LINECHECK 2017, LA NOSTRA PLAYLIST
di Riccardo Dellacasa
Comincia domani 21 novembre la terza edizione di Linecheck. Per orientarci meglio tra i tanti act in programma ed entrare per bene nel mood del festival, Riccardo Dellacasa (Wemen, Verano, Mal di Ves) ha composto per noi questa playlist di tredici brani. Buon ascolto!
«Scusa se siamo arrivati in ritardo, ma abbiamo trovato traffico».
«Facciamo un veloce linecheck prima di iniziare, poi come andrà, andrà».
«Al massimo ti chiedo di alzarmi un po’ la voce in spia».
«Check! Check!»
«One, two, one, two»
«Sa! Sa!»
Questo è come solitamente funziona il linecheck di tante band e artisti che si ritrovano a dover suonare, ma, per cause maggiori, devono saltare l’importantissimo momento del soundcheck. Un test che anticipa lo spettacolo fatto anche soltanto da un colpo di cassa dato dal batterista, un breve tamburellare sui microfoni e un paio di note suonate alle tastiere, chitarre…
Ci sarà anche questo, ma Linecheck – Music Meeting & Festival, che si svolgerà dal 21 al 26 novembre in occasione della Milano Music Week, è molto, molto, molto altro: per quasi una settimana ci saranno showcase, incontri con importanti addetti ai lavori, giornalisti, autori e musicisti che si confronteranno riguardo lo sviluppo e il futuro dell’industria musicale italiana ed internazionale. Ci saranno inoltre anteprime di festival, uno tra tutti Thundercat per il Jazz:Re:Found, rielaborazioni di grandi classici della musica italiana come quella di Colapesce che suonerà La Voce del Padrone di Franco Battiato e l’ascolto dal vivo del classico di Lucio Dalla Com’è profondo il mare che compie 40 anni, interpretato da Riccardo Senigallia e Francesco Grillo. L’headquarter di Linecheck sarà Base Milano, ma alcuni interessati eventi ed esibizioni dal vivo si svolgeranno in maniera capillare in alcune delle principali venue che rendono il capoluogo lombardo un’importante polo musicale.
Ecco una selezione, molto difficile dato il ricco cartellone del festival, fatta di 13 brani in 49 minuti di alcuni degli artisti che si esibiranno in questi giorni di fine novembre a Milano.
«Check! Check!»
«One, two, one, two»
«Sa! Sa!»
Basta parole. È giunto il momento di salire sul palco e iniziare a suonare.
Life, Apocalypse & Rewind – Charo Galura
Il brano della giovane Charo Galura, che si divide tra Firenze e Londra, può essere il manifesto del festival: un’interpretazione minimale degli aspetti che riguardano l’elaborazione musicale odierna, fatta di contaminazioni tra suoni classici come le chitarre – chissà dove finiranno le chitarre! – e della modulazione e produzione elettronica. Il tutto impreziosito da richiami etnici e note psichedeliche. Bene, è soltanto l’inizio.
The Pop Life – Little Dragon
Quando uscì Plastic Beach dei Gorillaz nel 2010 mi innamorai al primo ascolto di un brano intitolato Empire Ants: un porto abbandonato di notte, pieno di piccole barche a vela ormeggiate che poi cambiava forma in una dance hall anni Ottanta. La voce della trasformazione era quella di Yukimi Nagano. Durante l’estate 2012 mi recai sulla terra rossa, a due passi dal mare di Benicassim, in occasione del FIB insieme a un fantastico trio di amici fraterni. Non vedevo l’ora di vedere Yukimi Nagano & Band, ma l’esibizione al tramonto di Bob Dylan e il peso della prima notte di festival si fecero sentire e mi rubarono tutte le forze mentali e fisiche per riuscire a cantare e ballare Ritual Union sotto il palco. Grazie Linecheck per non aver chiamato a suonare Bob Dylan.
Marylin (Palms Trax Remix) – Mount Kimbie, Palms Trax
Palms Trax è Jay Donaldson e arriva da Londra, anche se ormai la sua città è la Electric Berlin. È come se Brian Eno avesse voluto fare un esperimento UK Garage facendo incontrare la Balearica sotto una forma dance-house di grande qualità. Il 25 novembre al Tunnel Club si ballerà tanto e bene.
Everest – Klangstof
Quella dei Klangstof è la storia di Koen, Jobo, Wannes e Jun, quattro ragazzi un po’ tedeschi, un po’ norvegesi che decidono di fermarsi ad Amsterdam. Everest è la vetta più alta della Terra. Questo brano è in grado di far respirare piano piano il freddo e la mancanza di ossigeno data dall’elevata altitudine. Domenica sarà l’ultimo giorno di festival e i ragazzi che, vantano il primato di essere stati la prima band olandese a suonare al Coachella, chiuderanno questa terza edizione di Linecheck con un live presso il Dude Club. Fino alla fine per raggiungere la vetta.
