HÅN – LINGUA MADRE
‘Fuori dalla stanza” è l’EP, realizzato insieme a Marco Giudici e okgiorgio, con cui Hån ha debuttato in italiano dopo diversi lavori in inglese
di Enrico S. Benincasa
Giulia Fontana, in arte Hån, è tornata con un EP, Fuori dalla stanza, composto da cinque pezzi più uno (leggendo capirete il motivo), che ufficializza la scelta di passare ai testi in italiano. Sentirla cantare nella sua – e nostra – lingua, per chi ricorda il suo primo disco Projections on a human screen, potrà sembrare strano, ma le diverse sfumature che ci sta facendo vedere mostrano un altro lato interessante della sua personalità artistica. È il caso di dire che va ancora Tutto Bene, quindi.
Partiamo da Tutto bene, canzone che non è stata inserita in Fuori dalla stanza e che avete presentato con un evento speciale a Milano il 23 ottobre, giorno prima della sua pubblicazione. Com’è andata?
Bene, abbiamo creato questo evento a Mini Spazio dove abbiamo cercato di ricreare il tema dell’EP anche visivamente, allestendo una “riproduzione” di una camera da letto e una mostra di illustrazione. Volevamo dare la possibilità di entrare un po’ nel mondo di questo EP perché Tutto bene, anche se uscito poco dopo, alla fine è un pezzo di questo EP. È lo stesso disco.
Quando hai iniziato a lavorare a questo EP?
Quando ero a Londra, quindi attorno al 2021. Lì ho iniziato a scrivere in italiano. Tornata in Italia sono venuta a Milano ed è iniziato il lavoro con Marco Giudici e poi, insieme a okgiorgio, siamo entrati in studio nel 2022. Hanno partecipato alla produzione anche Fight Pausa, Novecento e Giacomo Greco.
Come è avvenuto l’incontro con Marco Giudici ed okgiorgio?
Marco l’ho contattato io perché mi piaceva molto il suo disco. Ammiro molto la sua sensibilità artistica, il modo che ha di lavorare sui suoni e mi sento molto affine al suo stile. Giorgio invece lo conoscevo già, aveva prodotto il mio disco in inglese. Ho voluto coinvolgerlo perché era la persona giusta per mille motivi per lavorare a questo progetto.
Domanda di rito quando si fa uno switch linguistico: perché l’italiano? Cosa è cambiato per te a livello di scrittura?
In Inghilterra ho capito che il modo giusto per esprimermi artisticamente era l’italiano. Tutti i pezzi di questo EP sono nati direttamente in italiano, e ho capito che mi trovo bene quando riesco a far coincidere testo e melodia nella fase di scrittura. Spesso il senso di quello che vuoi dire arriva già nella prima stesura che fai.
La prima volta sul palco dell’EP è stata qualche mese fa al Mi Ami.
Sì, è stata la prima volta e sono stata felice di averlo fatto al Mi Ami. In quell’occasione, insieme ad altre persone, abbiamo anche “presentato” il progetto Girls Just Wanna Have Fun, lanciando dal palco i volantini che avevamo preparato e appendendoli in giro per il Magnolia.
Girls Just Wanna Have Fun è un progetto che ha raccolto e divulgato in maniera anonima alcuni messaggi decisamente inopportuni che hanno ricevuto musiciste e cantanti da altre persone che gravitano nell’ambiente musica. Dopo il Mi Ami ve ne sono arrivati altri?
Sì, dopo il Mi Ami abbiamo ricevuto altre testimonianze. Al momento abbiamo messo in pausa il progetto perché, insieme ad altre associazioni che si occupano di questi problemi, stiamo ragionando su quali siano le migliori modalità per portare avanti il tutto. Mi interessa continuare, soprattutto per l’utilità che può avere.
Quando ti vedremo sul palco in maniera più costante?
Penso che l’EP sia stato accolto bene ma, al di là dei risultati dello streaming, questi sono brani che devono essere portati sul palco. Stiamo predisponendo il tour e dovrei suonare con regolarità nei primi mesi dell’anno. L’idea è portarlo con la versione full band dove è possibile. Nel mentre sto scrivendo il disco, che sarà un full album, insieme a Novecento e Fight Pausa. Tutto quello che succederà, comunque, dipenderà anche da quanto tempo ci metteremo a terminarlo.
Intervista pubblicata su WU 128 (novembre 2024). La foto in alto di Hån è di Andrea Ceppi, style Vittoria Brachi. Hån indossa T-shirt Scorpion Bay, top Nencioni
In tutte le foto hair Giuseppe Sestito, make up Naike Bilardo, style assistant Sara Gottardo
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