VISIVA #11 – ANNA MAGNI E IL RETRO DELLE STELLE

‘Visiva’ è una rubrica che si occupa di arte. Più che fornire il rendiconto di quanto si sa che c’è, cerca di far vedere quanto sta per esserci, lasciando immaginare quanto sta per cambiarci.

Anna Magni non la conosco bene, anche se, leggendola, mi sembra di sì. Quando la incontro le parlo come se l’avessi vista l’altro ieri e la conversazione scorre liscia, comoda come quella degli anziani nei bar dove si gioca al Superenalotto. Non fraintendetemi, Anna è il contrario di quel “prototipo” di persona che parla solo del tempo, ma anche affrontare questo argomento con lei può essere rilassante. Ma nel suo libro Ci pensi mai (Rizzoli), piuttosto che del tempo atomosferisco si parla, col dovuto umorismo, del tempo che passa e che passiamo. In famiglia, sul lavoro, con noi stessi, con gli altri.

In questo senso, l’indice di questo lavoro sembra quello di un percorso di formazione: gli anni Novanta, la famiglia, una casa, le relazioni, il romanticismo, la crescita, il capitalismo e così via. Tutto come in un romanzo o, che è un po’ la stessa cosa, come in una seduta di tarocchi consultati da una donna di 32 anni, quale Anna è, intenta a fare il punto sul Senso della vita (che è il titolo del primo capitolo).

da @idisegnini di Anna Magni su IG

Il quadro che compongono queste vignette non è confortante. Per dirla con la sintesi espressa dalla “stabilità emotiva” di uno dei personaggi del libro, un’oca sapiente e occhialuta, in questo mondo «tutti sono coglioni», ovvero «egregie mediocrità»: competitivi sul lavoro, fasulli nelle relazioni umane, narcisisti sempre. Ma da questa disillusa, “lucida” (altra parola chiave dell’indice) analisi Anna non esce frustrata o depressa; al contrario, confortata da una riccioluta giovane donna (chi sarà mai?) di un suo “disegnino” si dice: se «tutto è sbagliato, non mi resta che migliorare me».

Il lavoro è regolato da opportunismo e competitività? Prova a prenderlo meno sul serio. Ti infastidiscono le bassezze della vita? Impara a superarle sentendoti uguale agli altri. Sei insoddisfatta? Cerca di essere soddisfatta del fatto che lo sei. Sei circondata da persone che ti hanno deluso? Pensa che senza di loro non avresti mai scritto questo libro. Da tale programma esce che le armi con cui Anna combatte la sua battaglia col mondo sono le stesse che usa per migliorarsi e per diventare amica e guida di se stessa.

da @idisegnini di Anna Magni su IG

Con il disegno e l’autoironia Anna Magni riesce a decongestionare i problemi assillanti del presente, passando dalla fatica di vivere a quella di aprire una cerniera lampo. Sa fare leva proprio sulle sue incertezze e debolezze, qui ostentate anche graficamente nei refusi, nei ripensamenti grafici, nei disegni volutamente sbrigativi (che però, in questo modo, risultano ancora più belli ed efficaci), facendo un uso costante di un pennarello a tratto forte che porta ovunque sottolineature, asterischi e grossolane (quanto intriganti) cancellature.

Come consiglia lei stessa, il libro si può leggere seguendone l’indice, ma anche aprendolo a caso per «lasciarti trasportare dagli eventi». A me, quando mi è capitato di farlo, ho trovato: «Avete mai pensato al retro di una stella?». Vi lascio con questa domanda, augurandovi anche buone vacanze e dandovi appuntamento a settembre.

In alto: uno dei “disegnini” di Anna Magni 

Il profilo IG di Anna 

Il suo libro

Visiva #01 – DEM e il pensiero selvatico
Visiva #02 – CTM Festival e abitare la distanza
Visiva #03 – Suzanne Saroff e il ritorno alla natura morta
Visiva #04 – Kostis Fokas e il corpo altrove
Visiva #05 – Marta Blue, c’è del glitter nell’oscurità
Visiva #06 – Carlo Alberto Giardina e l’equilibrio
Visiva #07 – ‘Describe’ di Perfume Genius e il gioco del remix
Visiva #08 – Naama Tsabar, vedere il suono
Visiva #09 – Iringó Demeter e le anatomie affettive
Visiva #10 – Mayuka Yamamoto e la metamorfosi indossata

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