CLESSIO LAB – THE SNEAKERS BROTHERS
Davide e Luca Paoli sono due fratelli poco più che ventenni che, nel giro di quattro anni, hanno dato vita a una delle realtà più interessanti nel mondo della customizzazione delle sneakers. La AF1 è spesso la base da cui partire, ma non è il loro modello preferito…
di Elisa Scotti
Nata nel 2018, Clessio Lab è la “creatura” attraverso cui Davide e Luca Paoli, due fratelli originari di Bari, si sono fatti conoscere nel mondo sneakers italiano. Artigianalità, design e marketing sono gli ingredienti che animano le loro creazioni, spesso – ma non esclusivamente – realizzate partendo da una base comune: la Nike AF1 bianca. Partiti come reseller, i due giovani oggi realizzano custom su commissione e anche sneakers bespoke, spostando sempre l’asticella più in alto, anche grazie alle richieste decisamente sfidanti dei loro affezionati clienti famosi e non.
Come nasce il progetto Clessio e perché si chiama così? In che modo vi siete divisi i ruoli?
Davide: Il progetto è nato un po’ per divertimento, un po’ per la necessità di fare qualche soldo in più. A entrambi non è mai piaciuto pesare sui nostri genitori, quindi abbiamo sempre cercato di crearci le nostre fonti di guadagno.
Luca: A 17 anni mi sono dato al resell mentre Davide, che ha sempre avuto una forte vena artistica, ha iniziato a fare scarpe custom. Nel 2018 ci siamo resi conto che questo hobby di Davide poteva diventare qualcosa di molto più grande, ma soprattutto che era necessario iniziare a lavorarci insieme. Così è nato Clessio Lab – riprendendo il nome di uno dei personaggi dei fumetti che Davide disegnava da piccolo – e ci siamo suddivisi i compiti che abbiamo ancora adesso: Davide realizza la maggior parte delle custom e dirige altri customizer, si occupa del brand e della creazione di contenuti digitali. Io lavoro più dietro le quinte come ammini- stratore, social media manager e marketer.
Davide, a cosa ti ispiri per le tue creazioni?
D: Guardo molto il lavoro di altri customizer e seguo le richieste del mercato e i trend del settore per poi elaborarli a modo mio. Nei miei lavori c’è molta cultura pop, dai dipinti di Van Gogh a scene iconiche di anime giapponesi. Lavorando su commissione, poi, sono gli i clienti a presentarsi con le idee più assurde e a darmi il via libera per custom inedite. Per quanto riguarda le custom bespoke, cioè le sneakers costruite da zero, la mia più grande fonte di ispirazione è stato @theshoesurgeon. Ho visto i suoi lavori e mi sono innamorato. Ho iniziato a studiare calzoleria tradizionale e ho poi seguito un corso per la costruzione di sneakers a mano a Firenze.
Come avviene il processo di creazione di una sneaker?
D: I clienti possono scegliere tra le nostre proposte o fornirci linee guida per una custom personale. Nel secondo caso, ci mettiamo a fare ricerche e ad abbozzare diverse versioni in digitale che poi mostriamo al cliente. Dopo il via libera, ci mettiamo a lavorare sulla scarpa e, in base alla complessità del progetto, ci lavoro io o qualcun altro del team. Il tempo medio per riceverle è di circa 60 giorni.
Avete collaborato con tanti artisti: qual è stato il progetto a cui vi è piaciuto lavorare di più?
L: Le prime collaborazioni sono nate grazie al contatto con un artista o il suo management, proponendo una custom personale in cambio di storie e post su Instagram. Dopo la crescita che abbiamo avuto soprattutto nell’ultimo anno, siamo contattati da artisti, atleti e influencer per collaborazioni di vario tipo. In alcuni casi si è rovesciata la situazione, in altri, come per esempio con Sfera, che è super impegnato, organizzare una collab è quasi difficile quanto organizzare una cena a Capodanno. Una delle mie collab preferite è stata quella con Mambolosco, sia per la custom assurda che gli abbiamo realizzato, sia per quanto è stato gentile e disponibile con noi, dandoci una grande mano a valorizzare e a lanciare un nuovo prodotto.
A parte la AF1, ci sono altri modelli che vi piace particolarmente customizzare?
D: Ci sono tantissimi modelli che adoro: per esempio, le adidas Superstar sono ottime come base per custom dipinte, mentre adoro realizzare bespoke sulla base delle Nike Dunk. Poi le Vibram Five Fingers, che sono tra le mie scarpe preferite ma nessuno mi ha mai ordinato una custom su quel modello così particolare.
Ci sono altre realtà che stimate particolarmente, non solo in Italia?
D: Ci sono tanti artisti e artigiani che stimo immensamente, in primis il mio maestro di calzoleria Matteo Caparrini (@levillagesneakers), che realizza scarpe di una qualità fuori dal normale. Per il resto, apprezzo molto la creatività di americani come Marko Terzo, di The Shoe Surgeon che menzionavo prima, e anche di @vintagestockreserve, che si occupa di custom su vestiario riciclato.
Intervista pubblicata su WU 118 (marzo 2023). Nella foto: Davide e Luca Paoli, fondatori di Clesio Lab
Clessio su IG
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