GIOVANI DIETRO UNA CAMERA
Lo Student Award è la sezione dedicata alle giovani promesse della fotografia del World Report Award, premio del Festival di Fotografia Etica di Lodi. Ogni anno propone reportage fotografici di alto livello come il lavoro di Ingmar Nolting, Measure and Middle
di redazione di WU
È quasi inutile sottolineare come il 2020 sia stato un anno difficile per chiunque si occupi di cultura, con la pressoché inesistente possibilità di organizzare eventi sul territorio un po’ a tutte le latitudini. Questo ha coinvolto anche il mondo della fotografia, con lo spostamento completo di tutte le occasioni di confronto in modalità streaming. Fortunatamente, qualcosa si è riusciti a fare nella finestra estiva o poco dopo. Tra gli eventi che hanno avuto luogo in questo anno sfortunato c’è stato anche il Festival della Fotografia Etica di Lodi.
Giunto alla sua 12esima edizione, il festival si è svolto dal 26 settembre al 20 ottobre scorsi con la solita formula di apertura nei weekend, ovviamente rispettando tutte le prerogative di sicurezza previste dalle normative di quel periodo. I visitatori hanno potuto così vedere le mostre nei vari luoghi della città di Lodi e anche a Codogno, città simbolo dell’inizio della pandemia in Italia. Tra queste ci sono state ovviamente anche quelle dedicate al World Report Award, il premio fotografico internazionale legato al Festival della Fotografia Etica. Il premio è diviso in sei sezioni differenti e, nel 2020, ha esaminato ben 1050 lavori di 568 fotografi provenienti da 57 nazioni differenti.
Una sezione in crescita del WRA è lo Student Award, nata nel 2018 per «sostenere e amplificare sempre di più il lavoro di chi si occupa di fotografia documentaria», ci racconta Laura Covelli di FFE. «Questa è una sezione dedicata agli studenti di fotografia, senza limiti di età, dove sono considerati i reportage prodotti da chi sta frequentando o ha terminato una scuola di fotografia da non più di un anno. Volevamo offrire una sorta di “corsia preferenziale” per coloro che si affacciano a questo mondo in un’epoca in cui vivere di questo mestiere non è semplice. L’idea che gli studenti o i diplomati da poco tempo potessero concorrere alla pari ci sembrava un’opportunità da offrire nel nostro concorso».
Il numero dei partecipanti allo Student Award è cresciuto negli anni, arrivando a considerare circa 70 progetti per l’edizione appena trascorsa, con una grande partecipazione di fotografi dall’estero. «Il numero dei progetti presentati è costantemente in crescita – continua Laura – abbiamo contattato diverse scuole di fotografia nel mondo e, guardando i dati, le università e le scuole di specializzazione tedesche sono in testa alla classifica per numero di partecipanti. Non è un caso, quindi, che negli ultimi tre anni i vincitori della sezione siano arrivati dalla Germania, seppur da scuole diverse. La sezione Student Award è per noi un modo per mostrare il lavoro di un giovane che aspira a fare della fotografia il proprio lavoro a un panel di professionisti che operano nell’industria mondiale. Speriamo che l’opportunità venga colta sempre più da coloro che studiano fotografia in Italia».
L’opportunità è stata colta senz’altro da Nanna Heitmann, fotografa documentarista russo-tedesca classe 1994. Ha vinto il premio nel 2018 e, l’anno successivo, è entrata a far parte dell’agenzia Magnum e ha iniziato collaborazioni con alcuni testate importanti come il “Time”.
Un percorso che potrebbe seguire anche Ingmar Nolting, il vincitore del WRA sezione Student Award del 2020. Il lavoro con cui ha vinto si intitola Measure and Middle – A Journey through Germany during the Covid-19 Pandemic e, come il titolo lascia presagire, è un reportage che ha come focus la situazione sanitaria della scorsa primavera, focalizzato sull’esperienza tedesca. Gli scatti che vedete in queste pagine sono stati realizzati da Ingmar tra il 25 marzo e il 28 maggio del 2020, sei settimane in cui ha cercato piccole storie che potessero fornire una prospettiva personale a quello che stava succedendo. «Quando la crisi è iniziata – racconta Ingmar sul suo sito – ho avuto la sensazione di svegliarmi in un mondo diverso da quello in cui mi ero addormentato. Tutto è accaduto molto velocemente e sembrava surreale. Il Paese ha chiuso i confini ed è stato imposto il distanziamento sociale. Il lockdown è iniziato e ho deciso di fotografare la risposta della società al coronavirus».
Ingmar ha percorso oltre 9 mila chilometri in un mese e mezzo per realizzare Measure and Middle, un’occasione che lui stesso ha definito unica, «la più grande sfida del Paese dalla fine della Seconda Guerra mondiale». Il racconto sta proseguendo con Measure and Middle II, che parte dall’estate 2020 con il ritorno a un’apparente normalità e arriva fino alla fine dell’anno, con la seconda ondata – che in Germania ha causato una situazione più critica – e l’inizio delle vaccinazioni.
Il lavoro di Ingmar Nolting è la dimostrazione della bontà dell’intuizione del Festival della Fotografia Etica di Lodi nel creare questa sezione del WRA tre anni fa. I lavori per la prossima edizione sono già iniziati e già ora, sui canali del festival, sono disponibili le informazioni per partecipare all’edizione 2021.
Articolo pubblicato su WU 106 (febbraio 2020 – marzo 2021)
Nella foto in alto: un’immagine tratta dal lavoro ‘Measure and Middle’ in Ingmar Nolting, vincitore dello Student Award 2020 al WRA. Tutte le foto della pagina sono di Ingmar
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