TAAKK – ESPLORAZIONE CONTINUA
Per Takuya Morikawa, founder e designer di Taakk, la ricerca sul design e sull’innovazione dei tessuti sono due capisaldi irrinunciabili. Un punto di vista unico, celebrato da molti riconoscimenti internazionali e che si riconferma nella collezione autunno inverno 2022/23
di Monica Codegoni Bessi
Takuya Morikawa ha sviluppato ben presto l’amore per la moda: il creatore di Taakk, quando aveva 17 anni, ha iniziato a fare borse e vestiti con l’aiuto di sua madre. Una passione che ha coltivato iscrivendosi al Bunka Fashion College di Tokyo e studiando seriamente. Dopo la laurea, ha lavorato per Issey Miyake e vinto numerosi premi come il Best New Designer ai Tokyo Fashion Awards nel 2014 e 2017, il Fashion Prize di Tokyo nel 2019 ed è stato semifinalista al premio LVMH del 2021. Ha iniziato a sfilare con la collezione autunno inverno a Tokyo nel 2017 e ora sfila a Parigi.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla moda?
Durante la mia infanzia avevo una “scatola-guardaroba” piena di vestiti smessi da mio fratello e mia sorella. Mi piaceva esaminarla e scegliere i vestiti da indossare.
Taakk si distingue per una continua esplorazione su design e innovazione dei tessuti.
Per me è importante che creare qualcosa sia sempre eccitante, che non diventi una routine, e che sia utile alla crescita e all’evoluzione del marchio. Facciamo tutto in Giappone e all’inizio di ogni stagione visito le aree di produzione dei tessuti e seleziono i campioni. Non lì uso al loro stato originale, ma cerco di trovare espedienti creativi per introdurre delle novità interessanti. All’inizio molti materiali possono far emergere qualche dubbio, ma durante il processo si evolvono per essere funzionali alla collezione. Questa creazione di tessuti inediti serve anche per creare uno storico che amplierà le nostre possibilità di espressione in futuro.
Come avviene il processo di realizzazione?
Durante la fase di creazione di questa stagione, per esempio, mi è capitato di vedere una stampa di un logo in pelle sintetica su una T-shirt. Ho così pensato di “espandere” questa idea e mi sono concentrato sul processo di lavorazione, studiando le sostanze chimiche necessarie per produrla. In quel periodo sono stato ricoverato in ospedale per Covid e ho avuto tempo per pensare a me stesso, a Taakk e a quello che desideravo fare. Ho convogliato questo stato d’animo nel mio approccio creativo, ristabilendo ordine e iniziando a progettare partendo dai tessuti. Così è nato il jacquard sfumato, il denim che fa capolino dal velluto stinto, e la tecnica di lavorazione della pelle sintetica che siamo riusciti a perfezionare.
È cambiato qualcosa riguardo alla tua ispirazione?
Quando abbiamo iniziato, era più spiccato il senso intuitivo. Ora è una combinazione di accumulazione di esperienze e background, intuizione e studio approfondito.
Qual è il tema della collezione primavera estate 2023?
Abbiamo voluto tornare all’essenza della creazione di vestiti e, non potendoli mostrare in modo fisico per via dei problemi logistici dovuti alla pandemia, con il team abbiamo deciso di puntare sullo storytelling, raccontando al pubblico le tecniche di produzione e lo studio sui tessuti fatti nostri durante il lockdown.
Quali conseguenze portate dalla pandemia, a tuo aprere, si riflettono oggi nell’abbigliamento?
La questione della distanza tra le persone è cambiata. Sono convinto dell’importanza di un coinvolgimento umano profondo tra le persone, e che il significato dell’abbigliamento sia diventato ancora più rappresentativo in questo contesto.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?
Stiamo lavorando alla preparazione per la prossima collezione autunno inverno per Parigi e all’organizzazione dell’azienda, per rivolgerci a una sempre più ampia fetta di pubblico in tutto il mondo.
TAKUYA MORIKAWA Nato nel 1982 vicino a Tokyo, è cresciuto nella parte nord orientale del Giappone, dove c’è molta natura. Vive a Tokyo da quando aveva 18 anni. Ha lavorato 8 anni presso Issey Miyake, e poi fondato Taakk nel 2013.
Intervista pubblicata su WU 116 (ottobre-novembre 2021). Nella foto in alto: dalla collezione autunno inverno 2022/23 di Taak