SANT’ARCANGELO FESTIVAL
La 54esima edizione del più importante evento italiano dedicato alla scena performativa ospiterà in dieci giorni oltre 170 act, trasformando in borgo romagnolo in una “città festival”
di redazione di WU
Santarcangelo Festival, il più importante evento dedicato alla performing art in Italia, si appresta a inaugurare la sua 54esima edizione nel borgo che storicamente lo ospita, Santarcangelo di Romagna. Sono 30 le compagnie italiane e internazionale presenti in cartellone, con oltre 170 act in programma.
While we are here è il tema portante di questa edizione, che vuole riflettere su tutto ciò che accade nel mondo nel momento in cui il festival ha luogo. Un modo per riflettere assieme, in un mondo sempre più diviso, su quali possono essere le nuove forme di coesistenza in cui gli esseri viventi, nelle loro diversità e individualità, riescono a relazionarsi e convivere.
«Vogliamo che anche quest’anno il Festival sia un luogo di incontro e scambio», ha dichiarato Tomasz Kireńczuk, drammaturgo e critico polacco che per il terzo anno sarà curatore del festival. «Vogliamo che la sua forza rigenerativa ci permetta ancora una volta di guardare diversamente non solo alla realtà che ci circonda, ma anche ai corpi e agli spazi che sono, o non sono, intorno a noi. Siamo convinte e convinti che questo essere insieme, che sfugge alla logica della vita quotidiana, abbia un enorme potenziale. Vogliamo chiederci cosa ci succede mentre siamo qui».
Tra i performer che vedremo in questa 54esima edizione di Santarcangelo Festival, c’è Dalila Belaza. La coreografa francese di origini algerine, indaga con Rive, per la prima volta in Italia, il dialogo tra danze rituali e astrazione. La sua performance, in programma al Teatro Amintore Galli di Rimini (14 luglio), inventa un cerimoniale in grado di unire mondi e luoghi lontani: il grande ensemble, di sette performer, sul palco dà vita a un unico corpo sinfonico che mostra l’umanità come un paesaggio vivente.
Davi Ponte e Wallace Ferreira, invece, arrivano a Santarcangelo Festival con il secondo e il terzo capitolo della trilogia coreografica Repertório (12-14 luglio), quest’ultimo presentato per la prima volta in Italia. La danza viene usata dal duo come forma di autodifesa per liberarsi da sovrastrutture coloniali, razziali e ciseteropatriarcali, insite nel pensiero occidentale.
Cry Violet, è la creazione coreografica del duo Panzetti-Ticconi (9-10 luglio), ed è un’indagine sul rito, in questo caso utilizzando un codice gestuale che ritrae espressioni di dolore e vergogna ispirate all’iconografia del peccato originale.
I limiti del corpo sono al centro della performance She Dreamt of Being Washed Away to the Coast di Lukas Karvelis (11-13 luglio), artista lituano. Prendendo le mosse dalla mitologia baltica racconta l’amore del mare per un pescatore, la singolarità di un corpo nel suo scontrarsi con la fluidità dell’immaginazione.
L’analisi delle iconografie del passato é alla base del lavoro di Claudia Castellucci, tra le artiste più riconosciute all’estero nella sperimentazione teatrale italiana. Il tableau vivant Murillo (10-11 luglio) raccoglie un’antologia di elemosine sui modi con cui si tende la mano quando si chiede qualcosa, quando al mondo non si ha altro che sé stessi.
Qui è disponibile il programma completo di Santarcangelo Festival. Per la biglietteria, invece, clicca qui.
SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)
dal 5 al 14 luglio
luoghi vari
orario: da def.
ingresso: da euro 11 a euro 13
santarcangelofestival.com
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