte e soprattutto, Città Metafisica, appellativo che è stato scelto proprio per valorizzarne l’unicità. «Come associazione – continua Muroni – siamo partiti due anni fa, insieme all’amministrazione comunale, con l’idea di “Città Metafisica”, qualcosa di molto più bello e affascinante. Se dici Cappella Sistina, Leonardo, Michelangelo, Metafisica, tutti quei nomi legati al mondo dell’arte o alle correnti pittoriche, li conoscono miliardi di persone. Noi cercavamo un nome, un brand che potesse essere famoso nel mondo, come appunto: metafisica».
D’altra parte, la metafisica in quanto corrente pittorica è nata proprio a Ferrara, a 20 chilometri da Tresigallo. «L’architettura razionalista non è altro che la metafisica costruita: la metafisica, ma fatta con calce e mattone – continua Muroni – qua, se passi per piazza Repubblica, vedrai i portici infiniti, l’orologio, la fontana al centro: un quadro di De Chirico. Le architetture, le piazze, perfino il silenzio e le ombre sono quelle di De Chirico».
Nel dopoguerra Tresigallo attraversa un periodo difficile, il boom economico non arriva, né i fondi della Cassa del Mezzogiorno. Sarà sfortuna e fortuna della città: «Altre città di fondazione degli anni Trenta – racconta Muroni – spesso sono state anche devastate. Qui da noi non ci sono mai stati i soldi per ristrutturare, ma neanche per distruggere. A distanza di 80 anni da quella rifondazione è rimasta una città pressoché integra, ferma nel tempo e nello spazio, dove il 95% degli edifici e del tessuto urbano resta perfetto e bellissimo».
Ciò che rimane oggi è dunque un patrimonio importantissimo che l’amministrazione ha iniziato a valorizzare. Quel paese che era grigio nei ricordi dei suoi abitanti torna ora a colorarsi nelle sue tinte originali, grazie ad attenti restauri e interventi di conservazione. La Casa della Gioventù è oggi Casa della Cultura, una biblioteca per i cittadini. Anche gli ex Bagni adiacenti sono stati trasformati in uno spazio per la comunità, spiega ancora Muroni: «Un edificio bellissimo che è stato violentato da superfetazioni nel corso del tempo e che poi è stato abbandonato. Dieci anni fa hanno ritrovato l’edificio originario, e invece di Bagni hanno messo la scritta Sogni», un urban centre per mostre e conferenze.
Accanto alle ristrutturazioni, una comunicazione efficace che parte dal nome Città Metafisica e si concretizza nelle “Giornate Metafisiche”, una due giorni di eventi a fine settembre dedicata all’arte. Tresigallo è oggi un luogo da riscoprire, che si staglia nel bel mezzo della pianura in cui perdersi e sognare. E se lo spazio urbano di De Chirico è composto da scenografie oniriche sospese nel tempo, così appaiono anche le architetture di questa città: eterne.
Articolo pubblicato su WU 98 (novembre – dicembre 2019). Segui Francesca su Facebook
Nella foto di apertura: gli ex bagni di Tresigallo, ora riconvertiti in urban centre. Foto di Irene Flaborea