#GUARDIANISTORIES
di redazione di WU
#GuardianiStories è il nuovo progetto di Guardiani dedicato al talento e alle forme in cui si esprime.
Attraverso una serie di mini documentari, disponibili sul suo canale Instagram, il brand italiano di calzature si propone di raccontare storie vere di persone impegnate a dare spazio alla propria creatività, come per esempio la coreografa Alessandra Valenti.
È lei la protagonista della prima puntata, già disponibile su IG, che racconta la nascita di una coreografia e si sviluppa in sala prove, luogo che racchiude l’energia e la passione dei ballerini e che permette loro di esprimersi in totale libertà. Abbiamo raggiunto Alessandra per farle qualche domanda sulla sua esperienza con #GuardianiStories, trovate tutto qui sotto.
Cosa hai pensato quando Guardiani ti ha proposto di partecipare al progetto #GuardianiStories?
Quando mi hanno parlato del progetto e mi hanno chiesto di essere la prima protagonista, ho pensato: «Wow, allora ce la sto facendo!». Ho accettato senza esitare un secondo perché poter raccontare la mia storia e parlare di danza professionale è una cosa bellissima. Per me è importante, è un aspetto a cui tengo molto.
A vedere il doc mi sembra tutto molto naturale e spontaneo. È stato così anche per voi?
Assolutamente si! La regola numero uno nella mia sala prove e, più in generale, nella mia professione, è lavorare con un team che mi faccia vivere momenti importanti e costruttivi nel modo più sereno possibile. Avere energie positive e una carica molto forte intorno è fondamentale per la buona riuscita di un lavoro. Ovviamente ci sono anche i momenti più faticosi e difficili, dove capita che gli umori cambino e dove anche io divento più rigida e meno “sorridente”, ma ciò dipende anche dal mio essere esigente e precisa. L’ elemento fondamentale di questo bellissimo documentario è Lorenzo Montanari, il nostro regista, con il quale avevo già lavorato in passato. Insieme abbiamo scritto anche la stesura di questo progetto. Ci sono molti aspetti che ci accomunano, sia caratterialmente sia lavorativamente, e penso che sia stato tutto semplice e naturale anche per questo motivo.
Che cosa hai provato rivedendo il video e riascoltando la tua intervista?
«O mio Dio, che voce brutta!». No, scherzo! Ho pensato subito: «Wow! Vorrei che diventasse un doc di un’ora dove poter raccontare tante tante cose del mio lavoro e del processo creativo prima di una sala prove». Guardiani con questo progetto darà modo a molte realtà, spesso poco conosciute, di raccontarsi e far conoscere aspetti molto curiosi e interessanti. Trovo che questa opportunità sia una cosa stupenda!
Nella tua intervista emergono tanti spunti, ma se dovessimo sceglierne uno sceglieremmo “Ogni volta che entro in sala prove imparo”. Sei d’accordo?
D’accordissimo! Ogni volta vivo un’ esperienza nuova, entro in una sala prove diversa respiro energie diverse. Torno a casa con un nuovo bagaglio di emozioni e rivivo tutto durante la notte. Ogni volta per me è una crescita, è un evolvermi e un cercare in me stessa sempre cose nuove e diverse. So che questo è il cammino giusto per raggiungere i miei obiettivi, solo così porterò il cambiamento che voglio per l’Italia, abbattendo stereotipi e tornando alla freschezza di un varietà fatto di musica, leggerezza, movimento e colori. La danza deve tornare a essere il valore aggiunto di cui non si può fare a meno in uno show televisivo o in un live, come d’altro canto succede all’estero, per esempio. La danza deve avere il valore che merita e ce la metterò tutta per riuscire in questo!
Qui un assaggio della prima puntata. Buona visione!