12H, LA PLAYLIST DEL 31 MARZO
12H è una playlist con i pezzi più interessanti usciti negli ultimi giorni, perché ci sono sempre nuove e belle canzoni da ascoltare
di Carlotta Sisti
Siamo al 58esimo giorno di marzo e come se non bastasse le giornate sono diventate anche più crudelmente lunghe. Come l’anno scorso, stiamo vivendo un lockdown con fuori 21 gradi, il cielo terso, le piante in fiore. Ditemi come si fa a non odiare tutto questo. Si abbinerebbe molto meglio a quest’assenza di incontri (parlo per me, so bene, perché ci hanno tenuto a comunicarmelo, che ci sono persone imbecilli che hanno fatto quel che gli pareva) agli aperitivi su zoom, ai locali chiusi e ai concerti in streaming, una pioggia torrenziale, o quantomeno uno scenario plumbeo, avverso, nemico della socialità.
E invece gli uccellini cantano, e a noi sale la bile. E poi c’è l’invidia, che credo sia un sentimento dignitoso, che meriti d’essere espresso senza provare vergogna. Io tratto bene la mia invidia, non la nego, non la scaccio, e in questo periodo è più vivace che mai, perché, qualora vi fosse sfuggito, ci sono luoghi nel mondo in cui la vita è ripartita davvero o sta per farlo. E io li invidio profondamente e con struggimento, ma allo stesso tempo perso che se lo meritino e bella per loro. Nota a margine, ma manco troppo: il merito di cui parlo non ha nulla e dico nulla a che fare con niente altro che non sia la campagna vaccinale messa in campo da questi Paesi, dove già si balla sui tavoli, o dove tra un paio di giorni si potrà tornare al pub.
A me fanno schifo i pub, quando vivevo a Londra e mi davano appuntamento in un pub mi veniva da piangere all’idea di dover combattere per una pinta con delle Pippa e delle Abigail, agili come furetti, o contro plotoni di umanità varia e avvelenata appena uscita dal lavoro, e il tutto senza nemmeno avere in premio nemmeno un ricco buffet (Rip). Oggi invece, e lo dico conscia di non avere nemmeno l’ombra di un pensiero originale dalla mia, passerei intere giornate in un pub, digiuna e stordita dall’alcol, forse arriverei persino, con un tasso alcolemico importante, a dedicare un brindisi a Boris, che è riuscito a traghettare fuori dall’incubo la Gran Bretagna, che l’invidia per il ritorno alla vecchia, meravigliosa normalità se ne batte altamente della Brexit.
Questa settimana, nella quale al solito non è successo nulla tant’è che di tanto in tanto nella mia bolla si parla ancora di Sanremo o al massimo si organizzano vacanze in Sicilia anche se si ha una possibilità su due di riuscire effettivamente a farle, c’è stato giusto un mini dibattito intorno al nuovo disco di Floating Points. Da una parte i “capolavoristi”, dall’altra il mio amico Fede che ha espresso perfettamente il mio sentimento: «Alla quarta traccia avrei voluto ficcarmi un cacciavite nell’orbita. Alla quinta credo di averlo fatto». Ecco, lo spoiler di questo 12H è che non troverete FP tra i brani suggeriti per rendere belle (lol) le vostre giornate, ma la buona notizia è che ci sono un sacco di altre uscite che fanno esultare, come il ritorno dei Brockhampton, il nuovo dei Nava e i Metronomy insieme agli MGMT.
IL RISVEGLIO: ‘CENTOCELLE NIGHTMARE’ DI BRUNO BELISSIMO E LE FESTE ANTONACCI
Questa accoppiata poteva nascere solo nei miei sogni, ed invece eccoci qui. Una volta, tanto tanto tempo fa, ero nell’organizzazione di un festivalino, qui, nelle nebbie della bassa padana, e la stessa sera mettemmo in line up Bruno e le Feste, e non ho mai visto un simile bollore su una pista dell’Emilia paranoica. C’era addirittura chi ballava bene. A distanza di qualche anno, Centocelle Nightmare è l’unione perfetta tra l’eterno amore di Bruno per il funky e l’attitude electro-pop del duo metà senese e metà genovese, che però vive a Parigi e ha fatto innamorare della italo disco persino i francesi. Bruno, che ha promesso un nuovo disco (dal titolo Maison Belissimo, in uscita il 30 aprile per Vulcano) zeppo di collaborazioni, parla di Centocelle Nightmare dicendo che «con questo funk sudato, sanguigno e viscerale, io e Le Feste Antonacci urliamo alla bellezza decadente dei luoghi, dei corpi nudi, dei palazzi, e della gioventù bruciata di questa “concrete jungle” nostrana, perché per quelli come noi che vengono dalla strada, l’incubo di Centocelle è ancora vivido nei cuori».
