VISIVA #12 – LE MOSTRE DI DICEMBRE 2021
Visiva torna in una nuova versione, dedicata agli eventi: ecco le mostre da non perdere – in Italia e non solo – nel mese di dicembre 2021 (e anche oltre)
di Emma Cacciatori
‘Visiva’ è una rubrica che si occupa di arte. Più che fornire il rendiconto di quanto si sa che c’è, cerca di far vedere quanto sta per esserci, lasciando immaginare quanto sta per cambiarci.
In questa nuova edizione vi daremo delle piccole coordinate per raggiungere dei luoghi fisici (e virtuali) in cui poter vedere con i vostri occhi quello che più vi sta incuriosendo a parole.
Nella prima puntata della nuova stagione di Visiva, andremo a “visitare” – in Italia e non solo – mostre diverse tra loro, per contenuti, allestimenti e modalità di fruizione, per darvi la possibilità, come quando si è a un buffet, di piluccare qua e là, senza il rischio di ingrassare. Ecco la nostra selezione per il mese di dicembre.
Raymond Depardon e Saul Steinberg
Triennale Milano ospita La vita moderna di Raymond Depardon: più di 300 scatti, due film e i libri di un fotografo, giornalista e cineasta da leggenda. Cinquant’anni di uno sguardo umanista a cercare «la prova dell’esistenza di vita» negli ospedali psichiatrici dell’Italia degli anni Settanta, nelle campagne francesi piuttosto che nella Glasgow ai tempi della Thatcher o nella New York anni Ottanta. E poi, sempre alla Triennale, imperdibile Saul Steinberg: Una retrospettiva dedicata alla intelligenza e ironia di un grande grafico, newyorkese di adozione, ma con forti legami con la città di Milano, dove si era laureato prima di doverla lasciare, nel 1938, per via dell’introduzione delle leggi razziali.
Triennale Milano
fino al 10 aprile 2022 (Raymond Depardon)
e al 13 marzo 2022 (Saul Steinberg)
sito
Hypervenezia
Una gigantesca mappatura fotografica di Venezia, a 1600 anni dalla sua fondazione. Hypervenezia offre un’anticipazione del Venice Urban Photo Project di Mario Peliti, alle prese con la costruzione di un archivio di immagini della città, il cui completamento è previsto per il 2030. Attraverso tre approcci, un percorso di 400 scatti, un mosaico di 900 immagini geolocalizzate e un video di 3.000 foto (interpretate dalla inconfondibile colonna sonora di Nicolas Godin degli Air), il visitatore viene calato in una situazione immersiva nei sestieri della città, vista come in un immobile lockdown. Infatti palazzi, calle, campi e campielli sono fissati in un bianco e nero omogeneo, in una luce priva di ombre e, soprattutto, in uno spazio privo di persone, che fa emergere la pura presenza materica dei volumi, come in un sogno senza tempo. Se le immagini di Depardon prendono vita dalla attenzione partecipe del fotografo, qui, al contrario, è il vuoto e l’assenza che le fanno parlare.
Palazzo Grassi
fino al 9 gennaio 2022
sito
Anicka Yi e Heather Phillipson
Nella Turbine Hall, maestosa testimonianza di archeologia industriale, Anicka Yi presenta In love with the world, progetto dove ha collocato le sue aerobes, ibridi organismi fluttuanti, frutto di commistioni di vita acquatica e terrestre, artificiale, animale e vegetale. Queste creature realizzano una inedita biodiversità in cui tecnologia e biologia convivono e insieme sviluppano una “intelligenza fisica”, sensoriale (nella mostra sottolineata dalla presenza di profumi mutanti nell’atmosfera), capace di adattarsi a un nuovo ecosistema, in cui l’uomo non è più indispensabile.
Tate Modern
fino al 16 gennaio 2022
sito
Se le creature biotecnologiche di Anicka Yi, tutto sommato, inducono lo spettatore a un amorevole (“in love”), pacificato atteggiamento verso il mondo futuro, l’ecosistema costruito da Heather Phillipson in Rupture No. 1: blowtorcing the bitten peach è decisamente minaccioso e inquietante. Anche qui abitano le creature mutanti di un “ambiente pre-post storico”, ma la loro origine nasce da collisioni stonate, dominate da una tecnologia rottamata e inservibile. Per dare corpo a queste imponenti “forme di vita dissotterrate”, l’artista, che è anche poetessa e musicista, combina una varietà di modalità di rappresentazione, assemblando in modo volutamente incoerente metallo e cartapesta, sculture, video, musica, installazioni, testi poetici, manipolazioni digitali e meccaniche. Ne esce un mondo parallelo “esperimento di un pensiero quantistico”, una provocazione. Anche questo un modo per invitarci a fare caso al mondo in cui viviamo.
Tate Britain
fino al 23 gennaio 2022
sito
Visiva #01 – DEM e il pensiero selvatico
Visiva #02 – CTM Festival e abitare la distanza
Visiva #03 – Suzanne Saroff e il ritorno alla natura morta
Visiva #04 – Kostis Fokas e il corpo altrove
Visiva #05 – Marta Blue, c’è del glitter nell’oscurità
Visiva #06 – Carlo Alberto Giardina e l’equilibrio
Visiva #07 – ‘Describe’ di Perfume Genius e il gioco del remix
Visiva #08 – Naama Tsabar, vedere il suono
Visiva #09 – Iringó Demeter e le anatomie affettive
Visiva #10 – Mayuka Yamamoto e la metamorfosi indossata
Visiva#11 – Anna Magni e il retro delle stelle
Nella foto in alto: ‘Glasgow’ di Raymond Depardon (1980)
Dello stesso autore
Emma Cacciatori
CONTENTS | 30 Marzo 2022
CCMGS DEL 30 MARZO 2022
EVENTS | 17 Marzo 2022
VISIVA #18 – 17 MARZO 2022
CONTENTS | 3 Marzo 2022
CCMGS DEL 3 MARZO 2022
EVENTS | 24 Febbraio 2022
VISIVA #17 – 24 FEBBRAIO 2022
CONTENTS | 17 Febbraio 2022
CCMGS DEL 17 FEBBRAIO 2022