LA SECONDA VITA DEI BAGAGLI SMARRITI
Qual è il destino delle valigie dimenticate sui nastri degli aeroporti? Dove finisce tutto quello che è contenuto? Negli Stati Uniti c’è un negozio che compra e rivende tutto e si può acquistare anche online
di Carolina Saporiti
Se siete tra le persone a cui è stata smarrita una valigia viaggiando in aereo dovreste sapere due cose: la prima è che si tratta davvero di un caso rarissimo, essendo la percentuale di bagagli persi e mai più ritrovati inferiore allo 0,03%; la seconda è che, se avete viaggiato negli Stati Uniti, potreste ritrovare il contenuto della vostra valigia in vendita all’Unclaimed Baggage.
Il nome è molto chiaro: in questo enorme mall nel nord ovest dell’Alabama vengono venduti oggetti di qualsiasi tipo (davvero di qualsiasi tipo) che vengono trovati nelle valigie non reclamate. Quando entri rimani sorpreso: decine di tute da lavoro della Carhartt, camici da infermiere, mutande (sì, qualcuno compra la biancheria usata), maglioni, sciarpe, cappelli, cappotti, pellicce, airpod, tablet, computer, borse, gioielli…
C’è veramente di tutto e di qualsiasi valore. La domanda che nasce più spontanea è: “Chi mette oggetti di valore nel bagaglio da stiva?”. Chi spedirebbe un collier di diamanti in una valigia anziché indossarlo o metterlo nel bagaglio a mano? Lo stesso vale per oggetti di tecnologia. Se a questa domanda ovviamente non c’è una risposta, quella a cui si può dare invece risposta è: come funziona questo posto? Partiamo dalla storia. È il 1970 e Doyle Owens, figlio di un assicuratore e lui stesso impegnato in questa carriera, si fa prestare un furgone e 300 dollari e dall’Alabama va a Washington D.C. e acquista un carico di bagagli non ritirati dalla Trailways Bus Line: vende tutto in un paio di giorni. Capendo il potenziale, Owens lascia il suo lavoro per dedicarsi a questa nuova e originalissima attività. Comincia a stringere partnership con alcune compagnie aeree e oggi ha l’esclusiva con tutte quelle nazionali, così da potersi assicurare tutti i bagagli smarriti e il loro contenuto.
Ma quando una valigia può definirsi smarrita? Come dicevamo all’inizio si tratta di una piccola percentuale: oltre il 99,5% dei bagagli viene recapitato a destinazione subito. Se un bagaglio è veramente smarrito, le compagnie aeree pagano una richiesta di risarcimento al passeggero. Solo dopo una lunga ricerca di tre mesi del proprietario un bagaglio non reclamato viene considerato veramente senza proprietario. A quel punto viene comprato da Unclaimed Baggage che ne analizza il contenuto. Molto attentamente, infatti solo un terzo delle cose recuperate viene poi messo in vendita. Non si trova niente che sia malconcio o non funzionante.
Non è tutto: in media, per ogni articolo venduto, Unclaimed Baggage ne dona un altro a qualcuno che ne ha bisogno. Grazie a collaborazioni con decine di organizzazioni benefiche locali, nazionali e globali, molti oggetti vengono indirizzati direttamente a loro. Nonostante anche queste collaborazioni, molte cose non possono essere né vendute né donate, ecco in questo caso tutto viene smaltito e riciclato in maniera responsabile (e nel caso di oggetti tecnologici, le informazioni personali vengono prima distrutte).
Oggi l’attività è portata avanti dal figlio del fondatore, Bryan, e da sua moglie Sharon e oltre al negozio (gigante), ha annesso anche un bar, un “museo” dei tesori ritrovati, dove sono esposti alcuni oggetti emblematici trovati negli anni, e dal 2020 ha lanciato anche un e-commerce che spedisce in tutti gli Stati Uniti e in alcuni Paesi all’estero, compresa l’Italia. Se sembra assurdo trovare in vendita collane con smeraldi grossi come unghie di un alluce, collier di diamanti, abiti da sposa e borse griffate (anche mai usate), è sicuramente ancora più sorprendente sapere che sono stati trovati una tuta antincendio, una pelle d’orso sotto sale (che emanava una puzza tremenda), una macchina fotografica proveniente da uno shuttle, una maschera egiziana, una scultura d’avorio, un liuto del Rinascimento… e un serpente a sonagli vivo!
Unclaimed Baggage è cresciuto negli anni, ma ha conquistato la fama nel 1981 quando ha organizzato la prima vendita speciale di sci, raggruppando tutta l’attrezzatura invernale che aveva ricevuto e dedicandole un’intera giornata. Ancora oggi è un evento annuale a cui partecipano persone da tutto il Paese che arrivano anche giorni prima e si accampano fuori dal negozio aspettando la mattina per essere i primi a entrare in negozio dal momento che, a quanto si dice, si trovino dei pezzi davvero unici. La vendita degli sci si svolge il primo sabato di novembre. Ma il tema centrale di tutto quanto ovviamente è: quanto si risparmia comprando all’Unclaimed Baggage? I prezzi sono scontati dal 20 al 70% dal prezzo di listino in base alla loro condizione, a quanto sono recenti e quanto usati. Per i gioielli invece il prezzo è il 50% del loro valore di mercato. Insomma qui si possono fare veri affari, trovando oggetti a cui dare una seconda possibilità.
Articolo pubblicato su WU 120 (giugno – luglio 2023)
In alto: uno dei truck di Uncalimed Baggage
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