LA PAUSA CAFFÈ: ‘MAH’ DEI NAVA
Tre minuti e dodici secondi materici, sensoriali, nei quali i Nava vi faranno sentire come se steste affondando mani e braccia in una sostanza morbidissima, come se foste su uno scoglio a prendere il sole, come appena svegli, la mattina dopo una notte bella, quando vi attorcigliate alle lenzuola e sapete di avere tutto il tempo del mondo.
PRANZO: ‘THE LOOK’ DEI METRONOMY FEAT. MGMT O ‘GLOW’ DEI LAZY FRENKY
La cosa è questa: i Metronomy hanno scelto gli MGMT per il remix del loro singolo più famoso, cioè The Look, perché per l’imminente decimo anniversario dell’album The English Riviera, la band ne pubblicherà il 30 aprile una nuova versione, con remix ma anche con sei pezzi inediti. Ora, se i remix saranno tutti come questo etereo, croccante, super chic degli MGMT, si naviga verso il 30 aprile carichi di belle speranze. Che bella, la musica, quando arriva come se fosse il vero linguaggio universale, come qui, in questa Glow dei Lazy Frenky, parentesi più folk e polleggiata di un disco, ORTHO (uscito il 26 marzo per Totally Imported), che ha dentro un sacco di roba diversa, tutta maneggiata con gusto, ma ancora di più con personalità. Il duo che viene, per quella che è finora la puntata più campanilistica di tutte, dall’Emilia che s’impigrisce e poi di colpo scalpita, ha detto che «la noia è la più grande fonte di ispirazione», non i cuori spezzati, non le crisi esistenziali, non i traumi dell’infanzia, ma la noia. Che per me è come l’invidia: qualcosa da abbracciare, da non rinnegare e da cui, se è possibile tirare fuori qualcosa di figo.
APERITIVO: ‘BUZZCUT’ DEI BROCKHAMPTON FEAT. DANNY BROWN O ‘BUIO SERENO’ DI CERI E SEE MAW
Ringrazio gli dei per l’esistenza dei Brockhampton, che sarebbero capaci di farmi ballare anche con 42 di febbre, e che con questo video completamente fuori di testa, dove fanno cose come vomitare melma fluo e trasformasi in mostri, si sono fatti perdonare un’attesa più lunga del previsto. Buio Sereno di Ceri parte che sembra cento per cento un pezzo dei Beirut (haters dei Beirut, go away) ma poi diventa una delle creature fantastiche di quel genietto di Ceri, che prende e svolta a U quando meno te l’aspetti, e ti porta in un luogo completamente diverso, ma chissà come, chissà perché, perfetto. See Maw è bravo vero, ed è stato il mio ultimo concerto, al Magnolia, a fine agosto, con Pop X e altra bella gente, ma pare mezza vita fa.
PRIMA DI ANDARE A DORMIRE: ‘SAILOR’S SUPERSTITION’ DI SERPENTWITHFEET
Celebriamo il ritorno di Josiah Wise che, perso in un mare romanticismo, dolcezza e dedizione coniugale, ha abbondato, per ora, il suo lato più tagliente e disturbante, in favore di atmosfere che non sfociano nel zuccheroso, ma ci passano molto vicino Eppure il fu serpentwithfeet, perché fa strano, ora che è così deeply in love, e di un amore tutto divano e cene a due, chiamarlo così, ha confidenza anche con sonorità luminose, soavi, calorose, le stesse che percorrono non solo questo pezzo ma tutto il disco Deacon. Lo stesso musicista che recitava la parte dello stregone dedito a biechi riti pagani a suon di gospel elettronico e drammatici barocchismi, ora ha voglia di raccontarci la sua pandemia fatta di tisane bevute sotto il panetto, mentre si fa binge watching, e va benissimo così.
BONUS INSONNIA: ‘DULCHE DE LECHE’ DI BOYREBECCA FEAT. MYSSKETA E ILROMANTICO
Non vi aiuterà a dormire, vi farà venire voglia di affondare la faccia in una tazza di caramello e di chiamare tutti i vostri party monster per ballare lascivamente insieme in video chiamata, ma la nuova veste di Dulce de Leche di Boyrebecca, per qualcuno la Rettore 2.0, e ci piace, andava premiato e piazzato qui, nel cuore della notte, quando un electro-reggaeton è viatico contro ogni demone.
Nella foto in alto: Metronomy, foto di Gregoire Alexander
Clicca qui per la playlist di settimana scorsa
La playlist 12H di WU curata da Carlotta la trovate anche su Spotify, qui sotto il player
Dello stesso autore
Carlotta Sisti
INTERVIEWS | 24 Aprile 2024
CLAUDYM – AL CENTO PER CENTO
INTERVIEWS | 7 Marzo 2024
ANY OTHER – SCELGO TUTTO…
INTERVIEWS | 9 Marzo 2023
SANTI FRANCESI – GIOIA FRENETICA
INTERVIEWS | 24 Novembre 2022
MEG – BELLISSIMO MISTERO
INTERVIEWS | 29 Settembre 2022
BIGMAMA – NIENTE TRUCCHI