KOMOREBI MUSIC FESTIVAL 2025

Dopo conque edizioni che lo hanno reso un riferimento indipendente della scena elettronica italiana, Komorebi Music Festival inaugura un nuovo capitolo dal 5 al 7 settembre, all’interno del Forte di Vinadio, imponente architettura militare immersa nelle Alpi cuneesi.

Una scelta non solo logistica ma simbolica, che riflette la volontà dell’organizzazione di consolidare la propria identità mantenendo intatto lo spirito che ha animato le edizioni passate: un festival costruito con coerenza, dedizione e una visione artistica precisa.

La programmazione musicale rappresenta uno dei punti centrali dell’edizione 2025, che vedrà tra i protagonisti talenti locali e artisti internazionali di assoluto livello: da Sebastian Mullaert a Polygonia e Feral, passando per Efdemin, D-Leria, Peach, Massimiliano Pagliara, e tanti altri. 

Ad aprire il festival sarà la prima data italiana di Circle of Live, performance collettiva e interamente improvvisata che riunirà sul palco Mullaert, Daniel[i] e Feral in una sessione di sei ore destinata a definire uno dei momenti più significativi della rassegna. 
Due i palchi principali: uno affacciato su un lago balneabile, cornice scenografica naturale pensata per performance diurne, e uno nel cuore di un boschetto, interamente dedicato a musica ambient h24, per un’esperienza immersiva e continua.

Le stanze interne del Forte ospiteranno installazioni artistiche e allestimenti multisensoriali, in un dialogo tra passato architettonico e visioni contemporanee. L’area food sarà allestita all’interno della struttura storica, integrandosi al percorso del festival senza invaderlo, in linea con una filosofia di cura e sostenibilità. Komorebi non è solo un evento musicale, ma una piattaforma di aggregazione culturale che, anno dopo anno, ha dimostrato la possibilità di costruire dal basso spazi liberi, autentici e indipendenti.

La scelta di trasferirsi a Vinadio nasce proprio dalla volontà di tutelare questa visione, amplificando la proposta artistica in un contesto che favorisca la relazione con il paesaggio, la comunità e il tempo dilatato dell’ascolto. Il camping sarà parte integrante dell’esperienza, pensato come luogo di incontro spontaneo e collettivo, in equilibrio con l’ecosistema alpino circostante.