LIVIO CORI – WHAT IS LOVE
L’amore è il trait d’union dei dieci pezzi di Femmena, nuovo album del cantante originario di Napoli uscito per la sua neonata etichetta, Magma. Disco urban nato durante il lockdown, che meriterebbe di essere sentito presto anche sul palco
di Carlotta Sisti
Livio Cori ha fatto un disco sull’amore, ma noi siamo partiti parlando di tutt’altro. Perché lui ha, come leggerete, le idee molto chiare su tante delle tematiche che da tempo infiammano il dibattito in Italia e non si tira per nulla indietro, quando gli si chiede di esporsi, anzi. Al netto del suo animo più “politico”, però, all’interno del suo nuovo disco Femmena è l’amore, in bilico tra gioia e struggimento, a prendersi tutta la scena. Con un sound marcatamente r’n’b, a tratti contaminato da influenze afro-caraibiche, e con la voce di Livio Cori, una delle più belle in Italia. Queste dieci tracce uscite per la sua nuova etichetta Magma sono la cosa più spudoratamente romantica che potrete ascoltare in questo periodo. E, tutto sommato, ne avevamo bisogno più di quanto fossimo disposti ad ammettere.
Pubblichi un disco che si chiama Femmena in un momento storico in cui si sta parlando tantissimo di donne, per fatti, purtroppo, terribili. Come ti inserisci con questo lavoro nel discorso legato all’attualità?
Sono stato cresciuto principalmente da donne, perché mio padre se n’è andato di casa quando ero molto piccolo e da lì siamo rimasti io, mia madre e mia sorella. Insieme a loro, i miei punti di rifermento sono stati nonna e zia, in un autentico, felice matriarcato. Ma non solo: mia mamma è una ex ballerina classica, diventata poi in- segnante di danza, e da bambino mi portava spesso con lei a lezione. Mi sono spesso trovato a passare le giornate circondato da ragazze, per cui per me la compagnia femminile è naturale. Ho da sempre tantissime amiche donne, cosa che stranisce parecchia gente, anche se non capisco perché. Credo, tornando alla domanda, che il modo in cui ti rapporti agli altri dipenda tantissimo dal tipo di educazione che hai ricevuto.
Magari fosse un pensiero più condiviso.
Tutto è legato all’educazione. Imparare a guardare alle donne non come a un oggetto ma come pari, con gli stessi identici diritti di noi maschi, è qualcosa che si impara in primis a casa. Ma questo vale per qualunque forma di rispetto verso gli altri e, infatti, quando mi chiedono: «Che cosa faresti per risolvere il problema della criminalità a Napoli?», dico sempre che va fatto tutto da piccoli. La prima cosa su cui si deve investire sono i bambini, cioè le persone del futuro, si deve puntare a come penseranno, ragioneranno gli adulti di domani e spronarli a essere sempre più aperti. Perciò quando si tagliano i fondi all’istruzione divento matto. Sanità e istruzione sono due ambiti a cui bisognerebbe solo dare, mai togliere.
Sta a vedere che dopo la carriera di cantante, attore, ora anche discografico, finisci con l’impegnarti pure politicamente…
La politica è un mondo che, se va bene, ti fa scendere a compromessi e ridimensionare i tuoi ideali. Mi piace dire quello che penso, fare la mia parte cercando di divulgare i messaggi che ritengo giusti, ma come lavoro mi tengo la musica.
E allora parliamo di quella: quando hai iniziato a lavorare a questi pezzi?
Femmena è figlio del lockdown, che è arrivato in un momento di pausa, dopo un 2019 densissimo di cose. Da Sanremo (dov’era in gara con Nino D’Angelo, NdR) e dalla successiva uscita del mio Monteclavario (Core senza paura) non mi sono fermato un secondo, suonando ovunque e stando dietro a tanti impegni, Gomorra compreso (Livio interpreta uno del clan dei Talebani dal nome, geniale, di O’Selfie, NdR) quindi quello non è stato un periodo di scrittura. Purtroppo c’è stato un momento di stop di tutto e l’ho sfruttato come meglio ho potuto, per non perdere la testa, sì, ma anche perché avevo delle cose da dire sull’amore.
Lo possiamo definire, senza paura di sbagliare, un album 100% d’amore, giusto?
Assolutamente. Femmena parla di una musa, che ha influenzato tanto la mia scrittura perché è rimasta un pensiero costante per tanto tempo, nel bene e nel male. Il lockdown mi ha fatto sedere a un tavolo e riflettere sull’ultimo periodo della mia vita, costellato di traguardi lavorativi, di impegni e di viaggi, ma allo stesso tempo pieno d’amore. Ho scritto queste canzoni abbracciando sia la tematica sia il genere, perché è un disco r’n’b, che parla d’amore, e le due cose si intrecciano perfettamente. Poi io vengo dalla tradizione napoletana, la più romantica del mondo, e quindi se fai la somma di tutte queste cose, viene fuori un trattato sul tema.
Chi sono i più bravi a cantare l’amore?
In Italia siamo i più bravi di tutti, è davvero difficile dire solo qualche nome. Tra i primi che mi vengono in mente c’è di certo Pino Daniele, che ha scritto dei pezzi che mi hanno squarciato. Lo stesso Nino D’Angelo ha scritto delle poesie, perché se gli togli la musica e lasci le parole, trovi la poesia, cosa, questa dell’attenzione alle parole, che non vedo tanto all’estero.
Com’è far uscire un disco ma non avere davanti le date del tour?
È una tortura, perché ha un grandissimo equilibrio tra pezzi più up, altri che vanno verso le ballad, altri ancora prettamente r’n’b, e suonarlo è una figata assurda. Quando scrivo canzoni le proietto subito al momento del live: ora mi sogno la notte questo spettacolo, che celebra tutti i generi, tutte le ispirazioni, ma purtroppo devo essere paziente. Certo è che con i ragazzi che suonano con me faremo uscire dei contenuti live, anche solo sui social, è indispensabile.
Intervista pubblicata su WU 105 (dicembre 2020 gennaio 2021). Segui Carlotta su IG
La foto in alto di Livio Cori è di Cosimo Maynard
Dello stesso autore
Carlotta Sisti
INTERVIEWS | 24 Aprile 2024
CLAUDYM – AL CENTO PER CENTO
INTERVIEWS | 7 Marzo 2024
ANY OTHER – SCELGO TUTTO…
INTERVIEWS | 9 Marzo 2023
SANTI FRANCESI – GIOIA FRENETICA
INTERVIEWS | 24 Novembre 2022
MEG – BELLISSIMO MISTERO
INTERVIEWS | 29 Settembre 2022
BIGMAMA – NIENTE TRUCCHI