MDW 2025 – ARTESANOS
Artesanos ad Alcova un incontro tra tradizione artigianale peruviana e creatività contemporanea che invita a rallentare e riflettere sul valore del tempo
di Carolina Falcetta
La Milano Design Week è un’esplosione di energia, colori e tendenze ma in mezzo a questa frenesia c’è uno spazio che invita a fermarsi. Quédate y Piensa en la Vida, l’installazione site specific di Artesanos per Alcova a Villa Bagatti Valsecchi, è un piccolo angolo di tranquillità, un invito a respirare, riflettere e dare valore al tempo. In un mondo che corre veloce, questa cabina verde diventa il nostro rifugio. Al suo interno, la poltroncina Chaka disegnata da Zaven ci accoglie e, con il suono di un timer, ci regala un minuto tutto per noi. Un minuto per pensare, per fermarsi, per rallentare.
Questo non è solo design. È un ritorno alla bellezza della lentezza. È un’opportunità per fermarci e pensare a come la creatività possa avere un significato profondo, radicato nella storia, nella cultura e nel lavoro manuale. Ecco cosa ci insegna Artesanos.
Nato nel 1985 in Perù grazie a Padre Ugo De Censi, Artesanos è molto più di una semplice organizzazione di artigiani. È un movimento che ha trasformato la vita di centinaia di giovani andini offrendo loro non solo un lavoro, ma una dignità e una voce attraverso l’artigianato. I laboratori talleres, dove i ragazzi imparano a lavorare il legno, la pietra, il vetro e altri materiali, sono il cuore pulsante di un progetto che vuole preservare una tradizione senza tempo, ma anche farla dialogare con la modernità.
Artesanos è un esempio di come il design possa essere un ponte tra mondi lontani: tra le Ande e Milano, tra l’antica tradizione e la creatività contemporanea. Il progetto si arricchisce della collaborazione con Zaven, Giulio Iacchetti e Maddalena Casadei, tre designer che hanno scelto di lavorare fianco a fianco con gli artigiani peruviani. Il risultato? Oggetti che non sono solo belli, ma che raccontano una storia. Oggetti che nascono da mani esperte, ma che portano con sé l’anima di un’intera cultura.

‘Entra y quedate un minuto’, l’invito di Artesanos a prendersi i propri tempi
La poltroncina Chaka, progettata da Zaven, è il perfetto esempio di questa fusione. Realizzata con legno naturale proveniente dal nord del Perù, si distingue per la sua semplicità e il suo tocco distintivo: un filo rosso che attraversa l’oggetto, simbolo di connessione, di continuità, di unione tra persone, culture e natura. Ogni linea, ogni curva racconta una ricerca, una visione che unisce il comfort, l’artigianato e il design contemporaneo. I tavoli Kero di Maddalena Casadei celebrano la bellezza del lavoro manuale: ogni pezzo è una testimonianza di abilità artigianale, con intagli realizzati a mano che trasformano la superficie di un semplice modulo in un’opera d’arte. L’intaglio, spesso invisibile, diventa protagonista: ogni segno, ogni decorazione è il frutto di un gesto lento, paziente e preciso.Infine, i tavoli e le sedute Jaku disegnati da Giulio Iacchetti, che raccontano la semplicità attraverso linee geometriche chiare, ma arricchite da una lavorazione artigianale che aggiunge un tocco di raffinatezza. Ogni elemento è pensato per essere un’interpretazione contemporanea della tradizione, ma con un occhio sempre rivolto al futuro.
Slow Design è un motto non detto, un fil rouge che pervade le opere e il lavoro, il cuore pulsante del progetto Artesanos. Un approccio che celebra il tempo, la qualità e la durabilità. L’artigianato peruviano ci insegna che creare con calma non significa fare meno. Al contrario, rallentare è un atto di rispetto per il materiale, per l’ambiente, per il lavoro. Ogni oggetto che nasce da questo processo non è solo un pezzo di arredamento, ma una testimonianza di ciò che siamo e di ciò che vogliamo preservare.

l’interno dell’installazione di Artesanos
Quédate y Piensa en la Vida non è solo un invito a fermarsi per un minuto. È un invito a riflettere sul valore del design, a pensare a come ogni oggetto che ci circonda possa avere un significato profondo, a come possiamo vivere e lavorare con maggiore consapevolezza e cura. È una lezione che ci arriva dal cuore delle Ande, ma che risuona forte anche nella frenesia della città, ricordandoci che, a volte, la bellezza si trova nel rallentare, nell’ascoltare, nel capire che ogni gesto creativo può avere il suo senso.
Nella foto: l’installazione ‘Quédate y Piensa en la Vida’