PLUG-MI – ESSERE REAL
L’ultimo weekend di settembre torna a Milano Plug-MI, l’evento dedicato alla urban culture che quest’anno si trasferisce in una nuova location. Ci raccontano cosa succederà Marco Moretti e Michele Budelli di Fandango Club, organizzatore dell’evento
di Enrico S. Benincasa
Una nuova location, due volte e mezza più grande della precedente, per rendere al meglio il concetto di realness che caratterizzerà l’edizione in programma il 28 e 29 settembre prossimi a Superstudio Maxi a Milano. Sono questi i primi due ingredienti di Plug-MI, evento dedicato alla urban culture che, in quattro edizioni, ha riscosso grande interesse per aver intercettato le aspettative del suo pubblico. Il “cantiere” per questa edizione è ovviamente già aperto, ma sono appena stati comunicati alcuni dei primi artisti della lineup musicale, Noyz Narcos ed Ernia, e altre realtà che porteranno contenuti come i Da Move, la più importante crew di freestyle basket italiana, e Real Talk, una delle più importanti community italiane legate alla rap culture di YouTube. Abbiamo chiesto a Marco Moretti e Michele Budelli, co-owner di Fandango Club Creators, la società del Gruppo Fandango Club che organizza l’evento, cosa potremo vivere a settembre a Plug-MI.
Il 28 e 29 settembre si svolgerà la quarta edizione di Plug-MI nella nuova location di Superstudio Maxi da 10 mila metri quadrati. Perché questa scelta?
Abbiamo scelto questa location per confermare la crescita di Plug-MI ed è il primo passo di un piano triennale di crescita, nel quale puntiamo a raddoppiare i numeri. È un format di cui si sono innamorati sia i brand, sia il pubblico, perché sa coinvolgere le passioni delle persone. Vogliamo farlo maturare bene e rimanere attrattivi in una piazza, Milano, che è sempre densa di eventi.
Sarà l’edizione della “realness”. Cosa vuol dire per voi questo termine?
Vuol dire inserire gli elementi che ci devono essere per un appassionato di cultura urbana, prediligendo la funzionalità alla presenza scenica. Abbiamo ragionato, per esempio, su quali siano le necessità di chi vuole salire, magari per la prima volta, su una tavola da skate o di chi vuole vedere un po’ di street basket con i Da Move. E per farlo al meglio ci affideremo a esperti di ogni settore, dei veri e propri direttori artistici del loro campo, lasciandoci più tempo per concentrarci sulla narrazione.
Quanto è importante strutturare al meglio il calendario degli eventi?
Lo è dal punto di vista fisico, esplorativo e temporale. L’esperienza delle passate edizioni ci ha rivelato che il pubblico sta in media a Plug-MI anche più di quattro ore e vogliamo dare a tutti la possibilità di godersi il tempo al meglio. Per questo nel nuovo spazio ci sarà un main stage, dove avverranno diversi eventi, tra cui le attesissime battle di break dance, ma la fruizione sarà capillare con diverse aree in giro per la location, che ospiteranno moltissime altre attività, tra cui masterclass e workshop interattivi.
Dal punto di vista dei brand e dei contenuti, come lavorate per riuscire a comporre un insieme che abbia il giusto equilibrio?
All’interno di Plug-MI ospiteremo sia grosse multinazionali, sia bellissime piccole realtà, e lo faremo anche per la sfera più artistica. Il nostro ecosistema si basa sull’osservazione costante delle nuove tendenze, studiamo tanto questo aspetto. È una cosa che facciamo sia da “casa”, sia viaggiando. Siamo stati per esempio al Complexcon e a Dubai per il Sole per renderci conto di come questi eventi trattino la sfera urbana. Il mix è l’elemento differenziante rispetto ad altre manifestazioni. Diamo importanza soprattutto a dare un senso all’insieme che costruiamo per il visitatore, che impiega risorse preziose per venire a Plug-MI.
Come state lavorando sulla parte musicale?
Plug-MI è un evento che ha nella musica uno dei suoi pilastri. Abbiamo una direzione artistica chiara e non siamo scesi a compromessi, investendo sin da subito su questo punto, dando un’idea chiara sul tipo di proposta musicale che vogliamo portare avanti. Ci saranno artisti affermati come Noyz Narcos ed Ernia ma anche emergenti, che potranno utilizzare questo evento per farsi conoscere.
A che punto pensate di essere nel percorso per raggiungere l’obiettivo di essere un punto di riferimento della urban culture in Italia?
Stiamo crescendo insieme alla nostra community ma non siamo ancora arrivati dove ci siamo prefissati. Non vediamo il nostro pubblico statico, è una “belva che evolve” e siamo pronti a recepire quelle che sono le sue esigenze. Veniamo dal mondo dei format che, per definizione, tendono a essere uguali a loro stessi il più possibile, ma nel caso di Plug-MI c’è il grande rischio di essere autoreferenziali. Noi, invece, puntiamo in questo viaggio a farci contaminare.
C’è qualcosa che vorreste realizzare e che ancora non siete riusciti a fare con questo evento? In breve, qual è il sogno di Plug-MI?
Sul palco del Sole di Dubai, l’anno scorso, abbiamo visto i padri fondatori dell’hip hop, nell’anno del 50esimo anniversario della nascita di questo genere, dare vita a una performance incredibile, che ha dato certamente significato a un evento dedicato alla urban culture come quello. Il nostro sogno è colmare il gap che c’è oggi, aiutando Milano a diventare capitale della urban e della street culture con un evento che degnamente la rappresenti.
MILANO
il 28 e 29 settembre a Superstudio Maxi
via Moncucco 35
orario: dalle 12.30 alle 23.30
ingresso: da euro 18,50
info e biglietti
Nella foto in alto: Marco Moretti e Michele Budelli
Intervista pubblicata su WU 126 (giugno – luglio 2024)
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