12H, LA VIDEO PLAYLIST PER RESISTERE ALLA NOSTALGIA

Ci sono almeno cinque-sei momenti, in queste giornate pandemiche, in cui il pensiero scivola sciaguratamente via, per andarsi ad accovacciare nel luogo proibito del “quanto mi manca”. Tirarlo via di lì è un casino, perché, converrete, le cose che ci mancano sono tutte bellissime e rumorosissime, e perdersi a sentirne la mancanza è un vizio sinistro da cui si fatica a smarcarsi.

Da quando, insomma, le mura di casa (o al più quelle del luogo di lavoro) sono diventate il teatro principale delle nostre esistenze, i ricordi sono faccende pericolose e, quando montano come una mareggiata improvvisa, possono fare danni. Qui, in particolare, parliamo a tutti quelli che hanno la musica tra le passioni più vivide e che sentono la morsa al fianco della mancanza dei concerti, corroborata dal maledetto archivio di Instagram, che picchietta sulla spalla per farti voltare e buttare un occhio a quella volta in cui 070Shake ha pettinato mezza Milano, oppure a quando Venerus ha fatto limonare tutta Villa Barattieri, o, ancora, a quelle 24 ore spese a ballare e cercare di sopravvivere al Sonar Festival.

La reazione di molti, che ho sentito condivisa in modo allarmante, è quella di mettere in pausa la musica per tenere a bada l’horror vacui, per rimanere freddi e frigidi in attesa della vecchia normalità, che quella nuova fa un po’ schifo. Non c’è rimedio a questo vuoto, non ci sono palliativi efficaci, eppure la musica deve continuare a popolare le nostre giornate, altrimenti la resa sarà totale e ci ritroveremo ad avere come topic delle nostre conversazioni che cosa abbiamo sognato la notte prima, e nulla evidenzia con maggiore forza il fatto che siamo diventate persone noiose, quanto raccontare i nostri sogni.

Ecco, 12H è un format (ma può essere anche inteso come gruppo di auto-aiuto) che vuole costellare le vostre giornate con le migliori uscite musicali delle ultime settimane, abbinando a ciascuna l’orario con il quale si sposa e splende meglio. 12H è il format da testare, possibilmente proprio in una di quelle giornate in cui la tentazione malinconica si fa più sentire, per silenziarla con la stessa convinzione con la quale stoppate sul nascere qualunque discussione sul Natale in arrivo.

IL RISVEGLIO: ‘HOLIDAY’ DI LIL NAS X E ‘FUOCO IN CORPO’ DI SEE MAW
Sì, è uno dei momenti più delicati, specie da quando ci sembra di vivere il giorno della marmotta e, proprio per questo, sommato al fatto che per alcuni di voi la sveglia avviene che fuori, come direbbe Tiziano Ferro, è ancora buio, si è pensato di essere nel giusto spingendo subito sul fattore energia. Quindi, non so a voi, ma nel mio caso poche cose come sentirmi dire da Nas che «I’m bad as Michael Jackson» possono alleviare la sofferenza di dovermi alzare la mattina presto. HOLIDAY è il perfetto continuo di Old Town Road, una canzone marshmallow in cui affondare i denti e i dispiaceri e con la quale andare senza paura in eccesso di presa bene. See Maw, in casa Undamento, è il nuovo principino della italo-electro-wave e questo pezzo vi farà seriamente correre il rischio di litigare con i vicini, perché tenerlo a un volume civile è quasi impossibile.

LA PAUSA CAFFÈ: ‘SLIME’ DI SHYGIRL
Ve la facciamo carica questa pausa caffè, per tenere alto il battito e, possibilmente, anche l’umore. Lei è Shygirl, direttamente dal South-East di Londra, e questa sua Slime vede alla produzione quei geni di Sophie e Kai Whiston, oltre ai compagni di sempre Sega Bodega. Il suono del 2020 è perfettamente rispecchiato in questo progetto selvaggio, queer, sfrontato, festante.

PRANZO: ‘PEPPERS AND ONIONS’ DI TIERRA WHACK
Un’altra artista che cavalca la contemporaneità in modo del tutto naturale è questa ragazza di Philadelphia, e con una faciloneria che auto denunciamo, abbiamo messo il suo nuovo singolo “Peppers and Onions” proprio in pausa pranzo. Ma, al netto delle ovvietà, se ancora non conoscete l’estro di Whack, please, recuperate, perché tra badilate di sense of humor, un flow che vi farà sorridere di gioia e una narrazione piena di energia, la rapper di Philly si sta prendendo tutto quel che le spetta, e non è poco.

APERITIVO: A SCELTA TRA ‘LONG ROAD HOME’ DI ONEOHTRIX POINT NEVER’ E ‘GMBH’ DI MYSS KETA
Scegliete voi il mood, se quello di Daniel Lopatin, maestro tanto delle strutture contorte quanto dei tocchi magici puramente pop, che in questa “Long road home” trovano una fusione perfetta, o se quello fucking crazy della MYSS nazionale, che, spalleggiata dal sempre immenso Riva (dopo i nitriti di Giovanna Hardcore a questo giro entrano in scena i mici, ed è subito standing ovation da noi gattari) se la canta in tedesco e ci fa diventare più europeisti di Angela Merkel. Il risultato cambierà e pure molto, quindi, nel dubbio, provatele entrambe, che sì, ogni scusa è buona per bere e noi non siamo nessuno per giudicarvi.

PRIMA DI ANDARE A DORMIRE: ‘WHEN I SEE YOU’ DI FUDASKA
Non ho molto da dire su questo pezzo, se non che Simone Eleuteri in arte Fudasca è tra le cose più vivide ed emozionanti del momento. Me lo immagino, come ha raccontato in un’intervista, andare Lago di Nemi, dove migliaia di anni fa veniva venerata la dea Diana, prendere una sdraio, camminare lungo un piccolo sentiero, fino a che “Trovo uno spiazzo e mi siedo lì, a contemplare il lago, che trasmette tranquillità. Non scrivo né suono niente: guardo solo il lago. Perché lì tutto è in equilibrio”.

BONUS INSONNIA: ‘ THE FIRST TIME EVER I SAW YOUR FACE’ DI JAMES BLAKE
Se proprio non riuscite a dormire, almeno regalatevi qualcosa di bellissimo.

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