ALDA – UN NUOVO INIZIO
Alda è uno dei nuovi talenti entrati recentemente in Asian Fake e il 27 maggio è uscito il suo primo EP, ‘Tana Libera Tutti’, proprio per l’etichetta milanese.
di Enrico S. Benincasa
Tana libera tutti è il primo EP di Alda, giovane promessa del rap italiano che, a partire dall’anno scorso, è entrata nel roster di Asian Fake. Alda ha 23 anni e ha cominciato a scrivere le prime rime prestissimo, verso i 12 anni. La scrittura e la musica sono una valvola di sfogo importante per lei, che dopo essersi fermata per qualche tempo ha ricominciato da circa tre anni a fare rap. È stato fondamentale l’incontro con i suoi producer e la necessità di esprimersi e comunicare, giocando con quello strumento tanto potente quanto ambiguo che è la parola. Iniziamo a conoscerla parlando del suo live al Mi Ami, il primo grande palco che ha affrontato proprio il giorno dell’uscita del suo EP.
Come è andata al Mi Ami?
È stato bello, anche perché è stata la prima volta per me in un palco così importante. Prima di salirci pensavo che avrei avuto un po’ di agitazione mentre invece è andato tutto bene, la musica suonava fortissima. Ho suonato all’apertura sulla Collinetta ed è stato speciale vedere le persone arrivare sempre di più vicino al palco. Per adesso abbiamo fatto ancora pochi live, ma sto iniziando a provarci gusto.
Il tuo EP Tana libera tutti è uscito il 27 maggio. Come hai lavorato a questa prima uscita per Asian Fake?
Ho iniziato a scrivere ai 12 anni, l’ho fatto per un po’ e poi ho smesso. Ho ricominciato a 19 anni e questo EP è il frutto del lavoro iniziato due/tre anni fa. Il “buco” tra queste due fasi è stato un periodo in cui ho represso tante emozioni e tornare a scrivere è stata l’occasione di buttarle fuori. Ho conosciuto Michele Nannini che mi ha proposto di iniziare a lavorare insieme, poi si è aggiunto Iulian Dimitrenco.
Perché hai ricominciato a scrivere?
È stato l’incontro con Michele a darmi la spinta. Mi ha fato sentire le sue cose, io gli ho fatto sentire quello che avevo fatto in passato e abbiamo provato a lavorare assieme, mixando la sua visione della musica elettronica con il mio stile. È stato un grande stimolo a ricominciare. Incontrare Michele e poi Iulian è stata una svolta, ho iniziato a conoscere delle sonorità con cui prima non lavoravo e che ha un’identità sonora molto precisa, aspetto a cui entrambi tengono tantissimo.
Quando hai ricominciato, hai avuto la sensazione che fare musica era una cosa che ti era mancata?
Sì, tantissimo. Non mi considero una persona espansiva, non comunico tantissimo nella vita di tutti i giorni. Per me fare musica significa condividere la mia parte più emotiva, e questa condivisione mi è necessaria. Anzi, direi che per me musica è inannzitutto condivisione.
Tana libera tutti, Strega comanda color, Occhi di gatto… C’è un motivo per la presenza nei titoli di tanti rimandi alla sfera infantile e preadolescenziale?
È abbastanza casuale, ma sono “ambienti” che fanno parte della mia ricerca. Il periodo dell’infanzia mi ricorda soprattutto uno stato emotivo legato alla mia voglia di esprimere emozioni, che raramente trovava sfogo se non con il pianto. Poi ho scoperto le parole e, nonostante abbiano una componente ambigua, mi aiutano a condividere il mio stato emotivo.
L’ambiguità della parola è anche un punto di forza del mondo delle rime.
Sì, per esempio è uno dei temi che affronto in Acqua. È contradditorio per un artista come me cercare di combattere l’ambiguità della parola, ma non riuscire a esprimere totalmente quello che provo, anche per via di questa ambiguità, è il motivo stesso che mi porta a volerlo fare. È un’eterna insoddisfazione che mi fa andare avanti.
Choke Slam è il brano che ti vede protagonista insieme a Guido Cagiva e Deriansky. Come è stato lavorare con questi altri due talenti della tua label?
È stato bello, abbiamo avuto modo di conoscerci meglio anche se abbiamo lavorato solo tre giorni assieme. Ammiro molto Deriansky e mi piacciono tantissimo le sue cose. Guido invece è una persona molto leggera, ha portato questa leggerezza in studio ed è una cosa che è servita.
Dove suoni questa estate?
Ho già fatto qualche data, la prossima finora confermata è il 19 agosto a Terni, all’Anfiteatro Baravai. L’obiettivo è quello di aggiungerne altre e continuare questo autunno nei club.
Alda su IG
La foto di Alda è di Enrico Luoni
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