12H, LA PLAYLIST DEL 15 SETTEMBRE
12H è una playlist con i pezzi più interessanti usciti negli ultimi giorni, perché ci sono sempre nuove e belle canzoni da ascoltare
di Carlotta Sisti
Ora che non siete più distratti dagli esodi e contro esodi e dalle code a Barberino-Mugello in entrambe le direzioni, ora che ci siamo lasciati alle spalle i record di temperature dell’ennesima “estate più calda”, ora che sono lontani ricordi i rave o, a seconda del vostro posizionamento ideologico ed emozionale in questa fase di vita post (scongiuri) pandemica, i numeri delle vostre seduta, pure al festival “siamo quattro poveri stronzi”, possiamo ripartire con 12H. Ora che anche l’album di Kanye West, o quantomeno quella che sembra la sua versione demo, è uscito e ora che Lana Del Rey è, invece, uscita da Instagram, possiamo tornare a parlare delle uscite musicali più belle delle ultime settimane, che qualche recuperone da fare c’è. E con ancora negli occhi la speranza di un domani migliore, che sta tutta nella prima uscita ufficiale al Met Gala della coppia Rihanna-A$AP Rocky (due per i quali torno ad essere fan della riproduzione tra esseri umani), ecco i pezzi con i quali vi consigliamo di accompagnare le vostre giornate, che, grazie a tutti gli dei, si stanno finalmente accorciando per accompagnarci nella stagione più bella di tutte, e cioè quella in cui ripartono le serie tv.
IL RISVEGLIO: ‘BLU CELESTE’ DI BLANCO
Da quando è uscito il primo disco di Blanco o sono preda di uno stato di costante allucinazione uditiva o lo state ascoltando tutti, in casa, in macchina, al parchetto. Nulla, davvero nulla, può farmi escludere la prima ipotesi, ma data la quantità di messaggi a tema “blanchitobaibe” che mi stanno arrivando dal 10 settembre, quando il disco di un classe 2003 nato e cresciuto a Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia, ci ha squarciato il petto, sono più convinta della seconda. Avrei potuto bluffare e mettere una delle tracce meno amate al primo ascolto, ma invece no, perché la title track è l’essenza di questo lavoro, il suo picco massimo, la sua esplosione e la sua fine, che di fine, infatti, parla. Blanco, come racconta, ha dovuto lavorare tanto, su questo aprirsi e svelarsi, non è, mi ha detto in un’intervista, “qualcosa che m’è venuto subito naturale, sono sempre stato una che la butta un po’ in caciara”, ed invece qui ci ha asfaltati, riuscendo, con quella manciata di anni che ha, a parlarci di vita, morte, mancanza, come una persona grande. Grande il giusto da spezzarci un po’.
LA PAUSA CAFFÈ: ‘CLICHÉ’ DI EPOQUE O ‘CRUSHED VELVET’ YVES TUMOR
Epoque, fresca di ingresso in casa Thaurus, canta in francese, italiano e lingala, idioma della Repubblica Democratica del Congo, parla delle sue radici, della discriminazione che ha subìto, dei pregiudizi e delle, come ha raccontato, “dicerie sulla mia vita stereotipata di ragazza nera che vive nelle case popolari. Niente, in questo suo racconto, suona in qualche modo pretestuoso o ammiccante rispetto a tematiche calde, ma si percepisce quella che di solito pigramente viene chiamata “necessità” ma che qui è un termine adatto. Per Janine Tshela Nzua, questo il suo vero nome, classe 1992 è nata a Torino e cresciuta tra Parigi e Bruxelles, pare necessario parlare a chi la ascolta di spaccati di vita che hanno lasciato inevitabilmente il segno, ma non c’è dramma nelle sue parole, dritte, chiare, efficaci, e il tappeto sonoro afrotrap, urban, r’n’b è una vera goduria. Nel nuovo EP Asymptotical World , Tumor si apre completamente al goth rock, dream pop e shoegaze. Chitarre stridenti torreggiano e cadono, tendendo verso grandi altezze, e poi si spengono. Questo nuovo lavoro, che segue il fil rouge sonoro ed emotivo di Heaven To A Tortured Mind uscito lo scorso anno, è cerebrale ma anche grunge, psichedelico e molto accessibile (o meglio: molto più accessibile, rispetto ad altre cose passate di Tumor), nonostante sia all’avanguardia. Il singolo di spicco ‘Crushed Velvet’ è un sogno ad occhi aperti materico, accompagnato da linee di chitarra audaci e vaporose e dalla voce incandescente di Tumor. Un ascolto che diventa presto ossessione.
