JAZZ RE:FOUND 2017, LA NOSTRA PLAYLIST
di Riccardo Dellacasa
Comincia oggi 29 novembre la decima edizione di Jazz Re:Found. Per orientarci meglio tra i tanti act in programma ed entrare per bene nel mood del festival, Riccardo Dellacasa (Wemen, Verano, Mal di Ves) ha composto per noi questa playlist. Buon ascolto!
La prima volta che andai a Vercelli – città dell’arte – fu per una bellissima mostra di arte contemporanea, con opere prese in prestito dalla collezione Peggy Guggenheim ed esposte presso lo spazio ARCA all’interno della chiesa di San Marco, grande edificio gotico con all’interno dei meravigliosi affreschi sulle volte e una grande e alta navata centrale.
Perché parlo di Vercelli?
Perché Jazz Re:Found è nato proprio lì dieci anni fa e dal 2015, piuttosto che smettere di esistere, ha deciso di trasferirsi a un centinaio scarso di chilometri di distanza, risalendo le acque del Po e andando vicino la luce pulita delle Alpi. Torino, la Detroit dello stivale, ospiterà la cera calda delle candeline che per cinque giorni (dal 29 novembre al 3 dicembre) riscalderanno la città durante la festa numero 10, numero caro ai fantasisti, ai trascinatori, ai capitani, ai campioni.
Il 10: (1-0)/Acceso-Spento/Vittoria in casa/Tutto e niente, un segno disegnato dal basso verso l’alto e un cerchio quasi perfetto fatto col compasso.
La musica, prima di essere vibrazioni, sensazioni e immagini che si trasformano in confusione, soddisfazione, felicità e a volte sudore, è matematica.
Ho selezionato 11 brani (10 non sarebbero bastati) in 49 minuti cercando di scavare all’interno della natura del Jazz Re:Found, perfetto contenitore di musica fatta di contaminazioni che arrivano dal passato, dal presente che guardano al futuro.
«Never Hype / Ever Ahead», chiaro?
Sta per partire il countdown, spegni le luci:
Flu – Jameszoo ft. Artur Verocai
All’interno dell’importante cartellone artistico del festival ho notato subito Mitchel Van Dinther, in arte Jameszoo: uno che, quando ho sentito per la prima volta il suo disco Fool, uscito nel maggio 2016 per Brainfeeder, mi ha fatto pensare fosse un ragazzo realmente matto come un cavallo. Un brano che interpreta in maniera eccelsa quello che è il nuovo jazz: un pattern su un tessuto ricercato, fatto di mille colori, intrecciato con gusto.
Rye Lane Shuffle – Moses Boyd
Moses Boyd è uno dei batteristi più importanti dei giorni d’oggi: ha collaborato con Four Tet, Little Simz, Sampha ed è stimatissimo da Gilles Peterson. È in grado di reinterpretare come pochi i ritmi jazz, grime e afrobeat: molto divertente è la clinic in cui il giovane Moses si esercita a quattrocchi con Tony Allen. Passato e futuro.
Show You The Way – Thundercat
Quando hai un papà che nella vita è stato il batterista di Diana Ross e i tuoi fratelli suonano con Kamasi Washington e The Internet, facile essere un musicista. Potrebbe anche essere ma Stephen Bruner, oltre che essere stato fortunato, ha sviluppato uno stile tutto suo portando le basi del jazz all’interno del mondo superpop. Ha suonato a Base per la preview di Jazz Re:Found lo scorso 25 novembre a Milano: spero tu ti sia divertito, caro Stephen.
The Way – Delfonic ft. DJ Mettigel
Delfonic e DJ Mettigel non sono nomi presenti all’interno del cartellone, ma c’è quello di Bradley Zero. Un dreadlock che nei suoi dj set mischia il funk, il soul, il jazz riuscendo a farti ondeggiare mentre gli occhi sono chiusi e un sorriso rimane stampato sul viso. Da Peckham, UK, ecco un campioncino di quelli che vale la pena guardare e ascoltare.
Techtube – Technoir
Jennifer e Alexandros si sono incontrati a Milano, ma arrivano rispettivamente dalla Nigeria e dalla Grecia. Il loro suono tra black music, jazz sperimentale ed elettronica è perfetto per inaugurare quello che sarà il percorso di cinque giorni di musica a Torino. I Technoir stanno per accendere le candeline.
Reich & Darwin (Deren Ann, Yuksek & Chassol Rework) – Chassol
Dalla Francia, Cristophe Chassol. Colui che ha aiutato i Phoenix, Frank Ocean e Sebastian Tellier nello sviluppo dei loro ultimi lavori. È stato ispirato da Morricone, Miles Davis, Stravinskji e i Cure. Apprezzatissimo da Laurie Anderson, Terry Riley e Gilles Peterson, Chassol ha la capacità di farti viaggiare all’interno del suo mondo fatto di elementi tradizionali con un taglio futuristico. Si esibirà sabato al Supermarket, da vedere e ascoltare.
Cascades – Indian Wells
Indian Wells si trova nella zona di Palm Springs in California dove si svolge annualmente un importante torneo di tennis del circuito ATP. Indian Wells è anche un ragazzo che, dalla Basilicata, si immagina la California. Sabato 2 dicembre, la sala underground dell’ Astoria Bar sarà caldissima.
L.O.V.E. – Motor City Drum Ensemble
Danilo Plesso arriva da Stoccarda. Gli piace la techno, il soul e il jazz. Un musicista in grado di riscrivere un nuovo capitolo all’interno della musica bella da ballare creando uno stile tutto suo. La fiamma della candelina sta riscaldando tutta la dancehall.
Gou Talk – Peggy Gou
Peggy Gou è una viaggiatrice, una curiosa, un’esploratrice. Dalla Corea a Detroit, Londra e poi Berlino. Io la immagino a bordo di KITT di Supercar che sfreccia di notte per tutto il deserto del Nevada. Un po’ oscura, un po’ Eighties. L’ultimo ballo prima di essere troppo stanchi per non riuscire nemmeno a farci gli auguri.
Acquaiò l’acqua è fresca – James Senese (Napoli Centrale)
Più della neve! Non chiedere mai a un mercante che vende acqua se questa è fresca. Non chiedere mai a un fruttivendolo se le pesche sono buone: dirà sempre che sono le più buone. I proverbi della tradizione danno importanti insegnamenti per la vita. Sua maestà James Senese, o Gaetano, con Napoli Centrale, domani sera 30 novembre a Torino.
Going Back to My Roots – Lamont Dozier
Da Napoli a Brooklyn. Nicky Siano è stato il primo DJ dello Studio 54: è la storia della dance music. Uno che il mestiere l’ha un po’ inventato essendo stato tra i primi a mixare due tracce diverse coi giradischi. Uno degli uomini più importanti della musica. Uno sguardo al passato per andare avanti.
«Never Hype / Ever Ahead», chiaro?
Buon compleanno Jazz Re:Found.
Nella foto in alto: Nicky Siano, ai tempi dello Studio 54
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