PAULA TAPE – MUSIC, PLANTS AND STARS

Paula Tape («ho scelto questo nome d’arte per la mia passione per questo supporto, su cui registravo i miei primi mixtape») è originaria di Santiago del Cile, si è trasferita in Europa per costruirsi una carriera nella musica e da tre anni ha deciso di vivere a Milano. Ha iniziato a suonare la batteria da teenager e poi ha proseguito come dj, avvicinandosi parallelamente alla produzione. Resident di Rollover e da ottobre anche al nuovo Basic di Napoli, ha un programma su Radio Raheem ed è prossima a pubblicare il suo nuovo EP, Agua Congas, ma sta già lavorando a un nuovo progetto più “cosmico”.

Perché hai chiamato il tuo programma su Radio Raheem Music for Plants?
Perché è la prima cosa che mi è venuta in mente (ride, NdR). La verità è che ho tante piante e, quando sono a casa, ripeto sempre a me stessa: «Tutta la musica che sentono le farà stare di sicuro bene». È un momento della mia vita che porto in radio, quello dei miei ascolti domestici in compagnia delle mie piante. A volte i pezzi non sono neanche mixati perché hanno tempi differenti o sono di generi diversi. Per la nuova stagione l’obiettivo è continuare su questa linea, magari coinvolgendo in puntata artisti che mi piacciono con cui dividere la consolle.

Paula Tape, foto di Kami Salak, style Martina Frascari – T-shirt One Thousand, pantaloni Drome, occhiali da sole Spektre

Come fai ricerca musicale per il tuo programma e per i tuoi set?
Tante cose che propongo fanno parte dei miei ascolti, altre vengono dal digging che faccio quotidianamente online su piattaforme come Discogs, Bandcamp e Juno. Non rinuncio alla ricerca “fisica”, a Milano da Serendeepity o da Vinyl Brokers. Ad Amsterdam, dove sono stata spesso ultimamente, mi piace andare da Rush Hour, Vintage Voodoo, Bordello a Parigi e nel negozio di Red Light Radio.

Com’è la realtà del clubbing in Cile?
Manco da un po’ di anni dal Cile e non posso dire come sia oggi la scena e quanto sia cambiata. Non ci sono tanti club dal respiro internazionale, ma abbiamo tanti artisti interessanti. Tra quelli che mi piacciono di più direi Club Sauna, dietro cui c’è una crew che fa cose vicine a ciò che mi piace e che fa feste molto divertenti.

Oltre a Music for Plants hai una residency a Rollover all’Apollo Club di Milano e anche una mensile a Napoli nel nuovo Basic Club. Sempre intorno a ottobre, è prevista l’uscita del tuo EP Agua Congas.
Sono felice di tornare a Rollover e di cominciare questa nuova residency a Napoli con i 10XM8 e la crew del Basic. Agua Congas è un lavoro che è pronto da un po’, ma dovevamo trovare l’etichetta giusta per farlo uscire. Sarà pubblicato da Sobo, una label canadese con distribuzione Clone. Contiene la title track, che ho passato durante i miei set a Rollover, Playa Frenesì, già inserita da Esa Williams in un suo mix per Phonica, un remix di Project Pablo (boss della label) e una traccia con la mia voce e dei suoni analogici che ho registrato.

Paula Tape, foto di Kami Salak

Hai iniziato con la musica suonando la batteria in diverse band. Perché poi ha continuato da sola come dj e producer?
Con le band è faticoso, non sempre si ha la stessa voglia o si è in sincronia. A 18 anni ho iniziato a fare i primi tentativi di produzione con Garage Band, continuando poi a suonare in alcuni gruppi. Dal 2010 ho iniziato a fare la dj parallelamente ad altre cose: mi sono laureata in fashion design, ho lavorato come stylist per una tv, ho creato un magazine e organizzato club night. Poi ho deciso di venire in Europa per dedicarmi esclusivamente a fare la dj e producer.

Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Ho diversi show in radio europee già programmati e sto producendo un nuovo EP, che sarà più suonato rispetto ad Agua Congas, un po’ più peak time e meno da warm up. Vorrei provare a parlare un po’ di più e anche a cantare. Per questo sto scrivendo molto ispirata dallo spazio, dalle stelle, dai pianeti. Insomma, la componente “cosmica” non mancherà.

L’intervista a Paula Tape è stata pubblicata su WU 90 (settembre 2018). Foto: Kami Salak, style: Martina Frascari. Tutte le foto sono state scattate a Six, via Scaldasole 7 – Milano.