CCMGS DEL 26 GENNAIO 2022

Due serie, un festival e un film di debutto di una regista portoghese che, siamo sicuri, in futuro ci darà soddisfazioni. Ecco le nostre scelte per CCMGS per la fine di gennaio. Buona visione!

CCMGS SPECIALE FESTIVAL: TRIESTE FILM FESTIVAL
Dopo l’edizione in streaming dell’anno scorso, il Trieste Film Festival, giunto alla sua 33esima edizione, torna in presenza, dal 21 al 30 gennaio, in tre sale della città. Non rinuncerà alla componente online, che di nuovo permetterà l’accesso alla manifestazione ad un pubblico lontano dalla città giuliana. E così, dal 26 al 30 di questo mese sulla piattaforma di Mymovies dedicata sarà possibile vedere alcuni dei lungometraggi, documentari e cortometraggi in concorso nelle tre sezioni di quest’anno. Il Festival, a cui partecipano 37 paesi, è diretto da Nicoletta Romeo e Fabrizio Grosoli ed ha una lunga storia legata in particolare al cinema dell’Europa centro orientale. Tra i lungometraggi in programma quest’anno c’è Sestri (Sisterhood), di Dina Duma, una storia di formazione su come un’amicizia tra due ragazze adolescenti possa essere messa in discussione dai social media e dal bullismo. Sicuramente più lontana dal mondo dei social è Matilde, la protagonista di Big (cortometraggio di Daniele Pini), che vive col nonno in una casa sul mare. Per passare il tempo e guadagnare qualcosa, sonda la spiaggia con un metal detector. Una mattina, durante una delle sue passeggiate, trova qualcosa di inaspettato.

Il sito del Trieste Film Festival lo trovi qui. Qui invece le informazioni su come accedere online

CCMGS AL CINEMA: ‘LA METAMORFOSI DEGLI UCCELLI’ DI CATERINA VASCONCELOSE (2020)
La metamorfosi degli uccelli, primo lungometraggio della regista portoghese Catarina Vasconcelose, premiato al Festival di Pesaro e passato anche dalla Berlinale, sfugge a una facile classificazione. Opera autobiografica e di finzione, documentario e viaggio simbolico, il film, attraverso intrecci analogici di immagini, nature morte, lettere, ricordi, suoni e voci, ruota attorno alla figura di Beatrix, madre del padre della regista, da lui persa a 17 anni. Vasconcelose, indagando nelle storie private della sua famiglia, costruisce una sua personale rielaborazione del lutto per la perdita di questa donna, nonna a lei sconosciuta e madre prematuramente scomparsa di suo padre. Cosa fanno, dove vanno gli uccelli quando gli alberi vengono distrutti e cosa fanno gli uomini quando si trovano senza una madre? Dove cercare la sua presenza? Per imparare a non dimenticare il passato, forse si deve saper vedere nel presente. «Il paesaggio non appartiene a nessuno, dicono», commenta la voce narrante del film, «ma quando io l’ho visto, gli ho lasciato i miei occhi».

CCMGS IN STREAMING: ‘SUCCESSION’
Sempre in famiglia, ma con vicende dai tratti decisamente meno poetici, si susseguono le vicende del clan Roy e della Waystar RoyCo., multiforme colosso di reti televisive e piattaforme di informazione e intrattenimento. Attorno al vecchio Logan Roy, patriarca fondatore dell’azienda, dalla salute precaria, si scatena la lotta alla successione tra i suoi quattro spregiudicati figli per il controllo dell’impero mediatico familiare. Le ragioni per seguire la saga (iniziata nel 2018) sono svariate. L’uso accattivante delle immagini, sempre in movimento, spesso riprese a mano, coinvolgono lo spettatore, già di per sé attratto dalla possibilità di avere accesso nelle stanze del potere di una dinastia multi-miliardaria. Le numerose trame, poi, gli permettono di indignarsi per la crudeltà dei personaggi e per i loro machiavellici intrighi, e di gioire nel vederne la meschinità e l’incapacità nelle relazioni personali. Tra i motivi del successo non ultimo è il cast, scelto alla perfezione con il padre, Logan, interpretato da Brian Cox (La 25ª ora, Manhunter) e uno dei suoi quattro figli interpretato da Kieran Kulkin (Igby Goes Down, Scott Pilgrim vs. The World).

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CCMGS IN STREAMING: ‘RESERVATION DOGS’
Partito il 9 agosto del 2021, non a caso in coincidenza della giornata internazionale dei popoli indigeni, Resevation Dogs da settembre dello scorso anno ha iniziato la sua seconda stagione e tutto lascia intendere che durerà a lungo. E lo si può spiegare facilmente. La serie televisiva di Taika Waititi (quello di Jojo Rabbit) racconta le avventure di quattro adolescenti nativi americani che crescono in una riserva nell’Oklahoma orientale. Alcuni orfani o con famiglie dissestate alle spalle, i quattro (tra loro c’è anche una ragazza) vivono nella speranza di trasferirsi in California e per questo scopo si danno da fare in ogni modo, legale e non, scontrandosi anche con un’altra banda locale. Ma non è solo la loro inquietudine adolescenziale a catturare la nostra attenzione, quanto piuttosto la loro condanna a vivere in una costante dissonanza, “in between”, in mezzo, tra le tracce, seppur deboli di un mondo tribale rinnegato ma ancora presente e il desiderio di appartenere a un mondo altro, che appare, in fondo, irraggiungibile, tra padri ora vestiti da guerrieri ora da cantanti rap, ispirati dai consigli degli spiriti di antichi antenati e dai modelli che vengono dalle lontane metropoli, fuori luogo, attori di una recita, comunque. E per questo, così simili a tutti noi.

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Nella foto in alto: ‘Sisterhood’, lungometraggio in concorso al Festival di Trieste, per gentile concessione del TFF33