BRINA KNAUSS – MY HARD WORKING SUMMER
L’estate della dj slovena è stata densa di appuntamenti a cominciare dal Tomorrowland, ma non è mancato il tempo per una nuova uscita discografica. E dopo gli ultimi live europei, è tempo di andare dall’altra parte dell’Oceano Atlantico
di Dario Buzzacchi
Mentre il resto del mondo si accingeva a tirare i remi in barca e prepararsi per le vacanze, la seconda metà di luglio è stata particolarmente frenetica per Brina Knauss. In concomitanza con la sua performance al festival più importante del mondo, il Tomorrowland, l’artista di origine slovena ha trovato il tempo per pubblicare We Know, un EP di tre tracce per la sua etichetta Empath. Con la sua ultima release, Brina conduce gli ascoltatori in un viaggio sonoro intriso di campionamenti ipnotici, linee melodiche di sintetizzatore e magnetici vocals. Con una formazione musicale classica e un passato nel modeling, Brina è l’artista “breakthrough” del momento per DJMag Italia, che l’ha nominata Best Newcomer Artist. Tra una data e l’altra del suo fittissimo tour estivo in giro per l’Europa – in cui ha condiviso il palco con pesi massimi come Damian Lazarus, Carl Cox, Ricardo Villalobos e Black Coffee – e prima di partire alla conquista delle due Americhe, questo è quello che ci ha raccontato.
Partiamo come di consueto dal lancio del nuovo EP We Know, uscito per la tua label Empath. Come nasce questo progetto?
L’ispirazione dietro We Know è la connessione empatica in grado di generare emozioni senza confini, credo che la musica possa aiutare molto in questo e We Know è il manifesto di questa connessione. Il concept di Empath è fortemente legato a quello che cerco di raccontare in We Know: la condivisione e una visione empatica di ciò che ci circonda sono le basi del mio modo di vedere la musica. E sono felice di essere riuscita a racchiudere tutto questo in una label come Empath.
Hai lavorato con una vasta gamma di artisti e dj di fama mondiale. Qual è stata la collaborazione game changer della tua carriera finora, e perché?
Mi è piaciuto molto lavorare con i Glowal, remixando la loro traccia Eagles. È stato bello perché è partito tutto da una loro richiesta spontanea, basata su una stima e un rispetto reciproci. Eagles è una traccia che sentivo molto nelle mie corde: è un brano cantato, pieno di synth, su cui quindi ho potuto dare il mio meglio. Per quanto riguarda le collaborazioni game changer, credo che il filo che mi lega al mondo di Zamna e Tomorrowland abbia fatto davvero la differenza, dandomi la possibilità di suonare su palchi tra i più belli al mondo e far conoscere la mia musica a un numero sempre più ampio di persone.
La tua formazione classica e la tua esperienza come musicista poliedrica hanno influenzato la tua produzione musicale?
Sicuramente avere un background di questo tipo ha influenzato i miei mondi sonori. Ma nelle mie produzioni cerco sempre di sperimentare e di uscire dalla mia zona di comfort, andando anche al di là dei classicismi.
Oltre alla musica, hai avuto una carriera nel mondo della moda. C’è un collegamento tra la moda e la tua musica? In che modo queste due sfere si influenzano reciprocamente?
La moda è un pezzo importante del mio passato. Pur non influenzando direttamente la mia musica mi piace seguirne gli sviluppi e partecipare agli eventi delle fashion week, quando i miei impegni me lo consentono.
Parli di “condividere un profondo viaggio musicale” con chi ti ascolta. Qual è il feedback che ti piacerebbe ricevere dal pubblico?
Mi piacerebbe che dall’ascolto della mia musica si potesse raccogliere serenità e senso di comprensione: il mio sound si sta spostando molto verso un mondo electro in cui attraverso synth, arpeggiatori e suoni morbidi si possa percepire un senso di pace. Anche se su un dancefloor infuocato.
Mentre parliamo, sei in tour per festival importanti, dal Decibel Open Air al cipriota Beonix. Come ti prepari mentalmente prima di salire sul palco in eventi di questo tipo, che coinvolgono importanti artisti e i migliaia di persone tra il pubblico?
Prima di salire sul palco cerco di concentrarmi su quello che voglio tra- smettere e cercare un senso di connessione con il pubblico. In tutti gli eventi, anche quelli di enorme portata.
La scena della musica elettronica è in costante e veloce evoluzione. Quale pensi che possano essere i prossimi grandi passi perquestol genere, e quale pensi possa essere il tuo contributo in questo processo?
Credo che il prossimo grande passo per la musica elettronica sia la commistione di stili e generi, anche nel mondo “commerciale”. Dalla techno all’ambient c’è un’influenza continua e costante di stili, generando identità sempre nuove e uniche. Mi piacerebbe sviluppare questa attitudine come ho già fatto con We Know, sperimentando la mia identità musicale a 360 gradi.
Infine, quali sono i tuoi progetti futuri? Ci sono nuove collaborazioni o progetti musicali di cui vorresti parlarci in anteprima?
Sto per partire per un tour in Nord e Sud America che toccherà città come New York, Los Angeles, Chicago, San Paolo e Città del Messico. Invece, per quanto riguarda le nuove uscite invece… No spoiler!
Intervista pubblicata su WU 122 (novembre 2023)
Nella foto di Brina Knauss
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