JC LEUVREY – LA RADIO È DI TUTTI
Come nasce una radio web indipendente? Nel caso di Hotel Radio Paris, con la voglia di portare nel proprio Paese qualcosa che prima non c’era. A farlo è stato JC Leuvrey, fondatore e anima dell’emittente parigina
di Enrico S. Benincasa
JC Leuvrey è il fondatore di Hotel Radio Paris, una radio web indipendente che è nata nel 2017 nella capitale francese, nel 18esimo Arrondissement. In cinque anni la sua creatura è cresciuta, ritagliandosi uno spazio di rilievo sia nella scena parigina, sia a livello internazionale. Abbiamo chiesto a JC di raccontarci la sua esperienza di editore radiofonico e di come pensa che Hotel Radio Paris possa evolversi in futuro.
Perché hai deciso di creare Hotel Radio Paris?
Circa sei anni fa vivevo a Londra e avevo iniziato a lavorare nel mondo della musica, ero in contatto costante con un sacco di etichette discografiche. A un certo punto della mia vita, però, ho sentito il bisogno di fare qualcosa di diverso. Nel 2016 sono tornato in Francia e ho deciso di creare Hotel Radio Paris perché, nel mio Paese, non c’era una radio come questa.
Hotel Radio Paris è una radio giovane, ma i suoi primi anni di vita sono stati molto intensi. Riesci a individuare i tre momenti più importanti della sua storia?
Ce ne sono stati molti, sia importanti, sia emozionanti. Se dovessi citarne solo tre, direi il momento in cui l’abbiamo creata, quando abbiamo avuto ospite Roy Davis Junior e… ora!
È stato difficile trovare la giusta location per la radio? C’è un motivo per cui avete scelto proprio il 18esimo Arondissement?
La scelta non è stata molto difficile, sono stato fortunato perché ci sono stati tanti amici che mi hanno aiutato nella ricerca. Stare nel 18esimo, per me, è stata una scelta quasi ovvia: è il quartiere che riflette meglio cosa sia Parigi e, rispetto alla città in cui vivevo prima, Londra, non c’è una grande differenza. Anzi, alle volte mi stupisco di come sia simile all’East London di sei anni fa!
Quando ti sei innamorato della radio?
Molto tempo fa. Quando ero un teenager e vivevo con i miei, ricordo che non avevamo una tv a casa. Avevo però una radio a cassetta tutta mia che ascoltavo ogni giorno, sono praticamente cresciuto ascoltando la radio.
Ci sono migliaia di stazioni radio nel mondo, dai grandi network privati fino alle stazioni indipendenti più piccole che si trovano nel web. In che cosa secondo te Hotel Radio Paris è speciale?
Per me non è semplice rispondere perché, al momento, non ascolto molto le altre stazioni. Io considero HRP una piattaforma totalmente libera, immagino che non sia così per tutte le altre stazioni. Ho sempre pensato a me, all’interno del contesto radio, come un membro della community che si è creata nel corso degli anni e non come all’ascoltatore numero uno, al fondatore. Perché, per come la vedo io, Hotel Radio Paris va oltre me, è di tutti!
Nei rari momenti che ascolti altre radio, su che stazioni ti fermi?
Come ti dicevo è raro che succeda, ma quando capita mi fermo se sento musica classica o jazz. Può sembrare strano, ma è così.
Le web radio come HRP hanno forti legami con le città che le ospitano. Nel mondo, negli ultimi ani, ci sono tanti esempi che hanno fatto un percorso simile al vostro. Che cosa hanno in comne tutte queste nuove emittenti?
Il punto di partenza: volevamo dare alle persone una piattaforma per esprimersi. Siamo tutti partiti con pochi soldi, con un approccio DIY nel vero senso del termine. Quasi tutti i progetti che conosco hanno questa parte di storia in comune.
Sei uno skateboarder. Quanto ha influito questa passione nella tua visione della vita e nel modo in cui ti rapporti con la creatività?
Lo skate ha dato forma alla mia persona, a quello che sono oggi. Il mio primo approccio con la creatività è stato proprio con la tavola, è la prima attività veramente creativa che ho mai fatto in vita mia. Lo skate mi ha insegnato a essere resiliente e mi ha dato un punto di osservazione del mondo che ho fatto mio.
Recentemente hai collaborato con Element per una capsule che mixa l’outdoor con l’attitudine urban. Immagino che Hotel Radio Paris riceva un sacco di prooste di collaborazione, molte di più di quelle che potrebbe gestire. Come selezionate i partner con cui collaborare?
Dico molto spesso di no alle proposte di collaborazione perché mi voglio concentrare sulla musica e, sebbene mi piaccia molto il mondo della moda, o creato una radio per fare della radio, non per fare contenuti come un influencer. In cinque anni abbiamo collaborato con Arcteryx, Dr. Martens e, recentemente, abbiamo fatto questa capsule con Element. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fato fino a questo momento, sono state tutte delle esperienze positive.
Cos c’è nel futuro di Hotel Radio Paris?
Abbiamo fatto entrare nella radio dei nuovi partner perché vogliamo crescere. L’obiettivo è quello di andare in FM in pochi anni, sono sicuro che ci riusciremo prima del previsto.
Nella foto in alto: JC Leuvrey
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