FINE CHAOS – A MATTER OF EMOTIONS
Infrangere le regole, sfidando l’estetica convenzionale e riducendo al minimo gli sprechi. Perché l’imperfezione e l’usura sono elementi intrinseci della bellezza secondo il brand danese. Estro creativo no gender e libertà tra feste e rave party
di Monica Codegoni Bessi
Per Marc C. Møllerskov, Creative Director & Founder di Fine Chaos, tutto è partito creando un dipinto raffigurante un volto con emozioni ambigue, It’s a Fine Chaos!, da cui ha preso il nome per il brand. Una fusione di bellezza e caos, per capi che mirano a suscitare emozioni, infrangendo le regole e sfidando l’estetica convenzionale. Dando vita a collezioni di chiara ispirazione massimalista, fatte per durare. Fin dall’inizio ha affrontato molte sfide a causa della pandemia ma, con la dedizione e il sostegno di una comunicazione mirata, il brand è cresciuto ed è molto amato in Danimarca.
Fine Chaos ha un forte concetto di comunità.
La nostra comunità, o società come la chiamiamo noi, è parte integrante del brand. Ci ha aiutato a promuovere i nostri valori fondamentali, come la creazione di uno spazio sicuro dove le persone possano esplorare liberamente. Rappresentiamo una nuova generazione a Copenaghen (e non solo) che vede la moda come un’esperienza, abbracciando l’androginia e considerando l’abbigliamento come qualcosa di più di un indumento.
Il marchio ha un forte legame con il mondo della musica e degli eventi.
Il nostro legame con la musica e gli eventi è profondamente radicato nella comunità artistica underground di Copenaghen. Abbiamo collaborato con artisti e dj locali, riflettendo la vita notturna vibrante e pulsante della città. Per esempio, la nostra collezione Ripple Effect è stata presentata al rave club underground Ved Siden Af, evidenziando il nostro impegno a integrare la moda con la scena musicale locale. Puntiamo a continuare queste collaborazioni, esplorando nuove partnership creative in linea con la visione del brand.
C’è un capo che consideri iconico?
Uno dei nostri pezzi più importanti è una rivisitazione distopica di una giacca in denim trattata a mano con il lattice. Esemplifica il nostro impegno a creare modelli che siano allo stesso tempo stimolanti e indossabili. L’accessorio inoltre completa il look mi- gliorandolo e aggiungendo un elemento narrativo.
Qual è il focus stilistico della collezione primavera estate 2025?
È un contrasto tra silhouette ben delineate e toni tenui e terrosi, che mescolano texture diverse come il velluto, la pelle e il denim. Nei diversi fit che propone, la collezione rimane fedele all’estetica del marchio di esplorare le dualità.
E la vostra visione della sostenibilità?
La sostenibilità è un aspetto fondamentale di Fine Chaos. Utilizziamo tessuti di deadstock e rielaborati e ci impegniamo a seguire pratiche responsabili. Questo approccio ci permette di creare pezzi unici riducendo al minimo gli sprechi. Lavoriamo esclusivamente con monofibre, assicurando che ogni capo possa entrare in un sistema a ciclo chiuso di utilizzo e riciclo: niente materiali misti, niente rifiuti inutili. Utilizziamo i metodi più responsabili dal punto di vista ambientale per le tinture e diamo priorità al cotone biologico certificato. Un pilastro della nostra filosofia di design è l’accettazione dell’imperfezione e dell’usura come elementi intrinseci della bellezza. Gli abiti sono fatti per essere indossati, per evolversi, con le tracce del tempo. Offriamo inoltre servizi di riparazione: i capi sono fatti per durare, non sostituiti.
Sfilate alla Settimana della moda di Copenhagen.
Presentiamo le nostre collezioni alla Copenhagen Fashion Week dalla primavera estate 2023, scenario privilegiato per stilisti emergenti. A differenza di altre capitali della moda, offre un mix unico di innovazione e tradizione, consentendo a marchi come il nostro di sfidare le norme e presentare modelli all’avanguardia.
MARC C. MØLLERSKOV Nato e cresciuto in una piccola città chiamata Nordborg, in Danimarca, oggi vive a Copenhagen. Ha frequentato la Copenhagen School of Design and Business, poi un semestre di scambio al London College of Fashion. Tra le esperienze lavorative, uno stage presso Han Kjøbenhavn. Verso la fine degli studi di design, nel 2021, ha creato il suo brand.
Intervista pubblicata su WU 131 (aprile 2025). Nella pagina: alcuni look dell’autunno inverno 2025/26 di Fine Chaos