Marylin Monroe – Sevdaliza
Sevda Alizadeh nasce a Teheran, ma a 5 anni si sposta in Olanda insieme alla sua famiglia. Parla cinque lingue, ma sembra che cerchi il proprio linguaggio espressivo all’interno della musica: le piace continuare a sperimentare una nuova ricetta fatta di R&B e Trip Hop lasciata sui fornelli per tanto tempo per raggiungere un sapore unico e delizioso. Sarà l’anteprima di Linecheck il 21 novembre al Circolo Magnolia. È bello viaggiare, è bello scoprire.
Grid – Perfume Genius
«I know you worry / Baby, sometimes – maybe baby / You were right»
Grid non fa parte del suo ultimo e bellissimo album «No Shape», ma è un brano in cui si può sentire, un po’ alla lontana, la sua città d’origine, Seattle. Newyorkese d’adozione, Mike Hadreas sviluppa all’interno dei suoi lavori lo stile intimo e minimale che lo distingue data la sua spiccata sensibilità artistica. Hai mai sentito la cover di «Can’t Help Falling in Love»? Una poesia interpretata con un cuore grande COSÌ.
Blowin Smoke – Wandl
Il 24 novembre a Base si esibirà un 22enne viennese che si fa chiamare Wandl. Il suo primo approccio con la musica lo ha avuto con il violino, poi ha iniziato a cantare, a utilizzare i software e così via. All’interno di «It’s all Good Tho» pubblicato il 2 giugno, si notano le abilità del ragazzo nel giocare con l’hip hop, l’R&B, col computer e coi campioni. Una ventata di aria fresca.
To Earth – Ariwo
Una navicella spaziale costruita con alcuni pezzi di recupero trovati in una fitta foresta, viaggia veloce dai Caraibi al Medio Oriente nella notte. Il suo passaggio lascia un segno inconfondibile tra le stelle: delle scie ondulate colorate di giallo dorato, ciano e magenta. All’interno si può intravedere un nuovo pianeta che non sembra essere poi così lontano. Gli Ariwo stanno per arrivare per la prima volta in Italia il 24 novembre e atterreranno presso la Base Spaziale Nazionale.
Likolo – Kokoko!
Lo stesso giorno Milano accoglierà il quintetto che arriva da Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo: Kokoko! Il loro suono è un insieme di world music, psichedelia afro-araba e la New York di Nicky Siano. Vuoi ascoltare il suono del futuro di Kinshasa? Sai dove farti trovare.
Xinguila – Daniel Haaksman ft. Throes + The Shine
Fare il musicista non è mai stato un mestiere semplice. Talento, costanza e profonda passione devono essere accompagnate da una continua ricerca di nuovi stimoli e suoni che possono arrivare da terre sconosciute. Il lavoro più bello del mondo è fatto anche di ricerca antropologica e Daniel Haaksman lo sa. Note di Afrofuturism da Berlino, per non farsi mancare proprio nulla.
Heaven Could Be Lately – Jayda G
La prima immagine vista di questa edizione di Linecheck ritraeva una giovane e avvenente ragazza intenta a muovere la sua folte chioma davanti a un paio di CDJ e un mixer. Jayda G è un talento canadese trapiantato a Berlino, giusto per tornare sempre lì. Che quell’aria che si respira in Canada e a Berlino non smetta mai di soffiare e che continui a far esprimere e sperimentare i più curiosi. Sabato 25 novembre al Tunnel si ballerà tanto per tutta la notte, Jayda G proverà a trasportare i fortunati su una terrazza che da sul mare mentre il sole svanisce lentamente all’orizzonte.
The Neverending – James Holden, The Animal Spirit
James Holden è il classico musicista sofisticato che non smette mai di mettersi in gioco. Già, perché suonare vuol dire giocare, ma la musica è un gioco molto serio. Un incontro tra ambient, spiritual jazz e trance, per non dimenticare mai il passato.
Plastic – Moses Sumney
Sono passati ormai tre anni da quando per la prima volta ho ascoltato Moses Sumney: il suo timbro profondo e delicato, la successione di accordi che ricordano la bossanova e alcuni inserti tra il noise e il soul mi hanno lasciato fin da subito un filo di saudade. Da San Bernardino, California, Moses Sumney, Signore e Signori. Una voce che parla dritto al cuore.
Linecheck è per chi la musica la vive, la vorrebbe vivere ogni giorno o per chi vuole sapere qualcosa di più di su come, questo strano sistema fatto di immagini, suggestioni e suoni funziona.
Che ci siano altre 3 edizioni, poi altre 6, 9…
Un applauso.
Dello stesso autore
Riccardo Dellacasa
EVENTS | 10 Agosto 2022
ORTIGIA SOUND SYSTEM 2022, LA MUSICA NON VA IN VACANZA
EVENTS | 18 Aprile 2018
MODESELEKTION BY MODESELEKTOR AI MAGAZZINI GENERALI
CONTENTS | 21 Dicembre 2017
LA NOSTRA PLAYLIST DEL 2017
EVENTS | 29 Novembre 2017
JAZZ RE:FOUND 2017, LA NOSTRA PLAYLIST
EVENTS | 1 Novembre 2017
CLUB TO CLUB, LA NOSTRA PLAYLIST