GABRIELE BASILICO A MILANO

In un’intervista del 2008, Gabriele Basilico paragonava il suo lavoro di fotografo a quello di un chirurgo: così come un medico, quando incide un torace, deve preoccuparsi di tutto ciò che accade attorno alla ferita, allo stesso modo il fotografo, nell’osservare le trasformazioni urbane, non può concentrare il suo sguardo su un unico punto. Strade e edifici cambiano lo spazio, reindirizzano flussi e insediamenti. Basilico diceva: «devo esplorare questi fenomeni per decidere cosa fotografare».

È così che i suoi scatti sono riusciti a raccontare l’architettura, il tessuto edilizio, i monumenti, lo sviluppo urbano e le trasformazioni di Milano e della sua area metropolitana, così come le decine di città che negli anni ha fotografato. A dieci anni dalla sua scomparsa, Triennale Milano e Palazzo Reale promuovono Le mie città, la prima mostra dedicata al fotografo milanese, prodotta in collaborazione con Comune di Milano-Culture insieme a Electa e realizzata con il supporto scientifico dell’Archivio Gabriele Basilico.

Tredici serie fotografiche e centinaia di opere, tra cui 180 fotografie a parete e un’ampia selezione di immagini d’archivio in teca, video d’archivio e contenuti inediti, sono presenti nelle sale di Triennale Milano, mentre altre 200 opere sono esposte a Palazzo Reale.