CCMGS DEL 9 DICEMBRE 2021

Dicembre è il mese in cui proliferano film buonisti, preferibilmente interpretati da animaletti dai buoni sentimenti, ormai più credibili degli umani. Per questo, i film che ho scelto hanno a che fare con tutto l’opposto: non il tempo pacificato della conciliazione, ma il periodo della nostra vita in cui, forse ci siamo sentiti più a disagio con noi stessi e con il mondo: l’adolescenza e il tempo che di poco la precede. In fondo, durante le vacanze di Natale, che lo si voglia o no, anno dopo anno, siamo combattuti tra due mondi: quello di noi, bambina/o e quello che ogni volta torna a detestare quei maglioni con le renne alle tavolate coi parenti.

CCMGS AL CINEMA (E IN STREAMING): ‘È STATA LA MANO DI DIO’ DI PAOLO SORRENTINO (2021)
E partiamo pure dai parenti. Quelli, ad esempio, che popolano l’ultimo film di Paolo Sorrentino. Confrontandosi con la loro variegata tipologia va formandosi Fabio detto Fabietto (Filippo Scotti), adolescente che ancora non sa cosa vuole. Siamo in una Napoli degli anni Ottanta, ricordata con estro felliniano e nello stesso tempo intimo, una città, che sta aspettando il suo miracolo, che avverrà con l’arrivo di Maradona. A questa grande emozione, per Fabio, seguirà una terribile notizia, destinata a segnare un forzato passaggio all’età adulta. Il film, per alcuni il più bello di Sorrentino, è dal 15 dicembre su Netflix. Ora è nelle sale.

CCMGS AL CINEMA: ‘ATLANTIDE’ DI YURI ANCARANI (2021)
Il romanzo e il film di formazione ha spesso come sfondo il mare, luogo che pone all’uomo le domande e mette di fronte alle prove. A differenza della Napoli di Sorrentino, la Venezia di Atlantide di Yuri Ancarani non è rivisitata da un occhio autobiografico, ma osservata dallo sguardo corale, e per il pubblico straniante, di giovani abitanti e prigionieri di Sant’Erasmo, un’isola prospicente la città. L’unica passione della loro vita emarginata è truccare i “barchini”, con cui “schettinare” a 90 all’ora sulle acque della laguna. Il film, frutto di una accurata documentazione durata tre anni e costruito in divenire attraverso reali dialoghi rubati ai protagonisti, tutti non attori professionisti, ha come filo conduttore le vicende, drammatiche, di Daniele. Nonostante le premesse, non si tratta di un film neorealista: la Venezia qui rappresentata e le sue isole sono spesso “denaturalizzate” dal lavoro alla fotografia e alla colonna sonora che fanno vivere al lettore una “esperienza visuale” dark e spiazzante.

CCMGS AL CINEMA: ‘IL RE GRANCHIO’ DI ALESSIO RIGO DE RIGHI (2021)
Altrettanto spaesato è il mare di Il re granchio di Alessio Rigo de Righi, ma qui il paesaggio è quello di un passato senza tempo, come accade nelle fiabe, o meglio negli apologhi folli e visionari alla Herzog. Due sono gli spazi della storia: la apparente naturalezza della campagna della Tuscia, terra d’etruschi, e la lunare inospitalità della Terra del Fuoco, dove capiterà il protagonista della storia, dopo un atroce gesto di rivolta. Egli, al di là dell’Oceano, si metterà alla ricerca di un tesoro, seguito da un gruppo di violente e meschine figure. Ma il vero tesoro non è quello che si dice si trovi nel lago abitato dai granchi. Perché solo chi riesce a raggiungere la fine del mondo può sperare di tornare a casa.

CCMGS IN STREAMING: ‘JUNIOR’ DI JULIA DUCOURNAU (2011)
Il mare, le prove iniziatiche, l’avventura e la sfida sono cose un po’ da maschietti. Le donne, il passaggio dalla pubertà all’adolescenza lo vivono soprattutto nelle trasformazioni del loro corpo. E, anche nel più favorevole dei casi, si tratta sempre di qualcosa di traumatico. Come ci racconta Julia Ducournau con Junior, corto di una ventina di minuti del 2011 (ora su MUBI), primo suo lavoro, che, seppure nei toni teneri e ironici, anticipa il discorso drammatico e polemico della regista sulla diversità femminile. Justine, detta Junior, ha 13 anni, pochi amici ma un senso dell’umorismo unico che le permette di tenersi accanto quelli giusti e di convivere con i suoi brufoli, come tutte le ragazze alla sua età. Dopo aver contratto inaspettatamente un virus allo stomaco, il suo corpo inizierà a cambiare e in lei la metamorfosi in una attraente ragazza conviverà con un segreto mostruoso.

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Nella foto in alto: Paolo Sorrentino sul set di ‘È stata la mano di Dio, courtesy Netflix, foto di Gianni Fiorito