SELLY RABY KANE – L’ALTRA DAKAR
Ha una figura esile, di quelle che ti colpiscono per l’eleganza, lo stile e il portamento. Lei, multidisciplinary (fashion) designer, ti scruta da dietro gli enormi occhiali da sole scuri, forse con sfida, dall’affascinante capitale del Senegal
di Elisa Pierandrei
Selly Raby Kane appartiene a una generazione di creativi e designer urbani senegalesi, curiosi e aperti al mondo, che infondono nuova energia alla scena creativa dell’Africa occidentale, crogiuolo di tribù, usi, costumi, religioni, usanze e credenze. Nata e cresciuta a Dakar, ha studiato moda a Parigi e ha vissuto negli Stati Uniti prima di tornare in Africa. Il suo omonimo brand di moda, SRK, propone uno stile eclettico e disinibito, prestato a icone come Beyoncé, che deve tanto agli stilisti urbani occidentali quanto al suo amore per i tessuti africani tradizionali. Con le sue collezioni, a volte, Sally Raby Kane sfida i confini dello storytelling. A Dakar ha messo in scena fashion performance in cui utilizza modelli con forme tridimensionali, motivi audaci e materiali inusuali come il PVC e i capelli finti.
La tua personalità forte e ribelle emerge anche dalla curiosità con cui ti identi chi in nuovi progetti professionali…
L’ultimo è un VR film (di circa otto minuti, molto apprezzato al Tribeca Film Festival di quest’anno, NdR) dal titolo The Other Dakar. Realizzato in lingua wolof con sottotitoli, rappresenta un omaggio a 360 gradi alla mitologia senegalese, al mondo immaginario di Dakar. Per me è stato interessante immergermi in queste storie e darne la mia interpretazione.
Lavori anche con un gruppo di designer di Indaba, la principale piattaforma per il design in Sudafrica, giusto?
Sì, faccio parte del gruppo di 12 designer selezionati per la realizzazione della prima collezione d’arredamento Ikea interamente fatta da designer africani, che dovrebbe uscire sul mercato nel 2019.
Sembra proprio che tu adori il tuo lavoro, al punto che, in una recente video-intervista, hai dichiarato di svegliarti alle quattro di mattina per approfittare del silenzio e della calma che regala la tua città in quelle ore. Ma davvero ti alzi a quell’ora?
Sì, ma non tutti i giorni! Mi piace approfittare delle prime ore del mattino per lavorare con più calma. È l’apertura del nuovo negozio, nella zona di Sacre Coeur III, che mi tiene occupata. Sarà uno spazio in cui gli ultimi trend in città si trasformano in prodotti attraverso la collaborazione fra il brand e altri creativi. È il frutto di ciò che è accaduto in questo ultimo anno: ho capito che le voci singole non sono così interessanti. Devi entrare in uno spirito collaborativo, creare una cultura che consiste in un contesto in cui ci sei tu e le persone intorno a te.
Qual è lo stile di Dakar?
Da un lato c’è il boom della moda tradizionale senegalese, di quelli a cui piacciono gli enormi copricapo della tradizione africana, e dall’altro c’è chi pensa che la vita in città abbia bisogno di un abbigliamento più sportivo e pratico. Il look che preferisco è quello della gente che ne crea uno tutto suo, magari affidandosi ai piccoli atelier di sartoria molto diffusi in città. Alcuni combinano abbigliamento tradizionale con capi casual o accessori militari come gli scarponi, forse ispirandosi alla Tv. Tra i brand locali adoro gli accessori della marca senegalese Nio Far, realizzati con lati pesanti colorati naturalmente.
Qual è l’icona di stile di Selly Raby Kane?
Non ho un’idea immutabile. In questo momento è il fashion designer Manish Arora. Lo definirei un massimalista, di cui apprezzo molto il lavoro.
A Dakar si svolge Dak’Art, una storica Biennale di Arti Contemporanee. Che ruolo ha questa città nella tua vita professionale di creativa?
È qui che ho vissuto e vivo: ci sono gli amici, la famiglia, i ricordi e il passato. Ma per me Dakar è anche un luogo di transito e di scambio di molte persone, che la rendono uno spazio creativo dove è possibile esprimersi. Almeno no ad un certo punto: anche Dakar ha un lato conservatore!
Il tuo rifugio preferito in città?
Ho smesso di andare ovunque quando ho iniziato a costruire il mio spazio. In generale? Direi che acqua, sabbia e silenzio sono gli elementi che mi ispirano di più.
Come resti in contatto con i tuoi network di amici e colleghi?
Un sacco di messaggi su WhatsApp. Abbiamo un gruppo persino con il team di Ikea.
Anche tu coltivi il culto dei capelli, tipico di questa parte di Africa? Quale taglio hai scelto per questa estate?
Al momento ho i capelli rasati. E biondi.
Selly Raby Kane su Facebook
Originariamente pubblicata su WU 80 (luglio 2017). Segui Elisa Pierandrei su Facebook