PLUG-MI HA RIPORTATO L’URBAN CULTURE A MILANO

Il 10 e 11 settembre si è svolta a Milano la seconda edizione di Plug-Mi, una experience a 360 gradi dedicata all’urban culture. Dopo la prima edizione del 2019, Plug-Mi è stato riproposto da Fandango Club Creators presso il Superstudio Più di Via Tortona a Milano, una venue enorme che storicamente è stata al centro di innovazione del mondo della moda e di quelli del design e dell’arte e, anche questa volta, ha fatto da teatro a uno dei più importanti eventi dedicati alla Gen Z. 

Decine e decine di brand e progetti internazionali hanno partecipato a Plug-Mi per mostrare le ultime novità del proprio lavoro, così siamo passati a dare un’occhiata da vicino per farvi un recap generale della nostra visione.

I temi principali di questa edizione sono stati la sostenibilità e l’unicità. Eastpak, per esempio, con l’iniziativa Re-Built to Resist, punta a ridurre gli sprechi dei materiali danneggiati riutilizzandoli in modo creativo, creando item unici e sostenibili. Nel corso dell’evento, insieme al team di Re-Vibe, ha messo in atto un workshop che prevedeva anche il coinvolgimento del pubblico in occasione del lancio della loro collaborazione dando vita a piccole capsule uniche.

Molti dei brand offrivano la possibilità di personalizzazione. Tra gli stand più imponenti, c’è stato sicuramente quello di Plus Design, il custom partner del Festival. Il brand lanciato da Ibrahim Fadi ha messo a disposizione dei visitatori un team di artisti, professionisti del settore per dar la possibilità di personalizzare sneakers, accessori e capi d’abbigliamento. Una testimonianza concreta di come la ricerca e l’artigianalità possa esprimersi attraverso i linguaggi delle nuove generazioni. 

E a proposito di nuovi linguaggi e nuove generazioni, non poteva mancare un contest dedicato agli NFT: BE P-ART powered by Reebok. La competizione ha dato la possibilità a oltre 130 giovani artisti di reinterpretare l’iconica sneaker del brand, la Classic Leather OG. I progetti più belli hanno vinto un outfit completo firmato Reebok e hanno visto la propria opera convertita in NFT e messa in mostra proprio durante l’evento. 

Altro progetto molto interessante e che segnerà un punto di svolta tra quelli affini del settore è Culture. Ideato da due giovanissimi appassionati, Silvio Tova e Lorenzo Giordanelli, Culture è un servizio di noleggio sneakers per chi ha la necessità di cambiare spesso la propria rotation ed essere sempre al passo con le nuove tendenze, ma può intercettare anche quella parte di pubblico composto dagli appassionati di modelli più vintage che in genere sono più difficili da reperire. Questo permette all’utente di contenere le proprie spese e non accumulare sneakers che con il tempo finirebbe per non indossare più. Il format di noleggio di streetwear di lusso inizia ad essere molto presente tra gli appassionati, ma quello delle sneakers limitate non era stato ancora sperimentato. Pagando una quota mensile, che verrà calcolata in percentuale rispetto al valore delle sneakers che sceglierai, potrai avere i tuoi grail direttamente a casa tua.

Le due giornate sono state piene di appuntamenti e di live performance, tra dj set e concerti e talk, il main stage Cupra ha ospitato numerosi artisti e performer, tra cui Rhove, Shiva, Young Miles, Slait e i Planet Funk. Plug-Mi è un’esperienza che sicuramente si ripeterà perché, come hanno detto gli organizzatori, «Non vediamo l’ora di lanciare la nuova edizione 2023 che promettiamo sarà ancora più ricca di contenuti e attività. Siamo orgogliosi di aver compiuto un primo e importante passo verso il nostro obiettivo di candidare Milano a diventare la capitale europea dello streetwear». Un obiettivo del genere passa senz’altro dalla riuscita di eventi come questo.