OSS LABS, IL NUOVO PROGETTO DI ORTIGIA SOUND SYSTEM
La crescita di un evento culturale come un festival passa anche dalla capacità di creare valore oltre l’evento, attivando sinergie e lavorando fuori dai classici perimetri. È quello che sa cercando di fare Ortigia Sound System con OSS Labs, progetto che debutta nell’edizione 2022
di redazione di WU
La prima estate di ritorno alla musica dal vivo in una versione più vicina possibile a come ce la ricordavamo prima della pandemia è anche un’occasione di cambiamenti e di novità. Al di là delle conferme o meno in calendario, è importante osservare anche come questi eventi culturali si ripresentano al pubblico che li ha aspettati per uno o – nella maggior parte dei casi – due anni.
Saper aggiungere nuovi elementi alla propria proposta – e non solo dal punto di vista musicale – può aiutare a confermare l’idea che un evento è in grado di creare valore economico e culturale per il territorio in cui si svolge e non solo durante il momento in cui va “in scena”. Ortigia Sound System, una delle realtà più interessanti e ricercate dell’intero panorama nazionale, ha iniziato quest’anno un nuovo percorso con OSS Labs, progetto creato insieme alla facoltà di architettura dell’Università di Siracusa. Al centro di questo laborato- rio, al quale hanno partecipato studenti e docenti e lo studio di progettazione Fosbury, la creazione di uno degli stage per l’edizione 2022. «Il progetto Labs nasce dall’esigenza da parte del festival di legare la performance artistica a uno scenario non convenzionale», ci ha detto Enrico Gambadoro, organizzatore di OSS. «Vogliamo fornire allo spettatore un’esperienza unica, dove lo stage attraverso il processo progettuale possa diventare occasione di sperimentazione e dialogo con l’architettura e i paesaggi che caratterizzano il festival».
Questa esperienza passa quindi dalla scelta di dialogare con altre realtà del territorio e non, in modo da creare quel valore aggiunto che rafforza il ruolo di un evento: «Il progetto OSS Labs è in grado di creare un significativo valore economico e culturale grazie al coinvolgimento e la partnership con la facoltà di Architettura dell’Università di Siracusa», continua Gambadoro. «Gli studenti e i docenti coinvolti avranno il ruolo di organizzare e monitorare alcuni aspetti organizzativi del progetto, dalla curatela sino ad arrivare a gestire alcuni aspetti dell’amministrazione e produzione. La partnership ha l’obbiettivo di rafforzare le relazioni istituzionali del festival sul territorio e il coinvolgimento degli studenti tra i pochi soggetti che vivono e creano risorse economiche per il territorio durante tutto l’anno».
Terzo “attore” dell’iniziativa OSS Labs è lo studio di progettazione Fosbury, che ha raccolto l’invito di Ortigia Sound System a prendere parte all’iniziativa: «La proposta ci ha da subito entusiasmato perché è uno dei pochissimi progetti italiani a interpretare una nuova dimensione – estremamente diffusa in Europa – di collaborazione tra eventi culturali, istituzioni e gruppi di progettazione. Una forma didattica ibrida che offre sia la possibilità di co-progettare l’installazione con un gruppo di studenti, sia di collaborare con un festival che affronta le complesse tematiche della contemporaneità dialogando con il territorio. Durante i giorni di Ortigia Sound System una sorta di città parallela ed effimera si sovrapporrà a quella consolidata di Siracusa, sviluppando nuove geografie e inediti rituali collettivi che, come architetti, siamo interessati ad indagare e implementare con lo stage che realizzeremo».
Abbiamo chiesto ai responsabili di Fosbury qualche anticipazione sul progetto zero di OSS Labs: il punto di partenza è creare una sintesi tra condizioni apparentemente antitetiche come temporalità e monumentalità, sostenibilità ed esuberanza. «Il dj set consisterà in una black-box cinetica capace di trasformarsi nel corso dell’evento. Da gabbia di luce, completamente ricoperta di un telo camouflage nero durante le ore notturne, andrà “svelandosi” col sorgere del sole per mettere a nudo la struttura portante ed il palco sul quale si esibirà l’artista. Due setti tridimensionali costituiti da ponteggi per cantiere oltre a portare l’impianto di illuminazione serviranno ad inquadrare il podio per la console che sarà realizzato in legno. Nella campagna siracusana, in voluto contrasto con la venue e in dialogo col sound system, sorgerà un cubo apparentemente monolitico e massivo, ma in realtà realizzato con una struttura in acciaio leggera e standardizzata, estremamente economica, veloce da montare e comoda da stoccare».
ORTIGIA (SR)
Dal 27 al 31 luglio
all’isola di Ortigia
orario: vari
ingresso: da euro 38 + dp
abbonamento da euro 85 + dp
info
Articolo pubblicato su WU 114 (giugno-luglio 2022). La foto in alto è di Stefano Mattea
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