SENZA LASCIARE TRACCE
Leave No Traces ci spiega come non lasciare tracce quando facciamo una vacanze outdoor nella natura, magari in una tenda sospesa
di Elisa Zanetti
“Pianifica in anticipo e preparati, lascia quello che trovi, rispetta la fauna selvatica, sii attento agli altri”. Suonano quasi come degli insoliti “comandamenti di viaggio” i principi – sette in tutto, ma aperti a possibili evoluzioni e aggiunte – diffusi da Leave No Traces, Centre for Outdoor Ethics. Questa realtà statunitense è impegnata ormai da 25 anni nella difesa dell’ambiente e nella diffusione di principi volti a preservarlo. Riporta l’associazione che «nove persone su dieci non sono informate dell’impatto che la loro presenza nell’ambiente può comportare e che occorre intervenire per cambiare le cose». E così “sparire senza lasciare tracce” assume una connotazione nuova, per nulla negativa, diventando anzi un vero e proprio obiettivo per tutti quando si parla di gite e vacanze outdoor.
Se è infatti vero che la maggior parte di noi ha sperimentato almeno una volta la magica esperienza di un campeggio nel bosco, questo non significa necessariamente che sappiamo quale sia il miglior modo di comportarci in tale circostanza. Solo un paio di esempi: benché il fascino di un falò sia innegabile, questa oggi non è considerata la soluzione ottimale per un campeggio rispettoso. Dal momento che preparare un fuoco espone al rischio di incendi e lascia tracce, è decisamente meglio optare per efficienti stufe da campeggio dall’impatto ridotto. O ancora: per quanto il desiderio di dare da mangiare agli animali selvatici possa essere animato dalle migliori intenzioni, è sempre bene evitare di farlo per non spaventare le bestie e non alterare il loro equilibrio.
Tra gli altri principi di Leave No Traces, oltre al corretto smaltimento dei rifiuti e alla riduzione al minimo degli impatti dei falò, troviamo l’invito a viaggiare e accamparsi su superfici durevoli. Tra i maggiori danni procurati dai campeggi si trova infatti il calpestio della vegetazione superficiale e degli organismi che la abitano, che può portare a danni permanenti.
Quest’ultimo principio è stato interpretato e messo in pratica in maniera particolarmente creativa da Tentsile Experience, realtà sviluppatasi tra Finlandia, Inghilterra e Italia che realizza tende da campeggio sospese e che ha ottenuto il riconoscimento dell’associazione statunitense.
L’idea è quella di regalare un’immersione totale nella natura, permettendo di dormire fra gli alberi, in tende che vengono attaccate ai tronchi degli stessi. «Tutto nasce dal desiderio del mio socio Alex Shirley-Smith di creare una casa sull’albero portatile – spiega Adriano Ribera, cofondatore di Tentsile Experience – le nostre tende non lasciano tracce e vengono legate agli alberi in modo sicuro, sia per gli ospiti, sia per i tronchi, che proteggiamo con fasce protettive».
Le tende possono ospitare massimo due adulti e due bambini e risolvono la maggior parte dei problemi legati al campeggio riparando dall’umidità del terreno, dalla possibilità di infiltrazioni e annullando difficoltà legate alla presenza di pendenze, sassi e radici. Attualmente i campi italiani dove poter provare l’emozione di dormire senza lasciare tracce in un nido sospeso sono tre e si trovano in Sardegna, Molise e Calabria, ma presto si aggiungeranno Toscana e Marche. Tra i Paesi stranieri troviamo invece Finlandia e Costa Rica e tra i progetti in via di sviluppo Malesia e Canada. «Fare un’esperienza di questo tipo è straordinario, la simbiosi con la natura è totale, sembra di dormire su una nuvola – commenta Ribera – si possono apprezzare tutti i profumi del bosco e sentire gli animali passare sotto e sopra la propria tenda».
Per chi preferisse maggiore comodità, un’ottima soluzione la propone lo studio the ne[s]t con Nightsky, struttura a metà fra il modulo prefabbricato e la tenda da campeggio, caratterizzata da un suggestivo tetto trasparente che consente di ammirare il cielo, in un tutt’uno con l’esterno, ma con il comfort di una camera d’albergo. Facilmente montabile e smontabile, Nightsky è caratterizzato da pareti traslucide, che permettono il passaggio della luce garantendo al tempo stesso intimità, e dalla possibilità di aggiungere bow-windows laterali, che sporgendo dal profilo del modulo permettono di addormentarsi osservando la vita notturna della natura. Infine, per i più nostalgici, Casalberi costruisce case sull’albero su misura, per realizzare nel proprio giardino il desiderio che ogni bambino almeno una volta nella vita ha espresso e dormire così fra le fronde ogni volta che lo si desidera. A ciascuno il suo rifugio nel bosco.
Articolo pubblicato su WU 102 (luglio 2020).
Nella foto in alto: una tenda sospesa di Tentsile Experience in Finlandia, foto courtesy Tentsile Experience
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