I DISCHI DI WU – DELLACASA MALDIVE, FLUIDO
‘Fluido’ è il nuovo singolo «da cantare e da ballare» di Dellacasa Maldive ed esce oggi 31 ottobre per l’etichetta La Valigetta
di redazione di WU
Esce oggi 31 ottobre per La Valigetta Fluido, il nuovo singolo di Dellacasa Maldive, il progetto pop di Riccardo Dellacasa «da ballare e da cantare».
Fluido arriva a distanza di circa una anno e mezzo da Amore Italiano, primo album di questo progetto che ha avuto anche una coda finale con Male, brano non contenuto nel disco che ha visto la partecipazione di Francesco De Leo, Auroro Borealo ed Emmanuelle. Abbiamo chiesto a Riccardo di parlarci di questo nuovo capitolo di Dellacasa Maldive, nato tra Milano, Venezia e Parigi. Fluido, intanto, potete ascoltarla nel player che trovate sotto l’intervista.
Fluido: quasi quattro minuti di pezzo con tanto spazio alla musica – un intro di quasi un minuto – una voce che non sovrasta gli strumenti, un testo non invasivo senza un ritornello vero e proprio… Un bel cambiamento rispetto al primo disco.
È cambiato tanto: fare le cose da solo mi ha permesso di esprimere in toto l’idea che avevo in testa su come fare musica ora. Volevo dare più aria, più musica e meno testo. Poco, ma sincero e chiaro. Ci sono autori che sanno fare il pop all’Italiana, a me piace molto di più poter fare musica da ballare suonata dal vivo con quelle poche parole che entrano in testa. Credo che in questo disco sia più concreto l’incontro tra disco e psichedelia che si poteva intravvedere a tratti in Amore italiano.
«Ho scritto, suonato, registrato, prodotto e mixato, tra Parigi, Venezia e Milano la canzone che vorrei ascoltassi», si legge nella nota stampa. Qual è il vantaggio nel fare tutto da solo? E quale lo svantaggio?
Il vantaggio e di potermi esprimere in pieno, percorro la mia strada e sono molto contento di potermi assumere tutte le responsabilità di quello che puoi ascoltare di Dellacasa Maldive. A volte mi avrebbe fatto piacere avere accanto una persona che mi sorvegliasse e mi dicesse se stavo facendo – a livello tecnico – bene o male: c’è da fare molta pratica, ma, più che uno svantaggio, lo vedo come un voglio superare i miei limiti e far sempre cose migliori».
Sei stato in Francia per diverso tempo: questo cambiamento come ti ha influenzato musicalmente?
Sono ancora a Parigi: oggi è il primo giorno di lockdown, ma presto tornerò in Italia. Qui c’è un suono più europeo e contemporaneo, che mi ha influenzato sicuramente ma, più che a livello di sonorità, credo a livello di atmosfere: quella voglia di suonare gli strumenti, di far cantare, ma di far tanto e tanto ballare. L’ultimo concerto che ho visto è stato Miel de Montagne a fine febbraio a La Cigale ed è stato proprio questo. Una festa.
Che cosa ci dobbiamo aspettare dopo questo singolo?
Arriverà tra meno di un mese una versione estesa, tipo dub/extended version dal titolo Fluidisco, poi altri singoli e il nuovo disco nel 2021. Il file rouge è e sarà “musica da cantare e ballare”.
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