PRANZO: ‘RANGE BROTHERS’ DI BABY KEEM E KENDRICK LAMAR
Baby Keem, all’inizio, ha scelto di essere un enigma. La sua voce al microfono è sempre stata caratteristica, un lamento acuto che ben si adatta alle barre così come al cantato, ma Hykeem Carter, l’uomo dietro il personaggio, spesso si nascondeva. I dettagli personali nella bio e nelle interviste erano scarsi e Keem ha anche completamente nascosto la sua faccia, fino a quando non ha iniziato a promuovere il suo progetto del 2018, ‘The Sound of Bad Habit’. Anche dopo essersi rivelato, è Keem è comunque rimasto a bocca chiusa. Fino ad oggi, con il suo album di debutto The Melodic Blue, dove ha finalmente abbracciato pubblicamente il suo legame di sangue col cugino Kendrick Lamar. I due duettano in Family Ties e in questa Range Brothers dove sembrano pazzeggiare e divertirsi moltissimo, deragliando, a volte, nel quasi grottesco, ma tenendoci lì a ridercela con loro.
APERITIVO: ‘SINE’ DI MATILDE DAVOLI O ‘LOVE CAME DOWN’ DI YEBBA
Matilde Davoli accompagna con la sua Sine il momento della giornata in cui i pianeti si allineano e ci si sente molto vicini a quel senso di soddisfazione di sé che spesso sfugge. Questo pezzo, con la sua elettronica sottile ed elegante, è un cuscino nel quale sprofondare e chiudere gli occhi o una finestra di casa dalla quale entrano gli ultimi raggi di sole. Yebba, cantante soul che viene dall’Arkansas, dopo anni di collaborazione con artisti del calibro di Sam Smith, PJ Morton e Robert Glasper ha infine pubblicato il suo album indipendente, Dawn, titolo che fa riferimento al nome di sua madre. Progetto prodotto da Mark Ronson, il disco racconta, dolorosamente, il suo ciclo di dolore e perdono di una ragazza nata in una famiglia molto religiosa e conservatrice e che da quel mondo ha preso le distanza, non senza un grande costo emozionale. La traccia di apertura Love Came Down è una delle canzoni più impetuose dell’album, una di quelle che arrivano e spaccano il cuore, che fa tremare chi ascolta, e fa capire alla perfezione perché Ronson abbia detto di lei: «Questa è una delle voci più belle, strazianti e perfette che abbia mai registrato».
PRIMA DI ANDARE A DORMIRE: ‘CRAZY THINGS’ DI TEMS
L’artista soul nigeriana Tems, dopo il boom di fama grazie al suo feat in Essence di Wizkid, torna con slancio con un nuovo brano solista, il sensuale e scuro Crazy Things, che, nonostante parli della fine di una relazione, potrebbe facilmente anche riguardare il suo attuale successo quando canticchia: «Crazy Tings stanno accadendo».
BONUS INSONNIA: ‘ARCADIA’ DI LANA DEL REY
Dea californiana di tutte le dee americane, Lana, che ha detto addio ai social, ci ha promesso di non lasciarci orfani di musica. E allora eccola, sempre presente in questa playlist, che sia ben chiaro, la sua nuova Arcadia, dove canta «My body is a map of LA» e ci fa venire voglia di comprare il primo volo per raggiungerla, a Venice Beach, infilarci dei pattini, goderci il panorama e infischiarcene del Met Gala.
Nella foto in alto: Epoque, foto di Chloe Rose
La playlist 12H di WU curata da Carlotta la trovate anche su Spotify, qui sotto il player
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