CINQUE FILM DA SCOPRIRE NELLE PIATTAFORME STREAMING
Da Amazon Prime Video a Apple +, passando per Chili e per Rai Play, uno sguardo su alcuni interessanti lungometraggi che meritano di essere scoperti nei cataloghi delle piattaforme streaming disponibili in Italia
di Davide Colli
Le piattaforme di streaming raccolgono lungometraggi interessanti che in tanti non hanno ancora visto e che non sempre sono facili da trovare. Abbiamo fatto qualche ricerca e selezionato cinque film da scoprire usciti negli ultimi anni – ma anche negli ultimi mesi – che potrebbero essere sfuggiti ai più. Buona visione!
LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER (2012, CHILI)
È l’opera seconda di Davide Manuli, con la quale rielabora in chiave postmoderna il mito da cui prende il titolo cominciando dall’ambientazione, una Sardegna persa nell’indeterminatezza storica e geografica. A prestare il corpo a Kaspar Hauser ci pensa la fisicità androgina di Silvia Calderoni, recentemente ammirata nella serie di Gus Van Sant per Gucci Overture of Something that Never Ended e in Romulus, che perfettamente porta agli occhi dello spettatore lo stato di estraneità quasi aliena del protagonista e dell’intero progetto. Al suo fianco appaiono un inedito e redivivo Vincent Gallo insieme a Claudia Gerini. Sicuramente una pellicola non facilmente approcciabile, ma che va a rappresentare una delle applicazioni più viscerali del cinema arthouse in Italia, nonché uno dei più lampanti esemplari di una sempre più vitale new wave sarda.
SURBILES (2017, RAIPLAY)
Tra i cinque film da scoprire c’è anche Surbiles di Giovanni Columbu. Anche in questo film il territorio sardo è il protagonista indiscusso: ci si addentra nei meandri delle leggende tradizionali locali, focalizzandosi sulle figure delle surbiles, creature soprannaturali che, nascondendosi in un corpo umano, col sopraggiungere della notte tormentano i bambini del posto in forma di spiriti. Giovanni Columbu fonde il linguaggio del cinema documentario con quello dell’horror low budget, dando vita a un prodotto inedito sul suolo italiano, che trae dall’esigua disponibilità di mezzi e dal campionario mitologico sardo (al contrario) estremamente ricco la sua potenza suggestiva.
LA RAGAZZA D’AUTUNNO (PRIME VIDEO, 2019)
Il giovane regista russo (classe 1991) Kantemir Balagov, allievo dI Aleksandr Sokurov, giunge al suo terzo lungometraggio con uno struggente dramma che ha ricevuto consensi da tutto il mondo, dal Festival di Cannes fino a quello di Torino, per poi vedersi sfuggire per un soffio la nomination all’Oscar per il miglior film straniero. Il talento di Bagalov dietro la macchina da presa lo si può misurare dall’accortezza con la quale esalta le fisicità delle splendide attrici protagoniste, Viktorija Mirosnicenko e Vasilisa Perelygina, due amiche alle quali non rimane che l’altra per sopravvivere alle austere ristrettezze e alle lancinanti cicatrici fisiche e psicologiche che si consumano nell’immediato dopoguerra.
IL LAGO DELLE OCHE SELVATICHE (PRIME VIDEO, 2019)
Affascinante noir cinese in competizione per la Palma d’Oro durante l’ultima edizione fisica del Festival di Cannes, Il Lago delle Oche Selvatiche si discosta dalla canonica brutalità e crudezza tipica del genere, optando per una messa in scena estetizzante ed evocativa. Cedendo il passo a volte a un manierismo autocompiaciuto e dimostrandosi fin troppo attaccato alle palesi influenze visive di Jia Zhang-ke e Wong Kar-Wai in primis, il regista Diao Yinan riesce comunque nell’impresa di trasportare lo spettatore in un trip ipnotico di luci stroboscopiche, diatribe sanguinolente tra clan rivali e sudicie retrovie di un’inedita giungla d’asfalto cinese, perpetrata dalle nuove tecnologie che alterano il meccanismo e la ricetta standard del crime movie orientale.
FIREBALL – MESSAGGERI DELLE STELLE (APPLE +, 2020)
L’ultimo dei cinque film da scoprire è uscito da poco ed è Fireball di Werner Herzog. La leggenda del cinema mondiale è tornata dietro la macchina da presa insieme a Clive Oppenheimer, vulcanologo britannico con il quale il regista tedesco aveva già collaborato per Dentro l’Inferno. In Fireball Herzog e Oppenheimer indagano su meteoriti, stelle cadenti, frammenti di asteroidi e crateri, raccogliendo informazioni su quell’indecifrabile e misterioso mondo oscuro dal quale provengono. E l’occasione per Herzog per riflettere nuovamente su una delle tematiche a lui più care, quale la spiazzante imprevedibilità della natura. Quella natura capace di manifestarsi ferocemente, ma di essere anche oggetto di contemplazione e meraviglia da parte dell’uomo, che prova romanticamente a comprenderne e a spiegarne i meccanismi, spesso invano. Anche il solo ascolto delle interessantissime elucubrazioni pronunciate da Herzog con la sua iconica parlata, è un buon motivo per non perderselo.
Nella foto in alto: un momento de ‘Il lago delle oche selvatiche’ di Diao Yinan, foto dalla pagina ufficiale del film su Facebook
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Davide Colli
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